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C’era un’epoca in cui il videogioco era diverso, a cui tante cose sono cambiate negli anni, sia nel bene che nel male. Più di due decenni fa spopolava il gioco di ruolo a turni, genere sempre meno presente nel mercato odierno, e si faceva strada nell’allora piccolo mondo dei videogiochi una certa compagnia, ormai radicalmente cambiata, sia nel modo di lavorare, che nella gestione, che nel nome; parliamo di Squaresoft, divenuta oggi Square Enix. Ma gli anni della generazione videoludica capitanata dalla SNES non porta solo dolci e nostalgici ricordi, ma anche rammendi di come il mercato si sia positivamente globalizzato, portando alla pubblicazione di molti più giochi orientali rispetto al passato. Romancing SaGa 2 è un titolo che rappresenta in pieno luci e ombre di quest’epoca passata ma che permette di aver una esperienza di retrogaming diversa da quella che ci si potrebbe aspettare.
Un J-RPG atipico
Romancing SaGa 2 è un titolo mai uscito dalla madre patria fino al 2016, quando fu attuato da Square Enix un porting del gioco su dispositivo mobile. Ad un anno esatto di distanza il titolo approda pure su tutte le console fisse dell’attuale generazione. Il rischio di giocare un titolo del 1993 al giorno d’oggi è di ritrovarsi dinnanzi a qualcosa di invecchiato male, in alcuni casi persino banale, ma non è il caso di Romancing SaGa 2 grazie ad un ottima e originale base di gameplay e ad un lavoro di remake più che lodevole da parte di mamma Square.
Il gioco inizia la sua storia in un bar, scegliendo il nome di uno dei consumatori senza però controllarlo. Il nostro alter ego difatti si limiterà ad ascoltare un bardo che, all’improvviso si metterà a raccontare una grande storia, la storia del regno di Avalon. Un regno prospero in cui il re Leon e i suoi due figli vivevano senza particolari problemi, fino a che un giorno Kzinssie, uno dei 7 grandi eroi, decide di attaccare la capitale uccidendo uno dei due principi. Leon è quindi determinato a farsi giustizia, vendicando il figlio caduto. Il contesto sembra abbastanza classico, ma Romancing SaGa ci mette poco a capovolgere la situazione rendendo il tutto unico.
Il titolo Square infatti non si sofferma sul viaggio del Re verso la propria vendetta, ma sull’evoluzione del regno di Avalon nel corso degli anni. Il giocatore si vedrà costretto a cambiare continuamente personaggio ed epoca storica , impersonando l’intera stirpe dei Re di Avalon. Oltre ai dialoghi iniziali e qualche, sporadico, accenno alla continuazione degli eventi Romancing Saga non offrirà però molto altro. Il focus del gioco non è difatti la storia, che avendo multipli protagonisti, molti dei quali procedurali, non è in grado di fornire una profondità agli eventi; il focus del titolo è il gameplay.
Il gameplay prima di tutto
Romancing SaGa 2 è un titolo che punta al puro gameplay, una cosa strana considerando come da sempre i jrpg abbian cercato di raccontare delle storie, per quanto a volte potessero risultare banali. Romancing SaGa invece non si pone tale problema, sacrifica anzi ogni possibile sviluppo dei personaggi per realizzare il suo progetto.
Questo J-RPG può apparire molto simile agli altri titoli dell’epoca nel suo sistema di combattimento. Presenta turni fissi, bisogna quindi decidere le azioni dell’intero party prima che il turno abbia veramente inizio, l’ordine con i personaggi controllabili e i nemici attaccano è dettato dalle statistiche di agilità di ognuno di loro.
Ciò che Romancing SaGa condivide con gli altri titoli dello stesso genere è però tutto nell’apparenza. Sin dai primi minuti di gioco si può notare come ci siano molti elementi che danno profondità al sistema di battaglia di questo titolo, i membri del party posson disporsi in diverse formazioni che ne modificano alcune statistiche e l’efficacia dei loro attacchi, oltre che a attirare l’aggro dei nemici verso alcuni personaggi specifici. Non è presente un menù degli oggetti, che son invece equipaggiabili al posto delle armi, in quantità limitata (è possibile equipaggiare 4 armi o oggetti, quindi l’utilizzo delle pozioni è ridotto).
