Destiny 2 – Recensione

Dopo ben 3 anni dal rilascio del primo capitolo, Destiny 2 è finalmente giunto nella mia console. Ma dopo le mille critiche rivolte al suo predecessore e un supporto post lancio che ha avuto svariati alti e bassi, sarà riuscito il gioco a farmi breccia nel cuore?

No, non era solo l’inizio!

Tralasciando le svariate promesse di Bungie era già più che chiaro, fin dal primo annuncio, che Destiny non sarebbe mai potuto sopravvivere per più di due, tre anni senza poi passare, necessariamente, ad un nuovo capitolo ed infatti ecco qui con una nuova copia fiammante di Destiny 2. Fin dall’annuncio il pubblico si è immediatamente spaccato in due: da un lato chi era in pieno hype dato che gli mancava immergersi nuovamente in quel fantastico mondo che tanto aveva consumato precedentemente. E chi invece non era contento della scelta intrapresa da Bungie, secondo molti bastava un enorme aggiornamento senza passare ad un secondo capitolo.

Personalmente sono sempre stato convinto che Destiny avesse necessità di passare a nuova vita, riuscendo così ad abbandonare quelle criticità sulle quali era basato il primo capitolo. E in effetti Bungie e Activision hanno dimostrato molto bene che le critiche, spesso, sono costruttive. Il gioco non si stravolge minimamente e sarebbe stato assurdo farlo. Però fin dal primo avvio ho gia avuto una netta sensazione di un passo avanti. Già la narrativa intrapresa in questo secondo capitolo si dimostra fin dall’inizio molto più matura e decisamente meglio articolata: la trama ci porta in un mondo senza più luce che rischia l’estinzione e noi, grandi guardiani, dobbiamo aiutare a riprenderci quello che è nostro. Seppur l’incipit non sia dei più originali, è innegabile che la struttura messa in piedi funziona perfettamente, sia per abbandonare i vecchi luoghi presenti in Destiny, sia per far partire l’avventura anche per i nuovi arrivi.

Destiny 2

La tua ombra mi assale

La durata della campagna si aggira sulle 15 ore e saranno praticamente necessarie ad arrivare al level cap (fissato a 20). Per tutta la durata della missione principale non avrete mai quella netta sensazione di “nulla”, perchè effettivamente la campagna di Destiny 2 è davvero bella e personalmente ho trovato alcuni punti in particolare, che evito di dirvi per non spoilerare, davvero geniali e ottimamente strutturati. Calcolando poi che tutta la durata della campagna l’ho giocata praticamente in singolo è da lodare ulteriormente il lavoro svolto da Bungie. Ciò che però va criticato fin da qui è la mancanza di difficoltà: il titolo è decisamente facile e alcune volte mi sono imbattuto in missioni secondarie che richiedevano 20/30 punti potere più di quelli in mio possesso che ho finito senza alcun problema. Aggiungiamoci poi un’intelligenza artificiale decisamente sotto la media e abbiamo già condito un grande difetto di Destiny 2.

Perché è alla fine delle delle mie 15 ore con la campagna ero soddisfatto di tutto, ma allo stesso tempo mi sono sentito un personaggio imbattibile, cosa che però in realtà non ero. Però non mi sono lasciato intristire dalla cosa, il nuovo titolo di Bungie è pieno di cose che volendo ci fanno passare sopra alla magagna della difficoltà, primo fra tutti è la mole di contenuti secondari disponibili già da adesso: ogni pianeta è ben strutturato per l’esplorazione e ci sono anche abbastanza missioni secondarie. È vero, è molto facile arrivare alla ripetitività, è anche vero però che in un MMO è quasi impossibile non avere quei momenti basati sul farming e se volete arrivare al top con il vostro amato personaggio non avete altre opportunità. Girovagare per i pianeti adesso ha un senso: ci sono forzieri nascosti, missioni secondarie ed eventi pubblici a cui prender parte. Svolgere queste attività non è fine a se stesso, poiché ognuna di esse ci darà come premio delle monete utilizzabili esclusivamente in quel pianeta e che ci porteranno ad aumentare la nostra reputazione e a ricevere ottimi armamenti per il nostro guardiano. Anche qui però è presto detto che l’inevitabile ripetitività si affaccia presto dato che dopo un po’ per ricevere qualcosa di interessante si faranno svariate ore di eventi, missioni e pattuglie finché non ci viene la nausea. Però fa parte degli MMO.

