Sweet Paprika #2 di Mirka Andolfo – Recensione

Sweet Paprika
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Mirka Andolfo è una fumettista di grandissimo talento e diversi mesi fa vi avevo parlato del suo nuovo progetto, Sweet Paprika. Edito dalla casa editrice Star Comics, il fumetto si è rivelato fin dal primissimo istante una vera e propria bomba di comicità, eros e anche di critica. Era quindi logico che mi aspettassi qualcosa di estremamente simile anche per quanto riguarda il secondo volume. Devo dire che le aspettative sono state mantenute e ho terminato la lettura con il sorriso sulle labbra.

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Aprendo il secondo volume della serie di Mirka Andolfo ci troveremo nell’esatto punto dove ci eravamo lasciati. Paprika continua a essere innamorata di Za’atar, ma nel frattempo cerca di tornare alla normalità sessuale con Dill, il portapacchi. Il suo rapporto con quest’ultimo è piuttosto distaccato, ma allo stesso tempo passionale. Alla fine non passerà molto tempo prima che la ragazza capisca qualcosa di duro riguardo i rapporti.

Questo volume rappresenta un bel punto di passaggio nel mondo di Sweet Paprika. L’autrice utilizza delle tematiche attuali ora, come tanto tempo. Ci sono ovviamente dei punti narrativi riguardanti l’editoria, ma a essere veramente importante è l’animo dei personaggi. Il desiderio del riscatto e la voglia di godere del proprio corpo senza alcun’inibizione, che spesso viene causata da una relazione tossica.

I personaggi riescono a colpire e a stupire il lettore con grande facilità e naturalezza. Qualcuno vi stupirà in positivo perché in fondo ha qualcosa da nascondere e semplicemente non desidera soffrire. Altri vi stupiranno perché nonostante tutto, è facile esagerare quando si parla di emozioni, di sesso e di amore. Talmente facile da passare dalla parte del torto in un solo istante.

Ovviamente inutile dire che lo stile di Mirka è sempre dannatamente magnetico. Il tratto morbido dona una certa sessualità alle figure e raggiunge il suo apice in alcuni momenti più concitati. C’è un grande gioco tra la sensualità dei corpi e la comicità dei volti. Ogni frammento si abbina perfettamente con il resto, creando una perfetta sintonia. Solamente delle volte ci si ritrova davanti a delle scene un po’ troppo elaborate e piene di dettagli, forse troppi, ma è pur sempre un’opera di una meravigliosa forza magnetica. Il risultato finale è come un brano di puro rock & roll.

Alcune tavole folgorano per la loro qualità e la quantità di dettagli. Il surrealismo si mischia con le paure e i desideri, creando qualcosa di magnificamente terrificante. Ora non resta che attendere il prossimo volume, per capire realmente cosa aspetta la tostissima Paprika.

Sull'autore

Rostislav Kovalskiy

Un non troppo giovane appassionato di tutto quel che ruota attorno alla cultura POP. Vivo con la passione nel sangue e come direbbe Hideo Kojima "Il 70% del mio corpo è fatto di film".