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Sono sempre stato molto restio dal ballo. Non amo ballare e non mi piace guardare qualcuno che balla. Forse perché quando provo a fare due passi sembro un orso ubriaco o forse perché non è un’attività adatta a me. Eppure, nonostante questa mia repulsione, durante il periodo delle superiori feci parte di uno spettacolo musicale… per due anni consecutivi. Perché sto dicendo questo? Beh, solo per farvi sapere che Welcome to the Ballroom mi ha colpito e catturato fin dalla prima tavola, ma senza farmi venire quella voglia di ballare che per fortuna manca.
Il manga è edito da Star Comics, che ringrazio come sempre per la disponibilità.
La storia del manga ruota attorno alla vita di Tatara Fujita, uno studente piuttosto comune. Un normalissimo ragazzo delle medie che conduce la propria vita senza stimoli o desideri. Vive a testa bassa, senza la ricerca di una rissa o di un problema. Eppure un gruppo di teppisti costringeranno Tatara a riconsiderare le sue priorità e passioni. Dopo essere stato salvato da un motociclista che si rivelerà essere un grande ballerino, il ragazzo verrà introdotto nel mondo della danza.
Si tratta di un mondo nuovo per il protagonista, ma allo stesso tempo di un’immensa passione nascente.
Tomo Takeuchi ha messo su una storia sportiva atipica, ma che funziona in modo dannatamente diretto. I testi catturano e la narrazione prosegue dall’inizio alla fine con un fiato solo. Il protagonista scopre una vera e propria passione, che però potrebbe non sembrare tanto virile. Ovviamente ci troviamo anche i classici argomenti adolescenziali, che funzionano un po’ da collante tra le varie scene. In fin dei conti, in questi casi dobbiamo prendere il pacchetto completo di argomenti sia sportivi, che amorosi, ma va benissimo così.
A colpire maggiormente sono i disegni di Welcome to the Ballroom. Viene evidenziato l’incredibile dinamismo presente poi in varie scene. Questo rende in effetti la danza poetica, vorticosa e veloce, ma allo stesso tempo parecchio delicata e fredda. I dettagli sono tantissimi ed evidenziano quelle che sono le peculiarità dei personaggi e degli ambienti, con un ottimo accenno alle espressioni facciali.