Il gameplay di Destiny 2

Il dettaglio fa la vera differenza

Graficamente il titolo di Bungie non si allontana molto dal suo predecessore seppur si nota molto bene la rifinitura data alle luci e a tutti gli effetti particellari. Non crea quindi uno stacco prepotente ed è inevitabile avere, ogni tanto, qualche deja vu come se stessimo nel primo Destiny. Ciò che aumenta questa sensazione è la totale mancanza di una nuova razza dato che i nemici sono rimasti gli stessi di Destiny e sarebbe stato più che lecito attendersi quale mostriciattolo nuovo da uccidere. Un punto in cui il lavoro di Bungie è ineccepibile è sulle ambientazioni. Ogni colpo d’occhio dato al titolo è meraviglioso: ci sono scorci che vi fermerete per minuti interi a guardarli e ad ammirare lo spettacolo che sono riusciti a fare, ogni minima gradazione cromatica, ogni texture e ogni raggio di luce che arriva è messo lì per creare quello splendido posto. E questa sensazione, fortunatamente, c’è per ogni ambiente di gioco seppur le differenze ambientali ci sono e sono anche parecchie. Inoltre il titolo (che ho giocato su Playstation 4) non ha praticamente mai incertezze sul fronte framerate, seppur non sia 60, è davvero ottima la stabilità dei 30fps dati da parte di Bungie.

Ve lo dico direttamente: le musiche di Destiny 2 sono stupende. Ogni minuto della colonna sonora è memorabile e accompagna in modo perfetto la nostra traversata nel mondo di gioco. C’è un’alternanza di generi incredibile, si passa da musica classica al simil metal in un attimo, mischiato dal rumore dei proiettili si crea un’orchestra veramente incredibile. A condire l’ottimo comparto audio ci pensano dei rumori ambientali molto fedeli. Mi è sembrato più che normale promuovere a pieni voti tutto il reparto acustico del titolo dato che è anche doppiato (molto bene) in italiano non potevamo davvero chiedere di più.

Il raid

Ok, facciamo un discorso a parte per il raid e tutto l’end game del gioco. Qui ci sono un bel po’ di cose che mi hanno fatto storcere il naso, è inevitabile che molte cose arriveranno successivamente. Però, giustamente, il titolo è disponibile e già tantissimi giocatori sono arrivati al livello 20 già da molto tempo e che si fa per ammazzare il tempo? Se qualche riga prima mi sono complimentato per i contenuti già disponibili, qui ci tengo a lamentarmi riguardo quelli disponibili dopo il livello 20.

Destiny 2 dimostra grandi lacune dopo il level cap, perchè le attività che si andranno a svolgere per migliorare il nostro personaggio diventeranno, molto presto, troppo ripetitive e monotone. Anche la struttura data all’evoluzione della potenza del pg è piuttosto semplice e poco articolata, l’arrivo di Xur (che per chi non avesse giocato al primo capitolo, è un venditore di armamenti esotici disponibile solo il venerdì) non ha portato quella enorme ventata di aria fresca che tutti ci aspettavamo, rimanendo abbastanza delusi da quello che effettivamente offre. Per quanto riguarda il raid: sappiate che la difficoltà è scesa, non di molto, ma l’hanno reso sicuramente più accessibile. Ciò che però mi dispiace abbastanza è la caratterizzazione del raid stesso che non è sicuramente memorabile come quelli disponibili nel primo capitolo del gioco. Questo non va a rendere la nuova creatura di Bungie una brutta attività, ma fortunatamente ci hanno abituato molto bene negli anni precedenti e, con questo nuovo raid, la qualità è calata di qualche tacca. Ovviamente niente di preoccupante, sarà comunque un’ottima esperienza da vivere insieme ai vostri amici guardiani.

[stextbox id=”alert” caption=”COMMENTO FINALE”]Destiny 2 è esattamente quello che ci aspettavamo, non è uno stravolgimento epico del titolo precedente ma è una dovuta rifinitura ad un prodotto che aveva già fatto impazzire milioni di giocatori. Effettivamente Destiny 2 riesce a portare una campagna molto divertente, ben caratterizzata e godibilissima anche da soli. Ciò che purtroppo si porta ancora sulle spalle è un’eccessiva ripetitività e una progressione del personaggio troppo facile e veloce. Resta comunque un prodotto che in cooperativa con qualche amico è in grado di darvi centinaia di ore di puro divertimento, e seppur ad oggi le attività presenti nel titolo, superato il livello 20, sono ancora poche, non possiamo che dar fiducia a Bungie per un costante aggiornamento della propria creatura. Resta sottointeso che, nel caso non vi sia piaciuto il primo capitolo, difficilmente adorerete questo. Se invece fate parte di quei giocatori che hanno amato il primo Destiny, allora non resta altro che darci, nuovamente, appuntamento in orbita. Che la luce sia con voi, Guardiani.[/stextbox]

Sull'autore

Andrea Spina

Già da piccolo mangiavo biscotti a 8 Bit, l'amore per i videogames si è espansa in me tramite il Sega Mega Drive, attualmente continuo a coltivare la mia passione principale affiancata a quella dei giochi di società.