Bloodshot #5: Bloodshot U.S.A. – Recensione

Bloodshot

Stiamo giungendo verso la fine di questo primo arco di Bloodsot Reborn prima del solito numero composto da varie ministorie. L’arco composto da Jeff Lemire ci ha condotto verso un periodo preciso della vita di Ray e abbiamo visto un po’ di personalità del personaggio in questione. Con il quinto volume Bloodshot U.S.A. vediamo inoltre il finale delle avventure degli altri omoni bianchi dai colori rossi.

La guerra totale dei Bloodshot

Il quinto volume parte da dove è terminato il quarto, ossia con tanti naniti che hanno investito la popolazione di New York, con la popolazione che si è trasformata in un esercito di Bloodshot fuori controllo e pronti a uccidere chiunque si parti a tiro. La sezione UNITY, intervenuta tempestivamente, viene assorbita e intanto l’esercito statunitense crea la prima avanzata militare che fallisce in tronco con altri umani killer pronti a scatenare il panico. Si tratta della strategia di Progetto Spirito Nascente per mettere in mostra il loro nuovo esperimento, Deathmate. Un mero gioco economico che costa parecchie vite. In questo clima sarà Ray, NiunjaK e gli altri Bloodshot dell’isola a scontrarsi contro una città intera in una battaglia sanguinosa.

L’economia della morte

Questa è l’albo che ci mostra il finale della vita con Magic, la ragazza che ha conosciuto nel primo libro. Ne è passata di strada da allora e Lemire sembra aver fatto il processo evolutivo inverso, con un personaggio che da assassino è diventato un uomo perso e successivamente completo con l’amore, fino al diventare di nuovo la macchina che era. Ovviamente ora ci troviamo nel cuore di una battaglia e le scene drammatiche si intrecciano con quelle drammatiche e quelle meramente narrative. Jeff non si fa scrupoli a uccidere qualcuno e alla fine, chi è il vincitore vero? Quali saranno le conseguenze di tutto ciò? Lo scopriremo nel prossimo numero.

Doug Braithwaite invece con il suo tratto ha ricreato un ottimo action dai toni leggermente splatter. Questo perché avendo un team cosi sanguinario con tanto di NinjaK, non è possibile aspettarsi qualcosa di diverso. L’azione ha il focus sulle pagine dell’albo e posso dire che nonostante alcune piccolezze di regia, la battaglia funziona a grandi linee. Certamente non urlerete di gioia, ma l’emozione sarà comunque presente, state certi di questo. Sopratutto alla fine.

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Sull'autore

Rostislav Kovalskiy

Un giovane appassionato del mondo videoludico e di tutto ciò che lo circonda. Cresciuto con i videogiochi e libri tra le mani ha deciso di unire la sua passione per la scrittura con quella per i videogiochi ed ecco perché si trova qui.