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Secondo dei tre DLC episodici di Final Fantasy XV compresi nel Season Pass, Episode Prompto cambia drasticamente la veste di Final Fantasy, trasformandolo in uno sparatutto in terza persona. La trama segue le disavventure di Prompto successive alla caduta dal treno. Ritrovatosi da solo, in mezzo al gelo e alle montagne, la vita di Prompto sembra essere arrivata al suo capolinea, ma un inaspettato, quanto spiacevole, incontro cambierà le sorti del ragazzo…
Un’opportunità piuttosto sprecata
Episode Prompto è il DLC più particolare dei tre, sebbene sia comunque inferiore a livello tecnico di Episode Ignis. Tuttavia, la nuova formula che il Team Prompto della Division 2 della Square Enix ha offerto un’alternativa al classico gameplay più che interessante. Il gioco infatti cambia la sua faccia da un normalissimo action rpg a uno sparatutto in terza persona con una punta di stealth. Il nostro Prompto dovrà farsi strada all’interno della base imperiale, recuperando le armi strada facendo e dovendo stare attento persino al numero di munizioni. Infatti, l’utilizzo delle armi avrà un limite ben preciso legato al numero di colpi nel caricatore. Quando si esauriscono le munizioni, diversamente dalla versione introdotta nel gioco con l’aggiornamento 1.19, l’arma semplicemente svanirà e dovremo trovarne un’altra per non rischiare la vita.
Questo, ovviamente, in un gameplay utopico dove la difficoltà è all’altezza della situazione, risultando punitiva nei confronti di chi sbaglia troppo. Cosa che ovviamente non avviene in Final Fantasy XV e questo Episode Prompto, in particolare, avrebbe potuto cambiare le carte in tavola. Così non è stato. Il buon incipit stealth viene completamente stravolto da dei combattimenti troppo semplici, guidati da un IA che ha del ridicolo. Soprattutto quando, nel bel mezzo di una sparatoria, ti metti davanti al nemico e ti scatti tranquillamente un selfie mentre stanno sparandoti contro senza che il tuo personaggio rischi il Game Over.
Difficoltà carente a parte, il gameplay in sé è piuttosto macchinoso quando si arriva a sparare. Il sistema di puntamento in particolare è ben lontano da un gioco sparatutto di qualità, perché del resto Final Fantasy non lo è. Ho gradito invece il fucile da cecchino, che ha un indicatore per mostrare quali punti del corpo siano i più vulnerabili. Bella l’idea, scarsa la realizzazione, visto che semplicemente basta puntare sempre alla testa. Concetto normale e ovvio quando si parla di uno sparatutto uomo contro uomo, ma implementabile quando l’uomo va a combattere contro delle macchine. L’assenza della possibilità di nascondersi dietro dei ripari sarebbe oltre modo imbarazzante, ma dato che non ce n’è assolutamente bisogno dato l’output dei danni e la mira dei nemici alla massima difficoltà, il problema non si presenta. La mira assistita senza mirino è piuttosto imbarazzante, soprattutto con il cecchino, ma comunque rispecchia le meccaniche di gioco. Dopotutto, Final Fantasy XV non rientra in quel genere. L’avercelo voluto buttare a tutti i costi non si è rivelata un’idea sbagliatissima, ma ha saputo deludere proprio in quelle meccaniche.
In ogni caso, il gioco risulta essere divertente. Controllare Prompto è piuttosto piacevole e anche la varietà di armi non è assolutamente da sottovalutare, visto che comunque, soprattutto nelle parti finali, vieni rifornito molto spesso di diversi tipi di fucile. Cecchino, fucile d’assalto, lanciarazzi, ma anche granate (con un sistema di lancio molto fastidioso, praticamente lo stesso delle magie) e un coltello. Il combattimento all’arma bianca risulta superfluo, a meno che uno non si faccia notare dal nemico e non lo uccida alle spalle con un colpo, cosa che ovviamente è possibile in parecchie occasioni.
Trama e… Illusioni?
Episode Prompto, oltre alla novità del gameplay, approfondisce anche lati della storia non trattati nel gioco originale. Il solito cut-content. Come, ad esempio Verstael, personaggio apparso per lo più in alcune cut-scene e poi scomparso misteriosamente. Possiamo dunque vedere cosa stava facendo durante il viaggio dei chocobros, scoprendo di più sulla sua vita attraverso dei referti e delle registrazioni. Inoltre, anche Prompto viene sviscerato, mostrandoci il lato più insicuro della sua personalità che faceva riferimento per lo più al suo passato. Dunque, Prompto rimane uno dei personaggi più emotivi in tutto il gioco, difatti è uno dei pochi che riesce a esternare le sue emozioni. Ma questa sua particolarità è più dovuta a una sceneggiatura decisamente carente.
