Thymesia – Recensione

BENVENUTI NEL REGNO DI HERMES

In questi ultimi anni anche gli sviluppatori indipendenti hanno iniziato a lavorare a titoli souls-like e di certo, non potevano mancare anche gli Overboarder Studio team che ha realizzato l’intrigante Thymesia.

Il personaggio principale è Corvus il cui lo scopo è ricordare ciò che è successo nel regno di Hermes, qui profilava l’alchimia e tanta ricchezza, qualcosa però è cambiato. Pestilenza, sangue hanno portato il regno sull’orlo del collasso. Spetta a noi il compito di cercare i nuclei per formare una soluzione alchemica in modo da porre fine a questa piaga.

La trama viene raccontato attraverso la raccolta delle note che trovate sparse in giro per le zone dove viene raccontato cosa è accaduto precedentemente. Nulla di così eclatante ma, se volete immergervi completamente nel mondo di Thymesia e scoprire cosa ha portato il regno alla distruzione è un modo per capire cosa è veramente successo.

Thymesia – La prima area

IL GAMEPLAY E’ VERAMENTE DIVERTENTE

Ciò che contraddistingue Thymesia dagli altri souls è che ha una sua identità se così possiamo definire. Non si ha la possibilità di creare il proprio personaggio o classe, Corvus avrà a che fare con la sua sciabola e il suo artiglio. Rimane un titolo improntato sull’azione, non bisogna lasciare spazio ai nemici sennò è la fine. Come per ogni souls che si rispetti sono presenti ovviamente le schivate e le parate. Possiamo definirlo una sorta di Sekiro: Shadow Die Twice per il suo gameplay action.

Thymesia è composto da tre aree ben differenti. Per proseguire lungo il nostro cammino dovremo sbloccare ovviamente le shortcut che riguardano cancelli da aprire, ascensori e scale. Per aprire determinati cancelli dobbiamo andare alla ricerca delle chiavi.

Le aree le ho trovate poco ispirate e delle volte labirintiche, la terza è quella che secondo me è la più riuscita sia a livello di esplorazione che di design. I nemici sono pochi e pressoché identici. Troviamo nemici con l’arco che sparano frecce, nemici con spada e scudo, streghe fluttuanti che sparano magie e altri con la falce.

Non potevano mancare i cosiddetti Lume una sorta di falò. Qui si aprirà un menu dove, avremo la possibilità di: avanzare di livello, sbloccare talenti, Arma pestilenziale, pozioni e Piuma dimenticata.

Corvus può avanzare di livello potenziando ben tre attributi come Forza, Vitalità e Pestilenza. La forza chiaramente riguarda la possibilità di fare più danno ai nemici, vitalità aumentare la nostra barra della vita e infine pestilenza ossia aumentare i danni del nostro fidato artiglio.

Thymesia – Menu potenziamento livello

I talenti invece riguardano perlopiù le nostre abilità come: aumentare i danni della sciabola, aumentare gli slot per un arma pestilenziale secondaria, avere dei bonus come facilitare la ricerca di oggetti e così via. Corvus come scritto precedentemente usa due armi sciabola e artiglio ma non solo.

Avremo a che fare con le Armi Pestilenziali, queste causeranno molti danni ai nemici e sono molto varie. Arco, Maglio, Ascia, Coltello, Alabarda etc., sono esattamente ventuno tutte da sbloccare.

Corvus inoltre può spendere i frammenti abilità ogni volta che abbatterà un nemico, questi serviranno per potenziare le varie armi pestilenziali.

Proseguendo nel menu avremo a disposizione tre tipi di pozioni: generica, duratura e rapida. Ci sarà la possibilità di aumentare il numero di portata di pozioni, la salute rigenerata e creare delle pozioni con gli ingredienti che troviamo esplorando il mondo di gioco. Gli ingredienti li possiamo trovare nelle varie zone e sono perlopiù erbe.

Piuma dimenticata significa azzerare gli attributi e i talenti di Corvus quindi riportarlo al livello iniziale.

