Batman #66 – Recensione

Batman
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Mancano pochi mesi alla fine dell’attuale ciclo narrativo Knightmares della testata madre Batman e devo dire subito che vorrei vederlo prima di subito. Ritornare a King dopo due numeri più action è un po’ dura. Personalmente come sapete ho sempre apprezzato lo stile di Tom King e continuo a dire che si tratta di un genio, ma vorrei effettivamente qualcosa di più action al momento, ma lo troveremo più avanti, oltre che nella testata madre, Detective Comics. Intanto nel numero 66 di Batman ci troviamo davanti a quello che sembra essere un vero e proprio giallo o un interrogatorio in stile anni 70.

La storia non andrò a raccontarla per filo e per segno perché va vissuta in modo giusto, con lo sguardo giusto. Posso dire che si tratta di un dialogo o per meglio dire di un interrogatorio, di Selina Kyle. La meraviglia di questo dialogo è quel ripercorrere i momenti salienti del rapporto tra Catwoman e Batman dal punto di vista di una vera Femme Fatale (in maiuscolo per dare risalto al significato alla donna). Con una sigaretta in bocca, la bella mora racconta i primi incontri con il Cavaliere e come è andata avanti la loro storia tra rapine e combattimenti contro i criminali.

Devo dire che questo modo di raccontare la storia mi ha ricordato per l’appunto i film noir degli anni 70, ma non solo. A tratti ho pensato ad Atomica Bionda (con quella gran bellezza di Charlize Theron). Una donna interrogata che conduce il gioco con disinvoltura e senza alcun problema evidente. Da questo punto di vista Tom King continua a fare faville con uno stile descrittivo dal punto di vista della psicologia. Infine è un vero piacere leggere i pensieri della gatta. A creare una certa atmosfera ci pensa poi l’ottimo Jorge Fornes. Uno stile con il tratto grosso e marcato che punta sulla fisicità dei personaggi, sulle loro forme e sull’aspetto chimico che si crea tra loro. Si tratta di uno stile che arricchisce molto tutta l’intimità della storia.

Sull'autore

Rostislav Kovalskiy

Un non troppo giovane appassionato di tutto quel che ruota attorno alla cultura POP. Vivo con la passione nel sangue e come direbbe Hideo Kojima "Il 70% del mio corpo è fatto di film".