Registicamente parlando, le cutscene in particolare sono trattate in modo molto semplice, non distanti da quelle di gioco. C’è da dire che il livello espressivo dei personaggi è salito di livello, mostrando soprattutto in Prompto un significativo miglioramento. L’apice possiamo trovarlo in particolare nella scena di dialogo con Aranea, un’aggiunta speciale al cast di Episode Prompto, che per metà DLC ci farà da supporto. Le inquadrature non mi hanno convinto come in Episode Ignis, tuttavia un paio di queste sono riuscite a darmi un’idea di qualità, soprattutto con la messa a fuoco di Prompto nei monologhi. Questo è quello che posso dire senza scadere nell’ipotesi. Perché ci sarebbe un piccolo particolare che, se corretto, potrebbe alzare l’asticella.
Ovvero: l’identità di Aranea. Quindi farò un piccolissimo spoiler, che è più una teoria, nel prossimo paragrafo.
In tutto il DLC Aranea appare sempre energica e sprezzante, ma nelle sue movenze, nel suo modo di vestire e anche a livello di trama (per doveva si doveva trovare) non do per impossibile l’idea che nei suoi panni ci fosse, ipoteticamente, Ardyn. Non è la verità, o meglio, non è un fatto confermato. Ma la sua presenza è decisamente sospetta. Volendola vedere in questo modo, l’analisi delle movenze di Aranea e del suo modo di vestire ricordano eccessivamente quelle Ardyn. Basta ricordare come la ragazza tenga la sua lancia quando combatte, o semplicemente la sua posa durante e prima l’azione. Ardyn, essendo stato molto tempo con lei, aveva avuto tutto il tempo per farne un’imitazione. Cosa che ha fatto benissimo anche con gli altri chocobros, arrivando a ingannare persino Noctis. Questo punto è molto importante, perché se veritiero denoterebbe un’attenzione molto profonda nei confronti delle scene con focus su Aranea. Come ho già detto, il suo modo di muoversi ma anche di imporsi sul povero Prompto è molto più diretto rispetto al solito di Aranea. Il finale del DLC potrebbe anche confermare questa teoria. D’altronde, alla scomparsa di Ardyn segue la comparsa di Aranea e viceversa.
La donna che amerei… se fosse reale
Bando agli spoiler, passiamo a un’altra parte decisamente importante: il design. A parte per il boss di Episode Prompto originale e molto carino, il “boss finale”, se così lo vogliamo chiamare, non mi ha convinto pienamente e mi è sembrato bello da vedere a causa delle sue dimensioni, ma piuttosto scialbo e direi anche stupido per la sua struttura stessa. D’altronde, un vermone gigante metallico non è proprio la macchina da guerra più adatta. In ogni caso, il design delle ambientazioni e dei personaggi ha vinto, con un’Aranea bellissima sotto ogni aspetto, forse addirittura più bella della Lulu di Final Fantasy X. Insomma, una “waifu” da aggiungere alla lunga lista. Il suo design in questo DLC mi ha colpito più di ogni altra cosa, dimostrando il talento dell’orgoglio italiano, Roberto Ferrari. Bella da togliere il fiato. Pure il design dell’abito di Prompto non si è rivelato male, ricordandomi in modo un po’ buffo quello di Daniel Craig in 007 GoldenEye Reloaded.
Come gli altri episodi, anche questo ha una sua musica particolare. Questa volta, è stata scelta un’impronta più moderna, elettronica, di gran lunga diversa da quella del gioco base. Nonostante la diversità, devo dire che è riusltata alquanto gradevole e per niente fuori posto. Per concludere, la longevità del gioco è di un’ora e mezzo, ma le missioni secondarie, seppur non siano granché, ne aumentano sensibilmente la durata che può superare senza problemi le due ore. Missioni secondarie che, se non fossero legate all’uso della moto-slitta, a dir poco fastidiosa da guidare e inutilmente potenziabile attraverso i materiali ottenibili dalle missioni secondarie.
[stextbox id=”alert” caption=”COMMENTO FINALE”]Episode Prompto è un contenuto aggiuntivo per niente spiacevole: ma con un’attenzione migliore ai dettagli, soprattutto nel gameplay, sarebbe stato molto più gradevole. Si attesta al secondo posto, facendo mangiare la polvere a Episode Gladio.[/stextbox]