RiftStar Raiders – Recensione

RiftStar Raiders

RiftStar Raiders è il nuovo gioco indie proposto da Climax Studios che ci riporta indietro nel tempo ai vecchi sparatutto nei cabinati in stile bullet-hell.

Una rigidità fuori posto

L’umanità è in ginocchio a causa degli attacchi dei Warswarm, i nuovi nemici della federazione spaziale. Con il caos e la crisi della guerra, tu e il tuo team di Raiders, i migliori piloti, dovrete scacciare la minaccia Warswarm dalla galassia e riportare così la pace attraverso delle battaglie spaziali che decideranno il futuro dell’umanità.

Con una premessa alquanto semplice e diretta, RiftStar Raiders si propone come un gioco altrettanto basilare, nato da un’idea priva di grandissime pretese. Climax Studios infatti si è detta più volte intenzionata a creare un gioco che facesse l’occhiolino alla vecchia generazione dei giochi arcade, fornendo una nuova esperienza multiplayer appoggiandosi a quello stile ormai in decadenza. L’obiettivo del gioco è, di fatto, distruggere le navicelle nemiche facendoci strada nelle mappe spaziali, riconquistando i vari avamposti e salvando altre navi in pericolo.
Oltre alla cooperativa, che è la base per tutto il potenziale del gioco, RiftStar Raiders offre un sistema di potenziamento della nave piuttosto decente, con una varietà di scudi e armi in grado di donare ai giocatori la possibilità di usare stili diversi di gioco, in modo da integrarli alla strategia della squadra.

Con dei controlli migliori si potevano fare miracoli.

Sebbene l’obbiettivo degli sviluppatori di creare un gioco fisicamente plausibile, con una mappa ricca di asteroidi utilizzabili per sfuggire al fuoco nemico e un move-set più che credibile della nave, il gioco non riesce totalmente con successo a far valere questa caratteristica come punto di forza. Infatti, nonostante gli ostacoli siano effettivamente ben pensati, lo stesso non si può dire dei controlli e dei movimenti della nostra nave. Troppo rigidi e troppo limitanti. Se in giochi bullet-hell come Touhou o anche, volendo, Nier: Automata, i controlli di volo sono fluidi e studiati in modo da dare una grande libertà al giocatore, in RiftStar Raiders si ha un sistema di pilotaggio e di puntamento fin troppo grezzo, spesso anche impreciso e difficile da manovrare. Questo forse anche a causa della scarsa risposta fra gli analogici del controller e del gioco, sicuramente da rivedere per dare un’esperienza più fluida e meno macchinosa al giocatore. Infatti, a causa di questa rigidità dei comandi, azioni “eroiche” e più improntate sulla bravura del giocatore non sono decisamente l’ideale in questo titolo, dati i difetti dei controlli, il che porta spesso a delle ritirate strategiche e spesso fastidiose, dovute al grosso numero di inseguitori non facili da abbattere.

Il livello di sfida non è alto di per sé, visto che comunque il gioco è ben bilanciato e può essere affrontato anche in solitaria senza troppi problemi anche dai giocatori più “casual”, ma i controlli limitano molto il gameplay, arrivando a frustrare il pilota alla ricerca di un’azione più dinamica e frenetica. Un buon level design compensa tuttavia i difetti tecnici del gioco, con un buon numero di nemici da affrontare e delle mappe vagamente anguste che, tuttavia, lasciano sempre un discreto spazio di manovra. Le meccaniche di gioco sono abbastanza semplici e si adattano piuttosto bene alla cooperativa, dando al gioco un grande sprint che, senza il multiplayer, sicuramente non avrebbe. L’esperienza di gioco single player non dona grandissime soddisfazioni, ma riesce comunque a intrattenere, sottolineando i punti forti del gioco e portando avanti un’esperienza piacevole data da un’idea semplice ma decisamente buona. Da quel punto di vista, Climax Studios ha sicuramente vinto, dando appunto l’impressione di un gioco ormai vintage in chiave moderna.

Fenomenali poteri cosmici… in un minuscolo spazio vitale.

Una buona ciambella, ma senza il buco

Graficamente parlando, mi sono ritrovato piuttosto sorpreso dal piacevole impatto delle mappe, che nonostante l’assenza di effetti visivi particolari o spettacolari, riescono comunque a dare una degna immagine dello spazio senza ripetersi eccessivamente. Sicuramente, gli autori hanno messo cura e passione nel loro gioco, riuscendo nell’intento di dimostrarcelo pienamente già dai primi livelli. Sicuramente, avrei preferito una cura maggiore per quanto riguarda le navicelle alleate e nemiche, con la possibilità di apportare maggiori modifiche estetiche. Per quanto riguarda musica e narrazione, non c’è molto da dire. Il titolo in sé si basa interamente sul gameplay e sulla cooperativa, dunque non vi è una soundtrack particolarmente impressionante, né una storia coinvolgente e d’impatto. Come opera è alquanto povera, ma questo è dovuto soprattutto alla sua natura.

Overall
6.5/10
6.5/10

Commento finale

RiftStar Raiders è sicuramente un gioco che vince nel suo obiettivo principale, ricreando il feeling di un vecchio gioco arcade con la possibilità di una cooperativa. Basandosi interamente sul gameplay, non posso ritenermi pienamente soddisfatto dal titolo, che chiaramente necessita di qualche update dovuto soprattutto alla rigidità dei movimenti e del puntamento della nave. Un gioco povero, ma che riesce a raggiungere il suo obiettivo principale.

Sull'autore

Gabriele Gemignani

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