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Call of Duty: WWII ha trascinato i giocatori all’interno del conflitto più sanguinoso e crudele della nostra epoca, la Seconda Guerra Mondiale. Accolto bene dai fan e anche da me (ovviamente vi invito alla lettura della mia recensione del gioco qualora foste ancora indecisi sul suo acquisto o voleste confrontarvi con il mio giudizio), il titolo ha presentato parecchie novità rispetto ai capitoli passati e anche l’online ha dato del filo da torcere a tutti. Uno dei piccoli difetti rilevati in quest’ultima modalità è forse la penuria delle mappe per quanto riguarda la loro ampiezza e diversificazione, ma a questo proposito arriva il primo DLC, The Resistance, ad aiutarci. Senza indugiare oltre, esploriamo il comparto multigiocatore delle nuove aggiunte.
Mappe Multigiocatore
Per la modalità classica sono state aggiunte tre nuove mappe che cercano di ovviare al problema della similitudine di tutte le mappe, dandoci anche qualcosa di più ampio e grande. Di seguito troverete la descrizione delle mappe aggiunte con quest’espansione.
Occupation è la prima mappa analizzata e molti se la ricorderanno perché è comparsa la prima volta nel glorioso Call of Duty: Modern Warfare 3. Il lavoro svolto per renderla simile a un campo del passato è stato davvero incredibile e si tratta sicuramente di un posto che piacerà alla maggioranza del giocatori.
Anthropoid è la mappa più grande e variegata del DLC e anche del gioco intero. Ispirata parzialmente alla famosissima Operazione Anthropoid, questa mappa permette un approccio variegato in tantissimi stili differenti. Finalmente anche i cecchini avranno un loro grande motivo per piazzarsi e aspettare il nemico, ma anche i fanti hanno tanti luoghi in cui ingaggiare battaglie all’ultimo sangue.
Valkyrie è la mappa che si ispira ai bunker di Hitler all’est di Prussia. Una mappa claustrofobica a tratti, ma molto interessante per quanto riguarda l’approccio che possiamo avere all’interno. Inutile dire che un file a pompa diventa il miglior amico del soldato in questo luogo.
Zombi Nazisti
Dopo la mappa l’Ultimo Reich, i ragazzi di Sledgehammer hanno pensato di gettarci del vero e proprio inferno con The Darkest Shore e la sua nebbia. Al livello narrativo ci troveremo a seguire gli eventi del primo capitolo, ma stavolta la mappa sarà un’isola in cui la presenza della nebbia diventa il pericolo più grande e potente.
Il design della mappa, ambientata su diversi livelli da una grande battaglia su diversi piani, ma alzando l’asticella della difficoltà rispetto a prima. Sia l’ambiente che gli zombie si fanno sempre più feroci e resistere ai loro attacchi diventerà tutt’altro che una passeggiata. Però almeno fino a quando avrete le munizioni nell’arma e una visuale ampia, le preoccupazioni saranno ben poche. Tutto muterà però non appena calerà la nebbia. Annunciata già nei vari trailer, quest’elemento rende visibile solo ciò che è distante a un palmo dalla nostra mano ed è qui che il gioco di squadra diventa essenziale e preponderante.
Per quanto riguarda il design dei mostri di questo DLC, i ragazzi di Sledgehammer hanno regalato un bellissimo omaggio ai fan della saga di Dead Space. Cosa che potevamo comunque aspettarci visto che nel team ci sono proprio gli sviluppatori della saga horror ambientata nello spazio.
Tra le varie sono presenti anche alcune nuove armi, ma sopratutto i loro potenziamenti rendono alcune partite un divertimento ancora più grande di quel che ci si aspetta. Che usiate le pistole potenziate o una sega capace di uccidere con un colpo solo anche il più forte dei nemici, il divertimento è assicurato per tutto il team. Ciò rappresenta anche un’ancora di salvataggio, visto che chi muore potrà rinascere dopo la fine dell’ondata grazie ai compagni potenziati a dovere.
Modalità Guerra
Questa è la modalità che si è aggiunta con questo capitolo della serie, portando un po’ di freschezza ai giocatori, ma senza essere davvero innovativa. Possiamo infatti ricordare di una cosa simile anche nella serie FPS Battlefield. A questa modalità, che intrattiene sempre e comunque, è stata aggiunta la mappa Operation Intercept. Ed è qui che le cose diventano davvero serie. L’aggiunta di questa nuova mappa ha dato la possibilità ai team di cercare una collaborazione molto più stretta rispetto a prima, con tanto di punti ciechi e punti perfetti per le coperture, cecchinaggio e assalto più semplice. Trovarsi a costruire il ponte con un team poco collaborativo diventa non solo stressante, ma anche inutile e questa forse è una delle maggiori sorprese per me per quanto riguarda il primo DLC.