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Ultimamente di videogiochi con protagonista la celebre tavola con quattro ruote se ne vedono davvero pochi rispetto al passato e dopo il grande successo con il primo OlliOlli in team indipendente Roll7 torna a far parlare di se proponendoci un seguito davvero valido.
Benvenuti a Olliwood
All’apparenza il gameplay di OlliOlli 2: Welcome to Olliwood sembra davvero semplice. X per accelerare, premere la levetta in basso e poi lasciare per saltare e premere la levetta in basso sulle varie “staccionate” per grindare. Insomma, un gameplay semplice e pulito, ma tutto è così semplice. Infatti per poter raggiungere i punteggi più altri avremo a disposizione trentotto trick diversi e sedici tipi di grind, senza contare che dopo ogni salto dovremo premere X al momento giusto per atterrare bene senza perdere l’equilibrio.
Nella Modalità carriera avremo a disposizione cinque scenari diversi e dentro ad ognuno di essi ci saranno cinque livelli. Potremo completare questi livelli semplicemente finendoli oppure cimentarci nelle varie sfide che ci offre il gioco, cinque per ogni livello, che vanno dal raggiungere un certo numero di punti a dover fare diversi tipi di trick. Una volta completati questi cinque obbiettivi verranno sbloccati nuovi livelli classificati come Pro che metteranno a dura prova tutta la nostra pazienza e bravura.
La maledizione degli Aztechi
Anche senza il bisogno di dover completare tutte le sfide o dover gareggiare per avere il punteggio più alto il gioco rimane comunque qualcosa di davvero difficile.
Spesso dovremo ripetere un livello svariate volte fino a conoscerlo quasi a memoria o fino ad aver capito il “trucco” per poter andare avanti.
Insomma OlliOlli 2: Welcome To Olliwood è un titolo che ci metterà davvero a dura prova e se i livelli normali non ci dovessero bastare quelli Pro saranno dieci volte più tosti, quindi non è proprio un gioco alla portata di tutti. Senza contare che spesso dovremo atterrare bene e subito dopo saltare, solo che il personaggio non salta sempre subito dopo l’atterraggio e questa cosa è parecchio fastidiosa.
Carnevale dei morti
Probabilmente uno dei difetti più grandi sono le poche ambientazioni che sono solo cinque, però i contenuti sono parecchio diversi tra di loro.
Per esempio il primo stage, che è quello più classico, ha panchine e corrimani per fare i grind, ma più avanti arrivano anche rotaie di montagne russe, treni, vecchie navi, antiche statue Azteche e molto altro ancora, senza contare che passeremo per l’antico West, dentro a terribili vulcani, in luna park pieni di gente morta che urla ecc. Insomma a livello di varietà è davvero buono, anche se alla fine saremo così concentrati sul gioco in se che non daremo neanche troppo peso all’ambiente che ci circonda.
Graficamente non è un gioco adatto ai grandi colossi però i disegni sono accettabili ed essendo un Indie non possiamo pretendere troppo, soprattutto visto che il gioco in se vale davvero molto.
Purtroppo però la colonna sonora non è da Oscar ma ci accompagnerà abbastanza piacevolmente durante le nostre performance.
OlliOlli 2: Welcome to Olliwood è un gioco vecchio stile che farà appassionare molti giocatori amanti e non della tavola a quattro ruote. Purtroppo però in certi casi il grado di difficoltà può essere davvero elevato e quindi potrebbe risulatare parecchio faticoso completare tutte le sfide e anche i livelli Pro. Solo che per chi non ha intenzione di completare tutto quanto potrebbe risultare davvero breve in quanto i livelli principali si finiscono in tre o quattro orette scarse. Quindi compratelo solo se volete spingervi oltre e mettervi a dura prova altrimenti lasciatelo perdere.