The Callisto Protocol – Un titolo che poteva dare di più

Eccomi qui, seduto alla mia scrivania a scrivere due considerazioni dopo aver finito proprio ieri The Callisto Protocol, la prima opera da parte del nuovo studio Striking Distance Studios di Glen Schofield anche se, quest’ultimo proprio in questi giorni ha annunciato l’abbandono dello studio.

Glen Schofield, creatore di The Callisto Protocol

C’era veramente tanta attesa per la nuova opera di Schofield e del nuovo team visto che in precenza Schofield aveva sviluppato la trilogia di Dead Space.

Contentissimo dell’annuncio da parte di Sony per i titoli del PlayStation Plus Essential di ottobre, proprio perchè volevo provare con pad alla mano la nuova opera di Schofield che ricordiamo appunto, il creatore della serie Dead Space. Ai tempi il team era Visceral Games, purtroppo come da tradizione, Electronic Arts chiuse lo studio.

Schofield aveva intenzione di sviluppare un nuovo titolo a tema survival horror ed ecco che con Striking Studios arriva The Callisto Protocol.

Se ne sono dette letteralmente di tutti i colori per sto gioco e, molto probabilmente da persone che non l’hanno mai avviato. Tante critiche, forse anche eccessive ma, per certi versi giustificabili.

Sinceramente? Avendolo finito ieri mi sono fatto un idea chiara “Pensavo peggio”!

Con questo non voglio assolutamente dire che il titolo merita assolutamente di venir giocato o altro ma, andiamo con ordine e vediamo cosa mi è piaciuto e cosa invece mi ha fatto storcere il naso.

Pad alla mano, avvio il gioco e la prima cosa che mi ha fatto impazzire è la schermata a schermo intero in cui consiglia di acquistare i contenuti aggiuntivi, palese il fatto che da subito il team voleva guadagnare il più possibile (ci mancherebbe pure non si vive di aria) però visto come si presenta il titolo potevano evitare, sopratutto per un single player.

Avvio la partita a livello normale, parte il filmato iniziale e, devo dire che l’incipit non è affatto male. Non racconterò nulla della trama che, devo dire è anche molto interessante.

Passiamo invece direttamente al lato gameplay. Totalmente o quasi sbagliato è basato interamente o quasi sul melee. Questo vuol dire che abbiamo un ascia da mischia a disposizione e, le nostre armi che andremo a sbloccare più avanti come pistole e fucili non dico che sono inutili ma, poco ci manca. Anche perchè il danno effettivo lo fa l’ascia da mischia; in ogni caso in The Callisto Protocol è presente la schivata che sarà usata per tutto il corso dell’avventura.

La schivata va da destra a sinistra a seconda di dove il nemico cerca di colpire, il problema è che, a lunga andare stanca e vorresti trucidare letteralmente i nemici. E’ un grosso problema la schivata visto che, quando si tratta di avere a che fare con enormi gruppi di nemici e, la telecamera rimane fissa su un nemico che sta colpendo è chiaro che, i nemici che arrivano da dietro non li vediamo e non riusciamo a schivare i loro attacchi.

I comandi poi sono sbagliati, il solo cambio dell’arma mi ha creato problemi per l’intera avventura. Per passare da un arma all’altra bisogna premere direzionale destro, scorrere su / giu e premere X per la conferma. Mi ha dato diversi problemi anche perchè quando si scaricava un arma di proiettili e magari volevi dare il colpo finale con la pistola o fucile a pompa ed era scarico mi ha messo in piena difficoltà.

Il gioco prende diverse meccaniche da Dead Space come ad esempio: la vita dietro al collo, il guanto per la stasi o il semplice calpestare le casse per recuperare munizioni, salute e cosi via. Troviamo anche i file audio che raccontano gli avvenimenti.

Il gioco di per sé non è nemmeno così brutto come molti dicono anzi, ha certi momenti veramente incredibili. Il problema sta nella ripetività delle situazioni, non ha quella tensione che avevi sempre in Dead Space. C’ è qualche jumpscare che, per chi macina Survival Horror non fanno neanche più tanto effetto. Un altro problema molto fondamentale è l’audio, ci sono certe parti dove il protagonista si sente basso, il labiale non è sincronizzato o peggio ancora vedi i personaggi muovere le labbra e non si sente letteralmente nulla di quello che dicono.

L’atmosfera, l’ambientazione, le luci, le ombre ho trovato tutto ciò d’effetto, veramente straordinario. C’è una parte che mi ha ricordato l’inizio di Dead Space 3, mi ha portato subito lui alla mente, capirete cosa intendo quando e se vorrete giocarlo, una parte bella però visto che anche Dead Space 3 non è che brillava anzi.

Avrei sicuramente evitato il finale tramite DLC! E’ una scelta veramente imbarazzante e decisamente poco etica. Ste operazioni sono proprio stupide e non portano assolutamente pareri positivi sopratutto a un team appena nato. Ma poi mi chiedo, ma perchè inserire un finale su un DLC? Si ok i soldi… ma gli avranno cambiato la vita al team? missà tanto di no… missà eh….visto poi come è andata a finire…

Ho voluto buttare velocemente le mie impressioni senza stare li a pensarci troppo su The Callisto Protocol proprio perchè, in fin dei conti l’esperienza mi è anche piaciucchiata, mi ha intrattenuto.

Quasi sicuramente mi sarò dimenticato qualche dettaglio ma pazienza, avevo voglia di scrivere velocemente due righe.

Il consiglio che posso darvi è lasciate perdere questi stupidi numerini, Metacritic e quant’altro e provatelo voi stessi con pad alla mano. Questo vale per ogni titolo! A maggior ragione ora che è presente su PlayStation Plus Essential!

Che altro dirvi? Vi auguro buon viaggio nella prigione di Black Iron!

Sull'autore

Salvatore Cappai

Classe 1990. Su HavocPoint troverai tantissime mie recensioni dedicate ai videogiochi e tantissime novità sul mondo delle SerieTv e del cinema!