Ogni personaggio ha una sua classe specifica che gli da un vantaggio con certi tipi di armi, ma (eccezion fatta per i maghi) tutti possono essere tutto,il sistema di crescita dei personaggi infatti evolve il personaggio in base a cosa quest’ultimo abbia utilizzato in battaglia. I combattimenti son veloci e divertenti, sebbene mai semplici , grazie anche ad un ottimo lavoro di remake fatto da Square Enix che rende gli sfondi delle battaglie molto gradevoli agli occhi e le animazioni delle stesse veloci e fluide. Nel caso si incappasse in un game over il gioco non ti permette di ricominciare dall’ultimo salvataggio ma il giocatore continuerà l’avventura nei panni di un nuovo re , selezionabile tra 4 eredi al trono.
Il tempo non perdona
Il buon livello di difficoltà e le originali idee di game design son un ottimo motivo per giocare questo J-RPG , ma agli aspetti positivi che danno freschezza al titolo se ne associano altrettanti negativi, che invece fan capire come Romancing SaGa abbia 35 anni e li dimostri. Nonostante sia affascinante l’idea molto “roguelike” di poter ricominciare ogni volta con un nuovo personaggio ci son alcuni fattori che minano l’esperienza di gioco. Ad ogni nuovo personaggio sarà infatti necessario reclutar un team, equipaggiarlo,settarne la formazione e soprattutto farmare per far apprendere a tutti le abilità necessarie ad affrontare le sfide che aspettano il giocatore.
Il sistema di apprendimento delle abilità in particolare risulta noioso e inconsistente, l’unico modo di apprender una nuova skill o magia è utilizzare l’arma con cui si vuole proseguire e sperare di impararla dato che ciò che determina cosa un personaggio può o non può imparare è la semplice casualità. Questo difetto sarebbe passabile se, come nei moderni Roguelike, il dover impersonare un nuovo personaggio sia una “punizione” per aver perso , invece ad ogni boss significativo a livello di trama si sarà obbligati a cambiare, il che rallenta parecchio il proseguimento. La meccanica del passaggio del tempo risulta da una parte interessante dato che molti posti affrontati precedentemente saran ora in grado di offrirti aiuto, ma il farming necessario ad ogni morte per render il team nuovamente competitivo è molto pesante.
Se l’apprendimento delle skill può risultare problematico le magie son anche peggio, dato che non solo sono anche esse abbandonate alla casualità, ma ogni tipo di magia si potenzia individualmente; se io livello il mago utilizzando “Aerial Wind” in una zona ove i nemici son deboli al vento si ritroverà con l’elemento vento molto potente, ma tutti gli altri ancora a livello 1, potenziale le magie è quindi un ulteriore, esagerato farming. Da sottolineare anche come il gioco, al momento dei timeskip non specifichi nulla di cosa il nuovo eroe deve fare, il che mi lascia come unica opzione di parlare con chiunque in cerca dei dialoghi che sbloccheranno nuove sezioni di mappa.
Comparto di gioco e audio
Il remake del titolo, come accennato prima, è eccelso. Le ambientazioni e gli sfondi son bellissimi da vedere anche su televisioni ad alta definizione, i personaggi son rimasti in uno stile “pixeloso” ma son gradevoli alla vista e non rovinano il design originale del gioco (cosa successa per altri remake di titoli SNES realizzati da Square Enix). Le ambientazioni non son niente di particolarmente originale e son abbastanza ripetitive e semplici, ma sempre belle da vedere e mai stucchevoli. Il comparto audio è abbastanza ripetitivo e può risultare fastidioso alla lunga dato che dopo aver sentiro per ore le stesse tracce l’orecchio si stanca. L’atmosfera che la colonna sonora va a creare è nostalgica perché ricorda molto i giochi arcade , ma non basta per rendere il resoconto positivo.
[stextbox id=”alert” caption=”COMMENTO FINALE”]Romancing SaGa 2 è un gioco originale, un esperimento di Square Soft che è in grado regalare emozioni nostalgiche e un’esperienza di retrogaming diversa. Per gli appassionati del combattimento a turni e chiunque sia in certa di un gioco con un buon livello di sfida risulterà sicuramente un ottimo titolo da aggiungere alla propria libreria. Non è però un titolo consigliabile a chi cerca una storia, ne è negabile che tutti coloro che son nuovi al genere possono trovar molto di meglio per avvicinarsi al jrpg. Ottime idee ne caratterizzano i pregi, magagne tecniche e ripetitività ne caratterizzano i difetti.[/stextbox]