X-Men ’97 – Tornare bambini è facile con la perfezione di questa serie animata

X-Men '97
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Quando ero ancora un bambino, adoravo da impazzire guardare i cartoni animati targati Marvel. Sono letteralmente cresciuto con la serie degli anni novanta di Spider-Man, ma ricordo benissimo anche Spider-Man e i suoi fantastici Amici, i Fantastici Quattro e ovviamente gli X-Men. La grande famiglia dei mutanti era una serie animata forte per i tempi e personalmente guardare le avventure di questo manipolo di persone dotate di poteri era interessante ed entusiasmante. Erano dei diversi e per questo venivano trattati male dal popolo, che non riusciva a capirli e li temeva. Era una serie che le persone della mia età non hanno dimenticato ed è anche per tutti noi che è nata la nuova serie, X-Men ’97. Da considerarsi come reunion, ma anche continuo diretto dell’ultima stagione.

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Un vero e proprio tutto nel passato che mi ha fatto tornare bambino più di una volta.

La storia riprende con la morte di Charles Xavier e quindi con una persona nuova pronta a guidare la scuola dei mutanti. Una persona inaspettata come Magneto in persona. Ovviamente ciò procura non poche grane al gruppo, le cui vite hanno continuato a scorrere dopo la morte del loro mentore.

Ho deciso di dire il meno possibile di questa serie perché ogni frase, ogni dettaglio potrebbe essere uno spoiler gratuito che potrebbe rovinarvi completamente lo show. Questo poi perché le puntate durano quaranta minuti e non venti come nelle precedenti stagioni e ogni puntata nasconde parecchi momenti “wow” e tanti colpi di scena piacevoli da vedere.

Quello di X-Men ’97 è ovviamente un’operazione nostalgia fatta per colpire noi, spettatori di una certa età a cui manca tantissimo un’opera importante e interessante come quella dedicata ai mutanti. Eppure viene da dire che se tutte le operazioni nostalgia fossero come questa, il mondo televisivo sarebbe molto più bello. Perché sì, è fatta più per noi, ma c’è tanta modernità all’interno della sceneggiatura, dei personaggi e del loro modo di fare. Si respira un’aria di nostalgia, ma guardando un prodotto che risulta essere comunque nuovo. Tra un frame e l’altro si vede la modernità di una narrazione che non si fa ingabbiare nel passato e guarda al futuro. Un rispetto verso i vecchi fan, ma senza disdegnarne di nuovi. Argomenti che oggi appaiono del tutto comuni, ma che negli anni 90 non lo erano affatto.

Il secondo episodio in particolare è un miracolo sotto ogni punto di vista. Lo sviluppo dei personaggi è un continuo crescendo in cui vediamo dei punti di grande narrazione e di grande estensione psicologica non solo dei mutanti, ma del degli umani e del loro modo di fare. Un gran bell’episodio anche dal punto di vista grafico, viste alcune riprese veramente interessanti e in linea di massima oltre le aspettative.

X-Men '97

La realizzazione grafica lascia senza parole sia i vecchi che i nuovi fan. Le parti disegnate a mano sono quelle relative i vari personaggi, mentre i background sono creati attraverso la CGI. I due mondi non cozzano però e creano quell’effetto nostalgia che mi ha riportato direttamente negli anni 90, facendomi tornare bambino. Alcuni personaggi hanno subito dei piccoli cambiamenti, ma questo era logico da aspettare, eppure ogni minima parte di quel che si vede, funziona alla grande senza alcuna eccezione.

I primi due episodi hanno aperto un varco di speranze nei confronti delle vecchie serie d’animazione ed è possibile che in futuro riusciremo a vedere anche qualche altra serie tratta dal nostro passato.

Sull'autore

Rostislav Kovalskiy

Un non troppo giovane appassionato di tutto quel che ruota attorno alla cultura POP. Vivo con la passione nel sangue e come direbbe Hideo Kojima "Il 70% del mio corpo è fatto di film".