Ogni volta che andremo a concludere una missione verremo trasferiti in una sorta di Sogno del Cacciatore di Bloodborne, qui viene chiamato Collina dei Filosofi. Ci sarà una donna a parlarci, chiamata Aisemy ci aiuterà a ricordare e capire cosa è successo. Ogni volta che troveremo un nucleo bisognerà consegnarlo a lei e ci spiegherà qualcosa in più sulla storia. Sempre parlando con lei si avrà la possibilità di potenziare Corvus e proseguire nei ricordi (livelli).

Thymesia – Collina dei Filosofi

TRA MISSIONI PRINCIPALI, SECONDARIE E BOSS

Thymesia è un titolo accessibile, questa è la parola che mi viene in mente. Certo accessibile non vuol dire facile, parliamo sempre di un souls-like. Le prime fasi di gioco si lasciano giocare tranquillamente, anche il combattimento con i boss non è per nulla snervante e, non si rischia di rimanere ore e ore bloccato. Certo è che tutto dipende dalle vostre abilità. Per esempio per combattere alcuni boss bisogna scegliere l’arma pestilenziale giusta in modo da fare più danno e quindi riuscire a sconfiggerlo senza troppi problemi. A una certa si è talmente forti che nessun nemico vi darà più del filo da torcere.

I boss della missione principale li ho trovati davvero ispirati, sono veramente pochi ma ben fatti. Al contrario di quelli opzionali che li ho trovati davvero poco ispirati tranne per l’ultimo che risulta essere davvero ben fatto.

Ci sono varie missioni secondarie per ogni zona e consistono nel cercare un taccuino o una chiave per proseguire nel livello. Le secondarie cambiano un pò l’esplorazione di ciò che avevamo fatto nella missione principale anche se si tratta della stessa zona. Inoltre anche qui per gli amanti della “lore” si possono trovare nuove note.

Thymesia

A LIVELLO TECNICO

Ho giocato Thymesia su PlayStation 5, emergono determinati cali di frame sopratutto su un boss opzionale quasi al limite del freeze. Qualche scatto nella prima zona, sopratutto quando viene caricata la partita. Anche qui pervengono problemi di telecamera e qualche compenetrazione di troppo, ad esempio quando Corvus fa l’animazione della mossa finale per abbattere il nemico. In certi momenti si notano inoltre i caricamenti delle texture. Purtroppo è assente completamente la vibrazione del DualSense e con esso ovviamente, anche le sue funzionalità aptiche. Un vero peccato, avrebbe reso di più sopratutto per le parate a mio parere. Per quanto riguarda invece la colonna sonora pecca parecchio, l’ho trovata un pò spenta.

QUANTO DURA?

La mia partita con Thymesia è durata esattamente 15 ore completando tutte le missioni principali e secondarie e, abbattendo chiaramente tutti i boss principali e opzionali. Il tutto dipende dalle vostre abilità. Ad esempio se avete il piacere di prendere tutti i trofei potete andare alla ricerca di collezionabili, trovare tutti gli ingredienti in modo da aumentare ancora di più la durata del titolo.

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7.5

Commento

Thymesia è un buon prodotto dal punto di vista stilistico ma sopratutto del gameplay. Il sistema di combattimento rende il gioco davvero divertente. Le tre aree esplorabili sono ben diversificate anche se potevano essere sviluppate meglio anche dal punto di vista estetico. I boss principali sono davvero ben fatti e ispirati al contrario di quelli opzionali. A livello tecnico ha diversi cali di frame. Il team Overboarder Studio ha saputo confezionare un buon prodotto considerando che è indipendente. Lo sbaglio più grande che si possa fare è quello di paragonare Thymesia ad altri titoli di produzioni maggiori. Anche la durata è in linea con il prodotto. Un vero peccato invece l’assenza della vibrazione e quindi anche dei feedback aptici per il DualSense di PlayStation 5.

Sull'autore

Salvatore Cappai

Classe 1990. Su HavocPoint troverai tantissime mie recensioni dedicate ai videogiochi e tantissime novità sul mondo delle SerieTv e del cinema!