I Puffi 2: Il prigioniero della pietra verde – Recensione

Non mi ricordo esattamente l’ultima volta che guardai i Puffi da bambino, in quanto è un prodotto che l’ho legato alla mia infanzia e non nel periodo dell’adolescenza e dalla vita da adulto in poi. La premessa è dedicata al fatto che non ho provato il primo capitolo del gioco, e alcuni personaggi come Storm/Tempesa non li conoscevo fino a quando non ho cominciato a giocare a questo titolo.

Per tanto non andrò ad analizzare le differenze, le migliorie e i collegamenti tra il primo e secondo episodio quindi ci limitiamo ai lidi di questo capitolo che, contro le mie aspettative, mi sono divertito più di quanto mi sarei aspettato. In quanto quando provo un gioco che non conosco più di tanto, non ho particolari ambizioni sul prodotto e comunque il titolo l’ho provato su Xbox Series X/S ma è presente anche su Playstation 5, Playstation 4, Xbox One, Nintendo Switch e PC.

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Siamo golosi di dolci

Ci sono tante storie che nel mondo dei puffi si possono raccontare, da chi vuole andare sulla luna oppure cucinare qualcosa senza fatica. Infatti il puffo inventore sta realizzando un prodotto di sua invenzione per la creazione di dolci infiniti, per soddisfare la domanda di torte e di qualsiasi altra cosa con un alto tasso di zucchero – e di colesterolo – da parte della popolazione del villaggio dei puffi farà delle ricerche.

Quindi creerà il PuffoMix ma ha una capacità limitata nella creazione dei dolci, in quanto è alimentato da una scheggia della pietra verde che dai libri magici del Grande Puffo, conferisce energia e poteri quasi infiniti. Per tanto si deve rintracciare la pietra principale e si formerà un gruppo formato da quattro elementi, comprensivi dell’inventore e Storm, che entrano nel laboratorio di Gargamella per rubare proprio il minerale magico.

Ma i quattro vengono scoperti sul posto e Gargamella va su tutte le furie, facendo attivare il potere della pietra involontariamente dove quest’ultima riesce a prendere vita e fuggire tramite un portale. Nacquerà da questo avvenimento una collaborazione fra i puffi e Gargamella, dove hanno l’obiettivo di trovare e mettere al sicuro la Pietra Verde che ha lasciato al suo cammino diverse creature poco simpatiche e amichevoli.

Siamo pronti alla PuffoGuerra signore

Più che guerra è sventare una minaccia per il villaggio che, non si sa chi di preciso, un mago umano ha generato per sbaglio questa creatura che vive nel cristallo. Chiamerò semplicemente creatura in quanto ad un certo punto rivelerà il suo nome e non voglio rovinarvi qualcosa, ma quest’ultimo avrà due obiettivi da seguire il primo legato alla storia, che non posso dirvi molto di più se non l’incipit che avete letto, oltre al fatto che la creatura vuole creare un bioma adatto alle sue caratteristiche fisiche.

Essendo realizzato essenzialmente di cristalli vorrà mutare l’intera foresta in una variante del suo mondo, rilasciando sprazzi di cristalli parecchio duri al seguito del suo cammino. Sarà proprio il gruppo dei puffi alleato con Gargamella ad evitare la minaccia, inviando inizialmente Storm nell’indagare in prima persona la minaccia e i danni rilasciati, poi mettere in sicurezza non solo il villaggio ma anche tutti gli esseri viventi del luogo.

Il sistema di gioco è probabilmente una delle parti più interessanti, in grado di combattere efficacemente con il PuffoMix che ricorderà una specie fucile d’assalto, in grado di fronteggiare tutte le creature generate dal cristallo principale. La qualità dell’arma è che modulabile in quanto, asseconda del personaggio impersonato, avrà abilità diverse adatte asseconda della mappa nel fronteggiare le minacce.

L’olio di gomito è la miglior soluzione

Sicuramente scegliere come soluzione utilizzare le meccaniche da TPS, ossia Thrd-Person-Shooter o come dicono gli chiamano normalmente i videogiocatori sparatutto in terza persona, è stata una scelta giusta in quanto permettono di affrontare le minacce indipendentemente se si è adulti oppure no. Per una questione di tematiche, e di mondo di gioco, è sicuramente rivolto ad un pubblico giovane ma per le il sistema di shooting e di affrontare le missioni be è adatto per gli adulti.

