Le Avventure di Archer e Armstrong. Vol. 1: dentro La Borsa – Recensione

Le Avventure di Archer e Armstrong. Vol. 1: dentro La Borsa

Ero sdraiato sul mio terrazzo intento a leggere il fumetto di questa recensione e riflettevo sulle potenzialità della casa Valiant. Pensavo che nonostante la presenza ormai tante serie e tanti film dedicati agli eroi, c’è sempre spazio per qualcosa di nuovo. La mia speranza è quella di vedere quel qualcosa iniziare con Bloodshot, per poi espandersi in altri rami. Una serie tv su Quantum & Woody ad esempio sarebbe parecchio strana, ma anche divertente e allo stesso modo Archer e Armstrong. Un gruppo altrettanto strano (per niente i due hanno fatto un mash-up), ma con delle tematiche diverse e sopratutto dalle infinite possibilità. Pensavo a come sarebbe possibile implementare ogni eroe sulla scena e come sarebbe possibile sfruttarne l’abilità per la creazione di qualcosa capace di intrattenere i spettatori. Pensando a tutto ciò terminai la lettura e non potevo non condividere con voi queste idee. Magari, in un futuro potrei parlare di come potrebbe essere strutturato un universo cinematografico Valiant e del perché ne abbiamo un dannato bisogno. Intanto, benvenuti nella recensione di Le Avventure di Archer e Armstrong #1: Dentro la Borsa.

Dal 1992 a oggi Archer e Armstrong ne hanno avuto di avventure e disavventure. Nemici da abbattere, amici da abbattere, alcool da bere, e divertimenti da sopportare. Questa è la vita editoriale dei due narrata in breve, ma ovviamente con questa nuova serie ci troviamo in un punto caldo della loro esistenza. Armstrong si trova con un vecchio amico morto e i sensi di colpa in pieno bollore. In fondo si tratta pur sempre di un uomo e gli amici restano tali anche per una persona immortale. Rimane solo la necessità di prendere un oggetto caro, ma questo si trova nella sua magica borsa. A seguirlo ovviamente ci sarà Archer, che vorrà ritrovare il proprio amico, fregandosene di ogni pericolo. Due amici folli che tra incomprensioni e problemi dovranno lottare contro qualcosa di grosso, antico e pericoloso, ma con Mary-Maria al loro fianco.

Parlando un attimo della storia, non posso dire di essere rimasto insoddisfatto, ma nemmeno esterrefatto. Rafer Roberts ha scritto una storia che funziona dalla prima all’ultima pagina e lo fa con semplicità e linearità. I due personaggi hanno i loro soliti battibecchi, ma è molto belle vedere l’umanità di una persona immortale e che se ne rende conto benissimo. Le frasi si susseguono avanti e indietro e la leggiadria di Armstrong si contrappone con la purezza e la serietà del giovanissimo Archer. Dietro le matite troviamo David Lafuente, che usa il suo tratto piuttosto morbido per descrivere le scene. A tratti si vede che si tratta di un modo piuttosto cartoonesco, ma a dire il vero questo è il miglior modo per descrivere la storia.

Sull'autore

Rostislav Kovalskiy

Un giovane appassionato del mondo videoludico e di tutto ciò che lo circonda. Cresciuto con i videogiochi e libri tra le mani ha deciso di unire la sua passione per la scrittura con quella per i videogiochi ed ecco perché si trova qui.