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Vi ho parlato per bene della prima e poco fortunata stagione del gioco targato Telltale, Batman. La sua forza doveva essere dirompente e il Cavaliere doveva essere un detective, ma ciò che abbiamo ricevuto non corrispondeva alle mie aspettative. Purtroppo le aspettative andavano calando di episodio in altro e il risultato finale era quello che potete leggere nella mia poco lusinghiera recensione. Sapevo che sarebbe arrivato il giorno in cui la Telltale se ne sarebbe uscita con una seconda stagione, ma non credevo che sarebbe arrivato cosi presto e quindi la sorpresa non era poca. Posso però dire con concretezza che l’inizio di questa seconda stagione, Batman: The Enemy Within, è partita in modo totalmente opposto, sorprendendo il sottoscritto senza alcun dubbio.
Siete pronti per un indovinello?
Vi ricordate il finale della prima stagione? Children of Arkham viene sconfitta, Batman diventa un vigilante a tutti gli effetti e si impegna a proteggere la città da qualsiasi forma di male. Vissero tutti felici e contenti insomma, o forse no. In fondo, è possibile ricordare un Joker che ha partecipato solo in modo marginale, promettendo di ricomparire successivamente, ma non è l’unico. L’episodio The Enigma si apre con l’Enigmista (The Riddler) che entra in azione dopo molto tempo e difatti Alfred non stenta a riconoscere questo pazzo psicotico. Durante un incontro tra due personalità di spicco malavitoso il villain compare e crea una trappola perfetta per il proprietario del locale. Bruce Wayne, che era lì per una missione, si traveste in Batman e chiama la GCPD e nel frattempo cerca di sconfiggere quei nemici che tengono in ostaggio i poveri civili. Alla fine dello scontro l’Enigmista riesce a scappare, lasciando a Batman un indovinello a forma di una scatola di legno. Per la prima volta vediamo anche Amanda Willer, che qualcuno conoscerà per la sua direzione della Suicide Squad. Insomma, Batman non è solo, ma i suoi alleati potrebbero rivelarsi al contrario delle vere spine nel fianco da temere.
La narrazione di questo primo capitolo inizia con le botte e nonostante tutto, dopo alcuni capitoli della prima stagione passati a guardare un film poco interattivo, questo è un regalo meraviglioso. Gli stessi dialoghi sembrano però aver migliorato tutto il proseguimento della storia e già dall’inizio si nota un’aura di serietà e di mistero, ma qui c’è un secondo merito. Abbiamo conosciuto il Cavaliere e scoperto molte delle questioni nella prima stagione e quindi era logico aspettarsi una cosa più lineare e realizzata a dovere. Voglio sperare di vedere anche altri capitoli con un crescendo di tensione e scene da vero detective più bravo del mondo.
Vecchio, ma non troppo
Potrei dire una frase banale: “i giochi Telltale sono tutti uguali”, ma sarebbe solo una mezza verità della realtà. Chiaramente la natura dei giochi di questa software house è statica da molto tempo e a tratti potrebbe stancare, ma potrei fare tantissimi parallelismi con altri generi videoludici che proseguono allo stesso modo. Fatto sta però, che ultimamente la Telltale ha iniziato a inserire delle novità all’interno delle proprie opere e queste sono ben evidenti qualora si decidesse di giocarci. Ve ne ho parlato anche durante la mia recensione dei Guardiani della Galassia e a tratti anche durante il primo Batman. Anche stavolta però ci sono delle novità tangibili riguardo il gameplay. Innanzitutto abbiamo finalmente una possibilità di scegliere il tipo d’azione che vogliamo compiere e quindi la fantasia può sbizzarrirsi un po’ di più rispetto a prima. Non si tratta forse un cambiamento drastico dell’intero gameplay, che comunque mantiene la sua struttura rodatissima, ma fa molto piacere. Quindi durante la corsa verso il nemico è possibile scegliere se dargli un calcio o fracassargli la testa contro un tavolo. La scelta è vostra, ma le novità non finiscono qui. Durante delle altre scene d’azione dovremo utilizzare più mosse allo stesso momento e anche qui, nonostante non sia una gran cosa, fa molto piacere. Posso dire che tali scelte danno un certo brio all’avventura.
Sonoro e Grafica
Anche la grafica è sempre un punto molto difficile da giudicare ormai per i giochi Telltale per ovvi motivi. La tecnica del CelShading è stata portata ai limiti e gli sviluppatori conoscono tutte le tecniche per creare della magia. Durante la prima stagione vi ho parlato d alcuni problemi relativi ai problemi di fluidità e di alcuni caricamenti lenti. Beh stavolta c’è da lodare lo studio per aver implementato l’uso dei colori più vivi e definiti e inoltre per aver reso tutta l’esperienza molto fluida. Non mi aspettavo delle novità sostanziali in questo gioco, ma desideravo questi miglioramenti, che cosi rendono Batman Enemy Within un titolo godibile pienamente e senza problemi. Al livello dell’audio invece non ci sono delle grosse novità rispetto alla prima stagione, ma in effetti era proprio la parte che dava meno problemi.
[stextbox id=”alert” caption=”COMMENTO FINALE”] Batman: The Enemy Within si apre nel modo giusto, senza alcun dubbio. Si tratta di un titolo che in parte sopperisce alle mancanze della prima stagione. La storia stavolta parte alla grande e inizia a svilupparsi come si deve e anche i dialoghi sono migliorati. Al livello di gameplay abbiamo qualche piccola e piacevole novità. Sembra però che Telltale abbia ingranato, anche se non totalmente.[/stextbox]