Sonic Boom: Fuoco e Ghiaccio – Recensione

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Sonic, una delle icone dei platform anni ’90 e indimenticabile mascotte SEGA, approda nuovamente su Nintendo 3DS con Sonic Boom: Fuoco e Ghiaccio. Negli ultimi anni, come saprete, l’immagine del porcospino blu è stata rivista, causando non poche ire tra i fan, per cercare di svecchiare il personaggio e per renderlo più appetibile ad un pubblico giovane e moderno. Non a caso nel 2014 è stata rilasciata una serie animata intitolata proprio Sonic Boom, accompagnata da Sonic Boom: L’ascesa di Lyrc per WiiU e Sonic Boom: Frammenti di cristallo per Nintendo 3DS, prequel per la serie animata.

Con un rinvio di un anno, decisione presa per evitare i problemi avuti con i precedenti due capitoli, è finalmente disponibile nei negozi Sonic Boom: Fuoco e Ghiaccio. Cerchiamo quindi di analizzare il lavoro svolto da SEGA e Sanzaru Games.

Il potere del fuoco e del ghiaccio

Fuoco e Ghiaccio ricorda molto il suo predecessore Frammenti di cristallo, aggiungendo però all’equazione i poteri del fuoco e del ghiaccio a rendere leggermente più interessanti i livelli. Ci verrà infatti chiesto, a fasi alterne, di sfruttare uno dei due poteri per superare indenni alcune sezioni, andando quindi a sciogliere blocchi di ghiaccio per liberarci il passaggio o congelare superfici acquatiche per proseguire nell’esplorazione.

I personaggi giocabili sono cinque, Sonic, Tails, Amy, Sticks e Knuckles ognuno con abilità peculiari da sfruttare all’interno dei livelli. Sonic potrà far affidamento su uno scatto aereo, Tails potrà planare grazie alle sue code, Amy avrà a disposizione un enorme martello e Sticks un boomerang facilmente controllabile. Unica nota dolente è Knuckles, che non solo raggiunge la compagnia molto avanti nel gioco, ma non ha una vera e propria arma peculiare a disposizione, copiando il dash aereo già a disposizione di Sonic.

Salta, scatta, ripeti

Sonic Boom: Fuoco e Ghiaccio si presenta come un classico platform in 2D con livelli abbastanza semplici il cui unico tasso di sfida risulta nella ricerca dei vari collezionabili, risultando sempre però troppo banale per un giocatore esperto. Il problema più grave che si può riscontrare nel titolo, oltre l’estrema facilità, è sicuramente la mancanza del caos e della velocità frenetica che sono stati a lungo un marchio distintivo di Sonic e co. L’avanzamento nei livelli è lento e non riesce a trasmettere quel senso di velocità frenetica che ci si aspetta dalla mascotte SEGA.

Ad intervallare i classici livelli in 2D ve ne sono alcuni a bordo di aeroscafo e sottomarino che fungono da shooter in 2D e che unicamente in alcuni frangenti riescono a risollevare leggermente la difficoltà del titolo. Infine più piacevoli sono le corse con i robot e i percorsi nei cunicoli, questi ultimi con visuale posteriore al personaggio che ricordano vagamente quanto già visto ed apprezzato in altri capitoli del porcospino, con schivate, salti e corse molto apprezabili.

Tecnicamente Sonic Boom: Fuoco e Ghiaccio non è sorprendente, in considerazione dell’anno d’uscita e del rinvio. Molti altri titoli hanno avuto un impatto grafico migliore, riuscendo a spingere al limite le potenzialità della console portatile Nintendo, cosa che Sonic Boom non è stato in grado di fare, nemmeno nelle scene di intermezzo, risultando tuttavia complessivamente gradevole. Unica nota piacevole è il doppiaggio in italiano, che rende il titolo fruibilissimo per il pubblico target, i bambini, ed è complessivamente ben realizzato.

Cercasi trama e game over

La trama non è stata sicuramente un elemento cardine nel processo di sviluppo del titolo, essendo banale e ricca di cliché, dalle premesse che spingono gli eroi all’avventura, fino ad arrivare al finale. Bisogna sempre ricordarsi che il titolo è destinato ad un pubblico veramente molto giovane, ma nonostante tutto ci si sarebbe aspettato maggiore impegno ed estro, specialmente se si considera l’enorme affinità con la serie animata. Lo sviluppo della trama richiede la ricerca ossessiva della Magnite e la chiusura di alcuni varchi nel terreno conseguenza degli esperimenti del Dr. Eggman, niente di più, niente di meno.

Ultimo tasto dolente, ma che sicuramente avrete intuito leggendo i paragrafi precedenti, è la difficoltà del titolo. Un giocatore esperto non troverà nessun tipo di sfida e complessità nel portare a termine ogni livello e questo è un problema serio in assenza di una trama ben articolata che riesca a tenere l’utente incollato allo schermo. Se pensate che questo non basti aggiungiamo l’assenza del game over, che come diretta conseguenza porta ad una massiccia presenza di checkpoint intermedi.

[stextbox id=”alert” caption=”COMMENTO FINALE”]Crediamo che Sonic Boom: Fuoco e Ghiaccio sia un’enorme occasione mancata per rilanciare con forza il marchio Sonic. Il gioco può leggermente accontentare solo una fascia d’utenza molto giovane, al di sotto degli 8 anni circa, a causa di una trama davvero povera e di un tasso di sfida tarato verso il basso. Per tutti gli altri il gioco non è altro che un piccolo passatempo che può facilmente essere completato in 6 o 7 ore senza alcuna difficoltà.[/stextbox]

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Redazione