Redeemer: Enhanced Edition – La recensione

Redeemer: Enhanced Edition

Se dovessi definire Redeemer: Enhanced Edition in un poche parole sarebbe “vietato ai minori di 18 anni”, per la quantità esagerata di violenza presente all’interno del titolo.

Il primo impatto con il gioco mi ha ricordato tantissimo Hatred, almeno per quanto riguarda lo stile di gameplay. Il team di sviluppo Sobaka Studio, una compagnia di origine russa, ha realizzato il gioco per Playstation 4, Xbox One, Nintendo Switch e PC dalle ottime possibilità ma concretizzate non proprio benissimo, ma procediamo con calma.

Una trama semplice

Vasily è un ex soldato russo il quale ha partecipato a diverse operazioni militari, non del tutto legali che lo hanno reso estremamente forte ma al tempo stesso pazzo. Ma non finisce qui perché il proprio governo ha deciso che doveva subire delle modifiche fisiche, ricevendo degli innesti cibernetici.

Un giorno Vassily decide di abbandonare questa vita per sempre, e andare a vivere in un monastero cinese seguendo la strada della meditazione e delle arti marziali. La pace viene a mancare quando un gruppo di soldati entra all’interno del complesso, uccidendo chiunque gli si pari davanti.

Dopo alcuni anni passati a meditare e creare una pace interiore, viene completamente interrotta per tirare fuori una ferocia che solo Kratos può eguagliare, e comincerà una battaglia senza fine contro i soldati.

La trama risulta abbastanza interessante e questa ci viene raccontata tramite dei brevi filmati, distribuiti in maniera intelligente fra un capitolo e l’altro. Il titolo è diviso in 20 capitoli suddivisi in 3 macrocategorie per indicare l’inizio, la metà e la fine dell’avventura ed è un vero peccato perché per quanto sia bella l’avventura, non è ricca di contenuti e risulta nel breve periodo abbastanza monotono.

Redeemer

Quel gameplay divertente

Parliamoci chiaro, chi gioca a questa tipologia di titoli, lo fa perché vuole far fuori il maggior numero possibile di nemici in poco tempo. Grazie all’ausilio di un setup di comandi estremamente semplice, elimineremmo qualsiasi minaccia d’inanzi a noi in una manciata di minuti.

Con lo stick sinistro del nostro pad, se giocherete con il controller, muoveremmo il personaggio in giro per le tante mappe presenti nel titolo. Quando incontreremmo i nemici avremmo 3 comandi da utilizzare ovvero pugni, calci e colpo critico, ma quest’ultimo può essere sfruttato solamente tramite degli oggetti sparsi per la mappa.

La visuale isometrica permette di vedere tutta l’area di gioco, ma pigiato su un altro pulsante e spostando la levetta sinistra in alto o in basso, potremmo vedere al di là della telecamera fissa su Vassily.

Una caratteristica interessante è la possibilità di utilizzare delle armi, divise in armi bianche come manganelli e picconi i quali dopo qualche colpo inflitto si distruggeranno; alle armi da fuoco come pistole e fucili d’assalto che dopo aver finito le munizioni verranno gettate via.

Redeemer

Quell’arena tanto cercata

Una caratteristica interessante del titolo è la modalità Arena, nella quale al momento sono disponibili solamente due mappe ambientate nella storia del titolo, e devo dire che per quanto siano interessanti non sarebbe stato male vederne qualcuna di più.

Il compito del giocatore sarà quello di sopravvivere alle varie ondate di nemici, che alla fine del turno non riceveremmo nulla se non una pacca sulla spalla.

Quasi l’intero gioco si può giocare quasi esclusivamente da soli, non c’è un vero e proprio bisogno di giocare in compagnia se non per mostrarlo a qualcuno. Anche se è presente la modalità coop nella quale due giocatori possono unirsi nella stessa lobby, è una feature interessante ma fine a se stessa.

Redeemer
Redeemer: Enhanced Edition

Ma non finisce qui

Una delle caratteristiche che mi hanno colpito di più del titolo è che, per far rigenerare l’energia al personaggio è necessario picchiare i nemici. Più saranno i colpi inflitti a mani nude contro gli avversari maggiore sarà l’energia che riceveremmo, quindi non abbiate paura di menare.

Un altra caratteristica che ho notato nelle sessioni di gioco è un piccolo bug, nel quale entri in una stanza nella quale ci sono un monaco e un soldato, ma non fanno nulla. Se ne stanno li a guardarsi senza che il secondo tenti di uccidere il primo.

Lo stile grafico è abbastanza curato, ma risulta essere niente di speciale. gli sviluppatori potevano sfruttare meglio la grafica, ma alla fine dei conti va bene anche cosi vista la frenesia e la tipologia di gioco. La grafica nelle cutscene d’intermezzo è veramente bella e intrattiene, come ben poche hanno saputo fare.

Il doppiaggio è presente solamente in lingua inglese, anche se la traduzione è in italiano senza sbavature. Il sonoro mi ha convinto a pieno le musiche mi sono piaciute e anche i suoni ambientali non solo male.

Redeemer
Overall
6/10
6/10
  • - 6/10
    6/10

Commento Finale

Redeemer non è un titolo orrendo, ma piuttosto si tratta di qualcosa di malriuscito. Le sue meccaniche sono divertenti, ma allo stesso tempo rischiano di annoiare il giocatore.

Sull'autore

Giacomo Lambertini

Cresciuto con pane, videogiochi e fumetti cresce con una voglia smisurata di raccontare ciò che più gli appassiona a chiunque.