Avatar: The Last Airbender – La ricerca – Recensione

La famiglia è una cosa importante. Si tratta di una società in miniatura fatta di sue regole e non sempre ci si ama come si dovrebbe, però alla fine, se il legame è forte, questa continuerà a prosperare. Dopo qualche mese dall’uscita del primo volume, siamo finalmente giunti a scoprire qualcosa di più del coloratissimo e fantastico mondo di Avatar: The Last Airbender, il concetto della famiglia. La Ricerca è infatti il secondo volume pubblicato dalla casa editrice Tunué e ci mostra ancora una volta quanto sia grande  e narrativamente maturo questo franchise, che nel corso delle due stagioni (disponibili su Netflix) è riuscito a diventare un cult per tutte le età.

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La storia si apre con Zuko, che da dominatore del fuoco ha un problema con la gestione del suo regno e le fondamenta risiedono nella sua difficoltosa questione famigliare. Il dominatore si accorge in quel momento di dover fare i conti con la sua di famiglia. Divisa e distrutta, la famiglia di Zuko è forse la rappresentazione più chiara del fallimento. Il giovane uomo capisce quindi di dover rimettere i cocci insieme. Da qui inizia la ricerca di una figura molto importante per Zuko, sua madre. La sua scomparsa gli ha lasciato delle ferite invisibili e indelebili, colpendo maggiormente sua sorella.

Proprio in virtù della volontà di un miglioramento, Zuko prende in questo viaggio anche sua sorella, che fino a quel momento era imprigionata da sola. Inutile dire che anche gli altri eroi (ed eccezione di Toph) si uniranno a questa ricerca. Non tutto va ovviamente secondo i piani e tanti saranno i problemi che il gruppo dovrà affrontare.

La sceneggiatura di questa nuova storia è firmata da  Gene Luen Yang e gira ovviamente attorno al concetto di famiglia e della sua unione. Si tratta di un argomento importante e difficile da spiegare, ma che Gene riesce a farci sentire senza alcun problema come nostro. Difficile non provare ammirazione per Zuko e i suoi tentativi di trovare mettere insieme la famiglia. Per quanto sia difficile, questa resta un legame forte e bisogna dire che potrebbe essere un buon insegnamento per tutti.

Anche tutti gli altri personaggi hanno un loro ruolo di grande importanza e alla fine la storia ci da la possibilità di vederli tutti in azione. I dialoghi non stancano mai e anche i continui flashback in realtà aiutano a creare un certo stile di lettura. Si tratta di un altro seguito del grande franchise che in futuro si espanderà con altre opere.

Lo stile di Gurihiru ricalca ovviamente alla perfezione quello della serie animata. Sembra infatti che si trattino di screen provenienti dalle puntate, ma è proprio questo il suo punto di forza. Diventa veramente facile abbinare questa storia alla serie animata e questo diventa ancora più importante per i ragazzi e ragazze in giovane età. Il tratto pulito e preciso colma tutta la vicenda con una certa delicatezza. I momenti più delicati e toccanti sono raccontati nel modo giusto, con delle inquadrature capaci di dirci tanto anche senza l’utilizzo di testi.

Avatar: The Last Airbender – La Ricerca è quindi un secondo volume a fumetti pienamente riuscito nel suo intendo di continuare la storia della serie. La sceneggiatura vanta ottimi testi e una grande cura per i dettagli. Allo stesso modo, anche i disegni rappresentano il secondo punto focale della storia.

Sull'autore

Rostislav Kovalskiy

Un giovane appassionato del mondo videoludico e di tutto ciò che lo circonda. Cresciuto con i videogiochi e libri tra le mani ha deciso di unire la sua passione per la scrittura con quella per i videogiochi ed ecco perché si trova qui.