LocoRoco Remastered – Recensione

Più di dieci anni sono passati dalla comparsa sul mercato di LocoRoco, uno dei platform più originali e convenzionali per PlayStation Portable. L’idea di Tsutomu Kouno era quella di creare un gioco insolito e associato ai concetti dell’innocenza, della purezza e della semplicità, a uno stile visivo esuberante e colorato e un gameplay immediato. Devo ammettere che all’epoca, nonostante la sua modestia, rimasi spiazzato e veramente appagato dall’esperienza spensierata offertami.

LocoRoco era insomma un’ottimo motivo per valutare l’acquisto della console, un punto di ritrovo per le altre successive opere che mi hanno particolarmente segnato – Final Fantasy VII Crisis Core, God of War: Ghost of Sparta, Kingdom Hearts Birth by Sleep, Metal Gear Solid: Peace Walker e tanti altri. A distanza di molto tempo, Japan Studio ha deciso di rinvigorire il platform sotto una veste grafica modernizzata ma a contenuto invariato. Il risultato è LocoRoco Remastered, una buona occasione per (ri)visitarlo nella sua interezza e vivacità.

I LocoRoco sono delle creature tondeggianti e adorabili che si trovano a dover sventare una minaccia dei pericolosi Moja che vogliono impadronirsi del mondo. Per ripristinare la pace, quindi, dovremo controllare un’unità di LocoRoco, in grado di dividersi in altri congeneri per superare diversi ostacoli o passaggi nel corso dell’avventura, e poi ricongiungersi in un unico esemplare. È sufficiente utilizzare un pulsante per unificare o separare le piccole creature gelatinose a forma sferica, privilegio di cui disponiamo per superare diversi ostacoli e fasi di gioco.

La premessa di LocoRoco Remastered è tanto minimalista quanto efficace. La ragione sta nel suo sistema di controllo pressoché singolare: infatti, dovremo fare affidamento su un paio di tasti dorsali – L1 e R1 – per inclinare completamente lo scenario e approfittare sia della gravità che del corpo dei simpaticissimi esseri perché questi possano rotolare e nella direzione in cui vogliamo, e all’occorrenza saltare, per sconfiggere i Moja. Ci sono diversi oggetti da raccogliere durante lo svolgimento dei livelli, ma cosa più importante è mangiare alcune bacche che comportano un aumento delle dimensioni dei LocoRoco, per un massimo di 20 unità, con le ovvie conseguenze fisiche di cui questa azione comporta.

La più grande virtù che spicca maggiormente all’interno della produzione è certamente il suo level design, (ri)costruito ad hoc, che gli conferisce più personalità. Senza tralasciare inoltre la varietà e le sfaccettature delle sue ambientazioni, che hanno permesso di innalzare il mio tasso di divertimento, in compagnia delle vivaci e splendide melodie che sono entrate direttamente nel mio cervello. Benché siano 5 i mondi esplorabili, per un totale di 40 livelli disponibili, non mi esimo nell’ammettere che la progettazione di ciascuno è un attestato di creatività superlativa. Per i completisti, questa avventura sarà ancora più deliziosa: oltre alla classica progressione dei livelli, Loco Roco Remastered offre numerosi minigiochi, sbloccabili dopo aver raccolto un determinato numero di collezionabili. Insomma, un appetitoso passatempo, specie per i completisti.

Il primo e più evidente cambiamento significativo che ho arguito in LocoRoco Remastered è la sua qualità grafica. Forse perché non è mai stato un presagio su PSP, aspetto che ha concesso a Sony Japan Studio di aumentare notevolmente le texture su uno schermo più grande. Tutto è incredibilmente riuscito grazie anche al suo mondo colorato, ora più vivace e luminoso, e a una colonna sonora riadattata. Certo, come in ogni platform si rispetti, anche questa produzione non è esente da difetti. Uno dei problemi più frustranti che ho avuto è offerto da un discreto rilevamento dei movimenti registrati dai comandi. In altre parole duole segnalarvi che v’è il rischio di “deviare” involontariamente gli scenari, a causa di qualche latenza di input. Ma niente su cui allarmarsi, l’esperienza di gioco non verrà inficiata in alcun modo.

[stextbox id=”alert” caption=”COMMENTO FINALE”]L’ondata delle remastered sembra non arrestarsi: Sony continua a rispolverare vecchie glorie e traghettarle su PlayStation 4, allo sforzo di deliziare i palati dei nostalgici e, chissà, anche quelli di coloro che non hanno mai avuto la fortuna di ottenere un assaggio. Adesso è toccato a LocoRoco Remastered commemorare un’opera che, nonostante la sua veneranda età, è riuscita a superare la prova del tempo rallegrandoci con la sua originalità e il suo intrattenimento di qualità. È un’esperienza unica, breve e intensa, che vale la pena di vivere.[/stextbox]

Sull'autore

Luigi Fulchini

Studente e uno dei fondatori di HavocPoint.it. Scrive di videogiochi.