La Potente Thor 1 – Tuono nelle Vene – Recensione

La Potente Thor 1 – Tuono nelle Vene

Alcune storie sono nate per essere narrate ai posteri. Racconti che vanno oltre il semplice concetto del supereroe che combatte il crimine e si avvicinano a qualcosa di più profondo e intimo. Attualmente abbiamo un grande scrittore che sta terminando negli USA la sua run su La Potente Thor, Jason Aaron, e anche in Italia siamo già a 20 e passa numeri della serie. La Panini Comics ha però iniziato a raccogliere i primi albi nelle raccolte, da pubblicare e offrire a tutti la possibilità di recuperare. Si parte con il primo numero, Tuono nelle Vene, che raccoglie cinque albi che danno il via alle vicende di Jane Foster.

L’inizio del conflitto

Jane come sappiamo dapprima è malata di cancro e attualmente è La Potente Thor in quanto il figlio di Odino non era più in grado di sollevarlo, mentre lei sì. Il cancro sta però divorando completamente la donna, che è costretta alle terapie terrestri che potrebbero aiutarla ad arrestare le cellule cancerogene e salvarla. Ogni volta che si trasforma, però, le cose non migliorano, ma al contrario, peggiorano in modo inesorabile. Dopo l’ennesima cura la donna scopre qualcosa di terribile, una grande quantità di Elfi della Luce morti e gettati nello spazio. Un disastro che potrebbe preannunciare una guerra in eminente arrivo e in effetti è proprio cosi. Malekith sta conducendo un’armata contro tutti per la propria vittoria.

Nel frattempo nel regno di Asgard regna il caos con Freya rinchiusa in prigione, le forze politiche completamente divise come anche quelle militari e La Potente Thor ricercata come usurpatrice. La situazione politica complessa che insomma sta mettendo a duro rischio tutto il creato, visto che nel frattempo Malekith si allea con i giganti per la riuscita del suo piano.

La politica e la guerra

Quella del primo volume è una storia che inizia sicuramente nel migliore dei modi. Jason Aaron descrive in modo eccellente non solo la psicologia dei personaggi, ma anche tutta la questione politica asgardiana. Oserei dire che è anche più interessante di quella italiana attualmente. Ogni personaggio sembra essere stato costruito con una struttura psicologica realistica e interessante e anche nel regno degli dei, la modernità della scrittura non crea alcun effetto noia durante la lettura. I dialoghi risultano essere convincenti e seri, ma a sorprendere sono i pensieri di Jane. Le sue sofferenze, le sensazioni e le paure vengono evidenziati senza edulcoranti ed è qui che la bravura dello sceneggiatore esce a galla e si eleva.

I disegni dell’albo sono realizzati da Russel Dauterman, che si destreggia con un tratto leggero e realistico, ma che riesce a dare vita anche al mondo magico degli elfi e dell’Asgard. Le scene all’interno delle vignette non abbandonano mai la classica staticità del fumetto statunitense, ma creano comunque un effetto cinematografico che permette ai lettori di divorare l’albo fino alla fine. Molto interessante la quantità dei dettagli presenti sulle singole vignette, che stupisce in positivo il lettore.

Sull'autore

Rostislav Kovalskiy

Un giovane appassionato del mondo videoludico e di tutto ciò che lo circonda. Cresciuto con i videogiochi e libri tra le mani ha deciso di unire la sua passione per la scrittura con quella per i videogiochi ed ecco perché si trova qui.