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Attualmente nei cinema è possibile visionare un scanzonato più che mai Thor nel terzo film dedicato al Dio del tuono: Thor: Ragnarok. Si tratta di una storia che andrà a collegarsi con alcuni film del Marvel Cinematic Universe prima degli ultimi due Avengers e ovviamente molti avranno voglia di riscoprire le origini dalle quali trae ispirazione la pellicola. Inutile dire che la strada che ha portato alla sua creazione si dirama tra la saga di Hulk e Thor stesso è stata abbastanza grande e comprende tantissimi albi di tante saghe differenti. Quest’oggi sono però qui per parlare di quel grande Ragnarok uscito nel 1978, che scritto da Roy Thomas metteva in mostra un’opera che potrei dire “teatrale” con Il Mitico Thor: Ragnarok, che la Panini Comics ha deciso di ristampare in un’edizione cartonata davvero niente male.
La fine di tutto
Questa storia fa parte della serie che il caro e buon Roy Thomas conduceva, The Mighty Thor, ed è iniziata con il numero 273 nel lontanissimo 1978. Si parte con un personaggi visto già in precedenza, il conduttore televisivo Harris Hobbs, che incontra il buon Thor e gli chiede di portarlo ad Asgard per condurre un programma scoop e salvare la propria poltrona. Il dio dai capelli biondi ovviamente rifiuta questa richiesta, ma ci pensa il buon Loki a trasportarlo nella terra degli Dei. Ovviamente non vi racconto qui come mai Hobbs possiede ancora i ricordi del posto e dei suoi abitanti in quanto si cadrebbe nello spoiler, ma sappiate che tutto ha un senso ferreo. Ad Asgard Thor dovrà lottare contro una profezia che potrebbe porre fine a tutto il creato, Ragnarok e Loki si pone proprio come l’artefice di questa fine del mondo. Tutto si complicherà successivamente con l’arrivo del padre di tutti, Odino e delle dee nordiche. Non parliamo poi di Hela, la Dea della morte, che chiaramente è anche la vera antagonista del film.
Una tragedia americana
Inutile girarci intorno, Roy Thomas è uno dei capisaldi dell’intera Casa delle Idee. Ha guidato sapientemente la pubblicazione di diverse testate e le sue sceneggiature su Thor lo hanno resto un verso successore di Stan Lee e Jack Kirby. Ovviamente si sente tutto il peso degli anni, questo va detto. Tutta la struttura narrativa sembra essere quella di un’opera teatrale e i personaggi, come attori, giocano il loro ruolo senza esitazioni. Anche i testi, talvolta possono apparire quasi soffocanti, ma ovviamente è storia e va presa cosi com’è. Attenzione, non sto dicendo che si tratta di testi scritti male, ma semplicemente eccessivamente prolissi.
Le matite dell’albo sono di John Buscema, altro nome che fa scuotere il mondo del fumetto. La sua tecnica ha permesso a dei personaggi realistici di calcare dei luoghi che vanno oltre la nostra comprensione. Dei o mortali, tutti trovano il loro posto all’interno del palcoscenico e tutti giocano il proprio ruolo con precisione. Anche i volti, durante le scene culminanti esprimono tutte le emozioni possibili. Si tratta infine di un volume pietra miliare all’interno dell’industria e andrebbe letto anche solo per questo motivo, ma oltre tutto, permette di vedere l’abilità di Thomas di narrare delle magnifiche storie e di Bushema nel renderle vive.
Autore: | Roy Thomas (sceneggiatura) John Buscema (disegni) Tom Palmer (Chine) |
Editore: | Panini Comics – Marvel |
Genere: | Supereroi |
Prezzo: | 14.00€ |
Data: | ottobre 2017 |