Il Tesoro Perduto di Nora – Recensione

Il Tesoro Perduto di Nora
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Parlare di disturbi mentali non è semplice. Non lo è mai. Trattare questo argomento così grande e complesso potrebbe disorientare ed è facile scivolare in qualche errore. Ricordo un bel film riguardante la depressione, Reign Over Me, con un ottimo Adam Sandler. La storia era toccante e drammatica, ma allo stesso tempo realistica e delicata. All’interno c’era anche un ottimo utilizzo di un videogioco adatto al contesto narrativo, ma questa è un’altra storia. Oggi voglio parlarvi de Il Tesoro Perduto di Nora, un fumetto firmato da Francesca Carità e Marco Rocchied edito da Star Comics.

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La protagonista della storia è una bambina di dieci anni di nome Nora. Adorando il disegno e i mondi immaginari, finisce per creare delle storie fantasiose e avventurose e lo fa anche quel giorno nel parco con suo padre. Questi soffre di una grave forma di depressione e la sua personalità finisce per vacillare sotto il peso delle paure e dei timori. Un male improvviso e acuto lo percuote e lo costringe ad allontanarsi dalla figlia. Nora non si scoraggia però e si addentra nel mondo fatto di creature melmose, di ricordi e delle personificazioni del male. Lo fa con la paura, certo, ma anche con il desiderio di aiutare il proprio papà.

La lettura de Il Tesoro Perduto di Nora è facile e veloce grazie all’ottima sceneggiatura di Marco Rocchi. La storia scorre via in breve tempo, lasciando un piacevole tepore nel cuore grazie alla delicatezza utilizzata per raccontare una quotidianità così difficile e problematica. Creare un mondo fittizio e fantasy per mostrarci un male come quello del papà di Nora è un piccolo tocco di classe che potrebbe aiutare a molti ragazzi e ragazze a comprendere ciò che vivono i genitori o i famigliari oppure gli amici. I personaggi sono tutti ben delineati e si muovono in modo preciso fino alla fine del racconto. Sarebbe stato sicuramente bello vedere meglio il mondo creato da Nora e dal Papà, ma ciò avrebbe aumentato esponenzialmente il costo del volume.

Il tratto di Francesca Carità vanta un’ottima caratterizzazione visiva dei personaggi. Lo stile cartoon crea un’ottima sinergia tra il lettore e quel mondo fantasy così colorato e ostile. La delicatezza delle matite la risentiamo proprio sui personaggi, che con i loro tratti fiabeschi e delicati esprimono tutte le emozioni senza alcuna titubanza. È facile perdersi nel mondo descritto e immaginarlo in altre storie. I colori utilizzati spesso giocano un ruolo importante proprio per farci capire lo stato mentale del papà di Nora e sapete già, adoro i toni flat.

L’edizione targata Star Comics vanta una sovraccoperta rigida. Le pagine patinate hanno una grammatura imponente, ma la resa qualitativa finale è sorprendente. Si tratta di un albo che invecchierà lentamente e potrà essere letto da più di una generazione.

Sull'autore

Rostislav Kovalskiy

Un non troppo giovane appassionato di tutto quel che ruota attorno alla cultura POP. Vivo con la passione nel sangue e come direbbe Hideo Kojima "Il 70% del mio corpo è fatto di film".