Ladykiller in a Bind – Recensione

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I giochi con contenuti erotici, si sa, non appartengono alle masse, e vengono spesso visti con curiosità dai gamer comuni, questo quando non vengono direttamente considerati delle alternative interattive al solito video porno. Del resto l’industria videoludica, tanto (giustamente) progressista e liberista su contenuti violenti, che in molti casi si fa ambasciatrice della giusta causa LGBT ogni volta che un Mass Effect o un Dragon Age danno la possibilità al giocatore di vivere relazioni omosessuali, si scioglie miseramente quando si tratta di mostrare scene davvero esplicite. Ben ci aveva fatto sperare The Witcher 2 con i suoi nudi frontali completi, salvo poi deludere quelle aspettative ritrattando quella politica nel terzo capitolo.

Oggi come oggi, le console sono blindate, ma su PC si inizia a vedere la fine del tunnel. Intendiamoci, per anni il PC è stata l’unica piattaforma sulla quale giocare titoli spinti, magari importati dal Giappone insieme a originali periferiche delle quali non stiamo ora a raccontarvi, ma stiamo vedendo l’alba di qualcosa di diverso. Grazie a Steam che inizia ad aprire spiragli, e all’apripista Hunie Pop, è con sommo piacere che oggi ci troviamo a recensire Ladykiller in a Bind, un gioco che promette di non risparmiarsi in quanto a contenuti hot, in arrivo sulla piattaforma di Valve il 9 gennaio.

La donna da 5 milioni di dollari

Durante una crociera, ai 117 studenti di una scuola che accoglie solo i più facoltosi, viene trasmesso un messaggio: ad ognuno di loro, tramite una applicazione per cellulare, viene assegnato un voto. Questi voti possono essere facilmente trasferiti ad un altro studente, ed alla fine della crociera, della durata di 7 giorni, lo studente con più voti verrà premiato con un premio di 5 milioni di dollari. La voce spiega che, violenza a parte, tutto è lecito per convincere gli altri a farsi assegnare il voto, situazione che per forza di cose, si rivelerà molto “stimolante”. Per il protagonista, il Ladykiller in a Bind del titolo però, ci sarà una difficoltà in più. Il nostro personaggio, noto come “La Bestia” sarà infatti una lei, sorella gemella del “Principe”, che dovrà spacciarsi per il fratello per tutta la durata del viaggio!

Ladykiller in a Bind PC

Tra voti e sospetti

Ladykiller in a Bind è strutturato come una avventura testuale, con alcune importanti peculiarità. Durante i dialoghi, non ci saranno quasi mai quei momenti in cui, quando sarà il nostro turno di parlare, dovremo selezionare per forza una delle opzioni disponibili per far andare avanti la storia. Quando tali opzioni compariranno, saranno poste al centro dello schermo, lontane dall’area in cui leggeremo i dialoghi, e potranno essere ignorate per consentire agli altri personaggi di proseguire nel discorso, sbloccando spesso altre opzioni di dialogo differenti. Dovremo quindi decidere quando tenere la bocca chiusa, tacendo quando rischieremmo di trasformare una situazione vantaggiosa in un totale fallimento, ed aspettare il momento giusto per un intervento più ponderato. Le conversazioni ci daranno un feedback immediato, in forma di voti guadagnati in caso di successo, o di segnalini di sospetto in caso contrario. I segnalini di sospetto ci saranno assegnati quando “usciremo dal personaggio”. Dovremo sempre tenere a mente infatti che stiamo interpretando il nostro malvagio e cinico fratello, ed ogni segno di gentilezza o femminilità da parte nostra verrà accolto con sorpresa dai nostri interlocutori, portandoci man mano ad essere scoperti.

Una volta accumulati 5 sospetti, sarà game over. Ovviamente a nostra discrezione potremo decidere di incorrere volontariamente in situazioni pericolose, che spesso verranno premiate con più voti. Quando però la situazione si farà pericolosa, saremo costretti a passare la notte con “La Bellezza”, uno dei pochi personaggi che fin dall’inizio sarà a conoscenza della nostra vera identità. Questo personaggio sarà l’unico modo in cui potremo rimuovere i sospetti su di noi, ma in cambio, “La Bestia” dovrà sottoporsi ad umilianti sedute di bondage per soddisfare i sadici bisogni della nostra crudele compagna. Se invece abbiamo dato poco nell’occhio durante la giornata, e di notte vorremo solo preoccuparci di “rilassarci”, potremo tuffarci tra le lenzuola della “Stalker”, che letteralmente ci morirà dietro per tutta la durata del gioco, a prescindere da quanto libertini siano i i nostri comportamenti. “Dormire” con la Stalker ci farà guadagnare tre voti facili per ogni notte, voti che lei si procura hackerando l’applicazione che consente lo scambio dei voti. Come l’Hacker reagirà alla scoperta che siate una lei e non un lui, è una cosa che dovrete scoprire da soli, giocando…

L’amore non si dice, si fa

Il punto debole di Ladykiller in a Bind, finale caotico e rocambolesco a parte, è proprio quello che dovrebbe essere il suo punto forte: i suoi contenuti grafici, più o meno espliciti. I personaggi hanno un’aria piuttosto mascolina e poco sexy, con l’eccezione della Stalker, della Principessa e della Nerd, e con quest’ultima non sarà possibile neppure avere una relazione. Le poche scene erotiche si collocano giusto un gradino sopra il softcore, mostrando sì nudità, ma in maniera molto soft, con scene disegnate piuttosto rozzamente, assolutamente non animate, e nel complesso, più vicine al nudo artistico piuttosto che al classico hentai. Trattandosi poi di un gioco con una protagonista dichiaratamente lesbica, tenete presente che il gioco ruoterà molto sull’amore saffico, cosa che sappiamo non essere un problema per un’enorme fatta del target dei contenuti per adulti, ma è giusto specificarlo per chi non fa parte di questa maggioranza.

Grafica a parte, a livello testuale, tali scene sono descritte molto bene, e tramite le opzioni di dialogo, riescono ad essere anche piuttosto interattive, esattamente come i dialoghi, spesso davvero ben scritti. Probabilmente in forma di libro-game, cartaceo o digitale che sia, senza illustrazioni di nessun tipo, Ladykiller in a Bind sarebbe stato altrettanto godibile. Gli sviluppatori comunque, hanno già annunciato un seguito: Ladykiller Unleashed, e speriamo che con più maturità questo secondo tentativo prenda una delle due direzioni, quella del libro-game testuale, o quello dell’avventura grafica. Tenersi stretto il possesso di questa zona di “limbo” tra i due generi, a nostro parere sarebbe un errore da non ripetere.

[stextbox id=”alert” caption=”COMMENTO FINALE”]Promettere un gioco esplicito e non censurato, che poi si rivela essere abbastanza “soft” nei propri contenuti grafici, equivale ad una promessa non mantenuta? A voi l’ardua sentenza. In ogni caso Ladykiller in a Bind risulta essere un gioco piacevole, divertente, e piuttosto ben scritto. Statene lontani se cercate un gioco con scene scandalosamente eccitanti. Al contrario, se sentite il bisogno di giocare un libro-game dai contenuti piccanti, potrebbe essere il prodotto che fa per voi… a patto di conoscere bene l’inglese, sia chiaro.[/stextbox]

Sull'autore

Michele “Azzie"

Ho la straordinaria capacità di inventare cose che già esistono e di dire cose incredibili che diventano ovvietà pochi anni dopo. Inoltre mi piacciono i videogiochi, motivo principale per cui scrivo qui.