Non si può negare che sia adatto per tutta la famiglia, dove il giocatore potrà scegliere le abilità secondarie del personaggio di turno in quanto, dall’apposita sezione del menu permette di sbloccare nel corso del gioco diverse abilità, oltre al fatto che si potrà scegliere le affinità dell’arma. Ricordo che durante l’opera non potremmo cambiare bocca di fuoco a piacimento, in quanto avremmo a disposizione solo la PuffoMix e le sue modalità di fuoco.

Essendo un arma che deriva da una pietra magica che si può modellare a piacimento, ma che ha al suo interno una sua volontà da conoscere nel corso della storia, può diventare un fucile laser ad alte prestazioni, oppure un fucile a pompa e molte altre caratteristiche. La metodologia di utilizzo è tipica di un qualsiasi shooter che si rispetti con un grilletto che serve per la mira, l’altro per il fuoco, il doppio salto che non guasta mai e lo scatto per arrivare in determinate piattaforme che stanno po’ più in la del salto normale.

La PuffoGriglia delle abilità

Si il mondo dei puffi è tutto un puffo-li e un puffo-la il nomignolo diventa come il prezzemolo, va bene un po’ ovunque ma le abilità da sbloccare sono presenti anche in questo episodio come in altri mondi similari. Nel corso dell’opera potremmo ottenere determinate quantità di punti da spendere nell’apposita sezione, dove si potrà sbloccare la possibilità di poter saltare più in avanti, sboccare nuove bocche da fuoco e via dicendo asseconda del bisogno del giocatore, anche se non sarebbe brutto avere tutte le abilità prima della fine del gioco.

La particolarità del titolo è che potremmo impersonare nel corso dell’avventura tutti i 4 puffi ovvero Tempesta, Quattrocchi, Maldestro e Inventore. Ognuno di essi ha peculiarità che li contraddistingue l’uno dall’altro, per esempio Tempesta è abile nell’arco e assomiglia ad una guerriera amazzone, Maldestro invece è un po’ come Naruto ovvero è imprevedibile e gli andrà sempre bene – mi farebbe comodo questa abilità anche nella vita di tutti i giorni – negli scontri a fuoco.

Quattrocchi è un cecchino con i controfiocchi molto agile mentre per ultimo, ma non meno importante, Inventore ha tantissimi gadget che neppure Batman dei tempi d’oro riuscirebbe ad eguagliare. Nell’hub del gioco si potrà anche modificare l’abbigliamento dei personaggi, potendo trovare nel corso delle ore di gioco tutto l’occorrente per rendere più puffosi i nostri amici blu.

Un ottimo doppiaggio e comparto sonoro

Non mi sono mai lamentato del comparto sonoro e forse sono stato abituato bene, i doppiaggi ad esempio sono tutti buoni anche sono solo in lingua inglese però l’interfaccia, e i sottotitoli, sono tradotti in italiano. Il sonoro nell’ambito degli scontri, delle musiche e dell’ambiente sono buoni e non ce nulla da segnalare se non che ci sono dei mini giochi all’interno del titolo, dove per raggiungere alcune piattaforme superiori bisogna farsi aiutare da alcune piante che si allungano o si ritraggono.

Dal punto di vista grafico non ce molto da segnalare in quanto essendo un prodotto che deriva dal mondo dell’animazione, realizzarlo in CGI è un qualcosa di davvero interessante. Gli effetti luce sono davvero buoni ma non eccellono e i colori tendono essere sgargianti, che possano attirare l’attenzione del giocatore in modo positivo in quanto tende ad essere un gioco simpatico da giocare, sia in compagnia che da soli ma che sia chiaro non è presente una modalità coop, per tanto è un gioco in singolo giocatore.

Le mappe di gioco sono tante e per tanto sarà interessante visitare le une alle altre, sarà anche possibile tornare in un secondo momento per liberare le aree non ancora pulite. Questo è un aspetto interessante anche quando un titolo non è open world, e attenzione i giochi a corridoio non sono brutti perché in questo caso la serie di Uncharted non avrebbe avuto tutto questo successo, però è davvero intrigante il titolo legato al mondo dei puffi.

I Puffi 2: Il prigioniero della pietra verde
Overall
8.5/10
8.5/10
  • VOTO - 8.5/10
    8.5/10

Sull'autore

Giacomo Lambertini

Cresciuto con pane, videogiochi e fumetti cresce con una voglia smisurata di raccontare ciò che più gli appassiona a chiunque.