Magicka 2 (PS4) – Recensione

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Gli ultimi anni sono stati prolifici per gli sviluppatori indipendenti, che sono riusciti un po’ a tenere testa compagnie più affermate nel panorama videoludico. Certamente, quest’esponenziale crescita è evidente grazie all’emersione di idee interessanti partorite da persone appassionate, dedite alla creazione di nuovi titoli, talvolta capaci di superare qualitativamente le produzioni dei colossi che dominano nel mercato del gaming. Un esempio chiaro ed evidente è Magicka, di cui è stato in grado di intrattenere e di stupire fin dal suo esordio. Considerato che il suddetto titolo, sviluppato unanimemente dalla software house indipendente svedese Arrowhead Game Studios e basato sulla mitologia norrena, ha riscosso un’approvazione più che ottima dal pubblico ed era ineluttabile un seguito. Ed eccoci apprestati a trattare Magicka 2 che, per la prima volta, sbarca anche su console di casa Sony. Questa volta il brand è rimasto al publisher, ma è stato sviluppato da Pieces Interactive.

Magicka 2 2

Un po’ di follia

Il gioco è accompagnato da numerosi capitoli, preceduti dal prologo che si comporta da tutorial. Per addentrarvi meglio nell’avventura, occorre creare una partita e scegliere il relativo capitolo, selezionando il famiglio, che sarà determinante nell’avanzamento del percorso, ed il grado di difficoltà. Non manca la personalizzazione delle regole di gioco, tutto ciò conseguibile attivando i manufatti, ottenibili completando sfide e prove. Il team di sviluppo ha pensato bene di evadere dagli schemi per creare un titolo con un sistema di combattimento ameno e piacevole. Partiamo dalla sezione elementi situata in basso all’interfaccia di gioco. Essa indica gli otto elementi magici che possono essere combinati per formare degli incantesimi. Questo duplice uso di magie munisce tante possibilità al gameplay, spesso non concordi. Beh, però è necessario aggiungere l’impossibilità di miscelare gli elementi opposti. Potreste essere particolarmente delusi, poiché la decisione presa è per snellire e facilitare le cose. Le combinazioni non sono infinite, ma a sufficienza per divertirsi e per vedere effetti imprevedibili. Un po’ come assistere ad una combinazione tra morte e fuoco, creando un raggio laser mortifero ed infuocato. Le evocazioni degli elementi giocano un ruolo importante in questo titolo e sono indispensabili per il proseguimento del gioco. Insomma, evocando l’acqua per spegnere le fiamme dirigendo un getto ed evocando il freddo per lanciare tale incantesimo vicino all’acqua rendendola congelata in modo da camminarci, innalzano il livello di stravaganza. Pertanto un’altra componente del titolo è la sua forte personalità ai vertici dell’estrosità: i dialoghi con i personaggi non controllabili sono goffi ed impacciati, ma ciò non implica che il titolo si irrancidisca.

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Maledetto controller

Sappiamo con certezza che la comodità nell’uso di un controller non è minimamente comparabile al duo mouse & tastiera. Quindi è palese che, attraverso un’interazione con la console, il livello di difficoltà e di manovrabilità aumenta. Innanzitutto il giocatore necessita la padronanza degli otto elementi, che richiede una maggiore praticità e scioltezza se desiderate di sfoderare nuove magie complesse. L’accesso a tali elementi sono posti: quattro sui tasti frontali, di cui è possibile sceglierli, mentre i restanti possono essere alternati e attivati mediante il grilletto posteriore. Tutto ciò rende complicata l’esperienza di gioco, ma riteniamo che sia un pensiero condivisibile o meno da persona a persona. I modelli super deformed e la visuale isometrica, condite da una modalità cooperativa fino a quattro giocatori, arricchiscono il divertimento. Attenzione al fuoco amico (così, per dire…).

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Tiriamo le somme

Magicka 2 torna in una veste molto simile al predecessore senza snaturare il valore della serie. Nulla di rivoluzionario, ma avremmo preferito delle novità più consistenti. Oltre ad una campagna longeva, ci sono anche numerose sfide da intraprendere. Infine, il titolo richiede di essere giocato con impegno e prudenza e, magari con l’ausilio dei compagni, può essere ancora più godibile e più semplice. Il comparto sonoro non ci è dispiaciuto. Quindi, rivestitevi di nuovo nei panni di un mago e fatevi strada per un’avventura a suon di magie.

 

Magicka 2 segue la scia del capitolo precedente con poche novità apportate. Il titolo non è privo di migliorie e potrete beneficiare di tanti contenuti. Tuttavia, non potevamo non considerare l’imperfezione del titolo per coloro che si accingono ad acquistarlo su console: il controllo del joypad con magagne. Ma è tutto è risolvibile con un po’ di praticità dove, dopo alcune ore di gioco, ci si può abituare. Se cercavate un gioco indipendente degno di nota, ecco Magicka 2.

Sull'autore

Luigi Fulchini

Studente e uno dei fondatori di HavocPoint.it. Scrive di videogiochi.