Voci dall’Oltretomba – Recensione

Voci dall'Oltretomba
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Un mesetto fa vi avevo parlato di un libro per ragazzi molto interessante, Gita del Terrore di Katherine Arden. La storia parecchio avvincente era un mix di avventura, fantasy e i Piccoli Brividi ed è per questo motivo che approvai in pieno il libro. Qualche giorno dopo iniziai il secondo titolo di questa serie, Voci dall’Oltretomba, sempre di Katherine Arden ed edito dalla casa editrice Mondadori.

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Questo secondo libro è ambientato qualche mese dopo il primo. Siamo in pieno inverno e Ollie, Coco e Brian sono diretti in una zona sciistica con il papà di Ollie e la mamma di Coco. Stavolta le cose prendono una brutta piega quasi fin dall’inizio, con alcune visioni di Coco su di un ragazzo in mezzo alla strada e successivamente sulla bambina in cerca delle sue ossa. Il resort nel quale il gruppo resta a soggiornare viene invaso da una tempesta di neve e molte strane faccende iniziano a palesarsi davanti ai ragazzi.

Questo secondo libro continua a essere ben narrato ed è chiaro che Katherine ha la giusta capacità nel gestire più personaggi contemporaneamente. Proprio in questo secondo libro infatti, i protagonisti si dividono in due linee differenti. Raccontare la vicenda da due punti di vista senza strafare e senza annoiare non è un’impresa facile.

Come prima, le descrizioni non sono tantissime, ma quelle poche riescono a descrivere bene gli ambienti circostanti. Anche in questo caso, avere due linee narrative opposte ha obbligato la scrittrice a fare delle scelte. Solo in qualche rara occasione mi sono trovato in difficoltà la descrizioni, ma è poca cosa.

Il villain è ovviamente intuibile, ma non voglio svelarlo per non rovinare totalmente la sorpresa. Bisogna comunque dire non sempre tutto funziona alla perfezione con il cattivo e con tutti i legami. Delle volte sembra che ci sia qualche mancanza. Forse, l’editor ha obbligato l’autrice a rispettare un certo numero di pagine, perché la sensazione del vuoto è presente.

In definitiva si tratta del secondo libro della trilogia e bisogna dire che mi è piaciuto anche questa storia. Ha meno originalità rispetto alla prima, ma regala comunque dei momenti interessanti e permette di scoprire qualcosa di nuovo riguardo il gruppo d’amici.

Sull'autore

Rostislav Kovalskiy

Un non troppo giovane appassionato di tutto quel che ruota attorno alla cultura POP. Vivo con la passione nel sangue e come direbbe Hideo Kojima "Il 70% del mio corpo è fatto di film".