Strange Academy #1 – Recensione

Strange Academy
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Il periodo scolastico lo ricordo oggi, a 30 anni suonati, come quello più divertente e pieno di stronzate che combinavo di giorno in giorno. Per quanto riguarda invece i fumetti, serie o film, bisogna dire che delle volte il genere scolastico è pregno di drammatici eventi, adolescenti problematici e quesiti filosofici come se piovesse. Scoprire nella lettura di Strange Academy l’azione, la comicità e il divertimento sano mi ha quindi giustamente sorpreso e reso in un certo senso più piacevole tutto il volume. Indubbiamente dovevo aspettarmelo visto che a scriverlo è stato Scottie Young, ma la sorpresa è comunque nell’aria e il risultato è andato ogni oltre più rosea aspettativa.

La storia vede protagonista la giovanissima ragazza di nome Emily Bright, che fin dalla nascita si scopre in possesso di abilità magiche. Queste ovviamente sono divertenti, ma non sempre buone per le sue relazioni sociali. Un giorno, viene contattata da una donna che convince i due genitori a portare Emily in una scuola abitata da altre persone come lei, la Strange Academy. All’interno del luogo verremo a conoscenza di altri personaggi provenienti da ogni angolo del multiverso e tra questi ci sarà anche Doyle Dormammu, la figlia illegittima dell’omonimo villain.

Il primo volume di Strange Academy è un volume che serve a farci conoscere i vari personaggi e mostrarci la loro scuola. Il corpo docenti è davvero incredibile e cosi anche la presenza del buon Doctor Strange. Scottie Young è chiaramente a suo agio nello scrivere questa storia e lo si sente da ogni dialogo e da ogni passaggio narrativo. La storia è veloce, senza punti morti, con dei personaggi che nella loro diversità avranno da mostrarci di cotte e di crude. Alcuni di questi potranno darci sicuramente una visione diversa dei loro genitori e immergerci in questo teen action frizzante. I testi sono coadiuvati dalle matite veloci e tratteggianti di Humberto Ramos. I personaggi possiedono una loro precisa fisicità e le loro caratteristiche somigliano a quelle dei genitori, giustamente. Alcune vignette e spash page hanno un’incredibile quantità di dettaglio e la visione dell’accademia dal piano lungo è un vero e proprio piacere per gli occhi. Si tratta di uno stile che si adatta perfettamente alla scrittura veloce e tagliente con delle belle scene d’azione e delle linee cinetiche che rendono il tutto più vivo.

Strange Academy

Sull'autore

Rostislav Kovalskiy

Un non troppo giovane appassionato di tutto quel che ruota attorno alla cultura POP. Vivo con la passione nel sangue e come direbbe Hideo Kojima "Il 70% del mio corpo è fatto di film".