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Dagli inizi degli anni duemila, il mondo videoludico ha fatto passi da gigante: sono nate sempre console più potenti, così come computer più prestanti, e tantissime software house hanno aperto i battenti. Cosa ancora più importante, il pubblico interessato al gaming è aumentato a dismisura, creando un giro d’affari di circa 170 miliardi di dollari per il 2021. Cifre da capogiro, che ormai hanno superato anche gli introiti del mondo del cinema e della musica.
Un risultato scontato potremmo dire, visto che il gaming ha preso anche piede su mobile: infatti, pochi sanno che il settore più grosso del gaming si trova proprio sui dispositivi mobile, tra smartphone e tablet. Non dovrebbe sorprendere, visto che ormai quasi tutti possediamo uno smartphone. Per la precisione, solo in Italia ci sarebbero circa 80 milioni di smartphone (più del numero di abitanti!). Ma tra le varie piccole (e grandi) rivoluzioni in ambito videoludico, adesso il mondo del gaming sta per affrontarne un’altra: l’introduzione del cloud gaming.
Cloud gaming, ecco come cambiano le regole di gioco grazie alla fibra
Internet ha cambiato la vita a moltissime persone, ma anche a tantissime attività: molti i business che si sono spostati online, così come nuove società nate in campo solo digitale. Tutti hanno colto l’occasione per sfruttare le nuove possibilità portate dalla rete, ora amplificate dall’estensione della fibra ottica, che garantisce connessioni ancora più rapide e stabili. Per esempio, sono nati dal nulla i colossi dei social network e sono nati gli e-commerce.
Molte attività della pubblica amministrazione si sono spostate in rete, sono nate piattaforme per la ricerca del lavoro, e vari business si sono digitalizzati, come per esempio i migliori casinò live che hanno aperto dei propri portali di gioco sul web, dove i giocatori possono collegarsi da remoto, provare giochi diversi e anche seguire partite in streaming con croupier dal vivo. Un concetto poi utilizzato anche in ambito gaming, basta pensare allo streaming e le dirette live su piattaforme come Twitch.
Ma parlando più in generale, il gaming è subito andato a braccetto con Internet, che ha reso possibile giocare online con più persone contemporaneamente, aggiornare i propri videogiochi, scaricare nuove espansioni, acquistare giochi dagli store digitali e partecipare a tornei di eSports. E da poco tempo si è aggiunto a questa lista anche il cloud gaming, che si annuncia come l’ennesima rivoluzione in ambito videoludico.
In poche parole, il cloud gaming permette di giocare in streaming: niente più bisogno di console di ultima generazione o computer super performanti (e costosi). Basta avere una buona connessione internet (possibilmente la fibra ottica) e abbonarsi a uno dei servizi di cloud gaming attualmente disponibili, come per esempio l’Nvidia GeForce NOW oppure il Cloud Gaming di Microsoft incluso nel Game Pass Ultimate.
Microsoft è proprio una di quelle aziende che sta investendo tantissimo sul digitale, a partire dal Game Pass e dall’acquisizione di grandi studi di sviluppo, come mostrato nell’ultima conferenza Xbox. Da un lato il Game Pass consente di giocare a centinaia di giochi su computer e console pagando un singolo abbonamento mensile; dall’altro, il Cloud Gaming permette a chiunque di accedere a questo immenso catalogo (senza per forza acquistare una console Xbox oppure un PC da gaming).
Non sappiamo ancora come il cloud gaming cambierà il settore videoludico, ma sicuramente si rivelerà essere un ottimo incentivo. Tante persone si avvicineranno per la prima volta al gaming e sempre più giochi verranno provati da nuovi utenti. Si tratta di una buona notizia anche per il mercato italiano videoludico, che secondo l’ultimo report di IIDEA sarebbe in crescita e in forte espansione (anche se ci troviamo ancora agli inizi, visto che il mercato italiano vale “solo” 2 miliardi di dollari di fatturato).