Dylan Dog 376: Horror Graphic Novel Il Sequel – Recensione

Dylan Dog 376: Horror Graphic Novel Il Sequel

Correva il mese di giugno quando decisi di parlare del numero 369 in cui veniva affrontato il tema dei graphic novel e dei fumetti all’interno di Dylan Dog. Un fumetto che indaga su un graphic novel, una storia piuttosto surreale se ci pensate un attimo. Faceva caldo però e la storia era abbastanza convincente da promuoverla senza alcun problema e in fondo. Una recensione fatta in fretta prima di un lungo viaggio attraverso il mondo. Ora siamo a gennaio e con un clima totalmente diverso ed è diverso anche il modo in cui scrivo questa recensione riguardo a un sequel che forse in pochi desideravano. Talvolta infatti, una buona idea è tale proprio per la sua originalità, ma spesso arriva un sequel che non raggiunge le vette toccate mesi fa. Per i testi di Diego Cajelli e le matite di Francesco Ripoli, ci troviamo davanti a Dylan Dog 376: Graphic Horror Novel Il Sequel.

Le idee rubate

Dall’ultimo incontro tra Dylan e i fumetti è passato un bel po’ di tempo e la vita prosegue sempre allo stesso modo. I soldi mancano come sempre e le donne non mancano mai. La vita di Dylan verrà però di nuovo stravolta da un altro fumetto e un nuovo caso in cui i fumetti hanno la chiave centrale degli eventi. David è il disegnatore, che muore in un incidente d’auto e dopo molti mesi nelle fumetterie esce il graphic novel che egli stava scrivendo, ma con un artista differente. La stranezza è che si tratta di un lavoro che nessuno ha mai visto, eccetto la sua fidanzata, che si avvale dell’aiuto di Dylan per risolvere questo problema. Oltre tutto, infatti, una presenza con le sembianze del fidanzato compare nei sogni della giovane e degli omicidi investono l’editoria del fumetto.

Le idee poco chiare

Parlare di questo sequel non è esattamente la cosa più facile del mondo, in quanto la sua struttura permette dei ragionamenti su più fronti, ma tutti portano alla stessa domanda. Era necessario questo sequel che proprio sequel non è? Forse no, forse sì. La domanda avrebbe una risposta diversa in base alla nostra percezione della storia. Nel mio caso, dopo un po’ di ragionamenti e di idee raccolte, posso dire senza problemi che non era necessaria questa storia. Probabilmente è il racconto più debole del 2017 (anno in cui abbiamo visto diversi temi sociali) e qui mancano quelle scintille capaci di farci sognare. Diego Cajelli scrive una storia onesta, ma in cui il mordente è quasi assente. La soluzione del problema è un susseguirsi degli eventi che poteva essere trattato meglio e alcune parti potevano prevalere sulle altre. La ragazza del giovane morto improvvisamente si trova nel letto di Dylan e nonostante ciò è dovuto alla voglia di mostrarci il Don Giovanni, non ha alcun minimo senso narrativo (se non per mostrare un sogno). Lo stesso vale per altri momenti e omicidi, in cui le cose accadono perché devono accadere.

Dal piano artistico c’è Francesco Ripoli che ci regala alcuni primi piani molto interessanti dell’indagatore dell’incubo. Alcune figure appaiono leggermente diverse nelle varie prospettive, ma ciò è una piccolezza che passa inosservata, o quasi. Bisogna ammettere che Ripoli se la cava davvero bene durante le scene in cui ci sono gli omicidi, sempre parecchio creativi e descritti come si deve. Non dispiacerebbe per niente vedere questo stile su un’altra sceneggiatura (e vedere Diego con un disegnatore diverso e una storia adatta a lui).

Autore:Takumi Yanai (storia)

Satoru Sao (disegni)

Editore:Sergio Bonelli Editore
Genere:Thriller – Horror
Prezzo:4.50€
Data:2017

Sull'autore

Rostislav Kovalskiy

Un giovane appassionato del mondo videoludico e di tutto ciò che lo circonda. Cresciuto con i videogiochi e libri tra le mani ha deciso di unire la sua passione per la scrittura con quella per i videogiochi ed ecco perché si trova qui.