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Chi legge questo blog sa che ho sempre amato il Napoli Comicon (ora solo Comicon) e l’ho sempre considerato un evento di estrema e rara importanza per tutto il mondo della cultura pop. Quest’anno l’evento ha due date e soprattutto due luoghi, Napoli e Bergamo. E dopo aver visitato la consueta fiera tenutasi a Napoli, vorrei scrivere due righe al riguardo, perché il Comicon è casa ed è il relax in mezzo a una tempesta.
La mia ultima presenza al Comicon è del lontano 2019. Poi per colpa della pandemia abbiamo avuto due anni di fermo totale in cui la sola idea di una fiera del fumetto spaventava parecchio. Nel 2022 decisi di saltare l’evento per una serie di motivi e perché in fin dei conti non me la sentivo di fare un viaggio per un evento che aveva poco da offrire dopo un periodo di stop così prolungato. Quest’anno però la mia voglia di tornare a sguazzare nel mondo del fumetto si era attivata mesi e mesi fa, ma nonostante questo, ero indeciso fino all’ultimo. Vi posso dire che anche durante il viaggio ero ancora un po’ insicuro e pensavo di non venire affatto. Eppure, alla fine quest’anno ho vissuto un evento che ricorderò con enorme piacere a lungo.
Questo forse perché ho deciso di viverlo un po’ caso. Non avevo una scaletta degli eventi pronta sul Calendar e non desideravo nemmeno fare le interviste. In quest’avventura il mio intento era quello di passare un po’ di tempo con gli amici e di visitare ogni angolo della Mostra d’Oltremare.
Inizio con dire comunque che con mio enorme piacere l’evento si sta evolvendo in modo sempre più positivo. Certo, ci sono delle mancanze e delle falle, ma sono presenti in ogni altra fiera, di ogni tipologia. Insomma, ci sarà sempre qualcosa da migliorare e questo vale anche per il Comicon, che però quest’anno è stato veramente incredibile sotto quasi ogni punto di vista.
A parte la calca di persone, la Mostra è un luogo davvero tranquillo e pacifico, in cui ogni appassionato della cultura POP può rifugiarsi, stringere nuove amicizie e divertirsi. Perché ricordo a tutti che la bellezza di questi eventi è proprio la possibilità di avere tutti dal vivo e non su Discord o su un social network. Questo a mio avviso è un motivo più che valido per entrarci, ma spesso fin troppo sottovalutato.
Ho ritrovato all’interno della fiera quella sensazione di leggerezza che non provavo da molto tempo. Ho incontrato i vecchi amici e ho incontrato tante persone meravigliose che di solito vedevo solamente dietro a un freddo schermo. Insomma, è stato un grande momento per ritrovare quel che avevo perduto, o almeno così credevo. Devo difatti dire che prima di partire ero un po’ indeciso su molti frammenti della mia vita. Avevo quei piccoli dubbi che uniti insieme ne fanno uno grande, creando una piccola voragine nel cervello che si allarga pian piano. E questo festival ha aiutato a eliminarlo, creando invece dei nuovi percorsi piuttosto nitidi.
Il difetto del Comicon Napoli 2023 è comunque la poca presenza di alcuni editori. Avere uno spazio strimizzito dedicato ai fumetti Bonelli e BAO è stato un bruttissimo colpo. Non capisco queste dimensioni ridotte, visto l’importanza dei due publisher al livello nazionale, ma i tempi cambiano e forse per questo che i manga spopolano in ogni stand, ripetendosi all’infinito. Forse, con grande dispiacere il sorpasso totale è arrivato al culmine, mangiando il fumetto occidentale.
La parte dedicata ai videogiochi sta diventando sempre più piccola, accogliendo purtroppo praticamente solo i titoli di grande spessore come LOL, FIFA e Fortnite e questo dispiace un po’. Mancano certamente quelle postazioni maestose di Red Bull, ma allo stesso tempo abbiamo visto una dispersione dei giochi da tavolo, che rientrano tutti nel padiglione dei fumetti.
Napoli si è mostrata durante quei giorni con tutti i suoi bellissimi pregi che la rendono unica al mondo, ma anche con tutti i suoi difetti. Due facce di una sola medaglia che risplende nonostante tutto e che lentamente si sta elevando. Questo è stato sicuramente un altro anno di transizione per il Comicon, ma risulta evidente che siamo ancora agli inizi. La fiera si sta evolvendo e ingrandendo, diventando sempre più internazionale e dal carattere sempre più giocoso e pop.
Non vedo l’ora di vedere la prossima edizione, perché come sempre, sarà una festa.