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La letteratura per i ragazzi attualmente è uno zoccolo duro del mercato italiano e rappresenta una branchia in continua crescita. Questo lo possiamo notare anche dai molti libri young adult presenti in ogni libreria (anche se alcuni sono molto trash) e ovviamente pure i fumetti abbondano. Non è una cosa negativa ovviamente, al contrario. I titoli per i ragazzi hanno un certo fascino per un pubblico molto variegato e hanno un ascendente anche sui lettori adulti, che ritrovano la loro fanciullezza grazie ai vari riferimenti delle culture passate. Fatto sta, però, che la scrittura di un’opera destinata ai ragazzi è complicata e necessità di un’esperienza da non sottovalutare. Questo perché parlare ai più giovane necessità di tatto e anche di un’apertura mentale che molti adulti non possiedono più, anche se riescono a percepirla leggendo un’opera.
Quella di oggi è la recensione di un graphic novel edito da BAO Publishing per la collana BaBAO, dedicata per l’appunto a un pubblico giovane, Senzombra. Il progetto nasce inizialmente con il crowdfunding, ma dopo il fallimento della campagna trova il suo terreno fertile grazie all’editore italiano. A capo del progetto troviamo Michele Monteleone ai testi e Marco Matrone alle matite che insieme creano qualcosa di molto piacevole e leggero, adatto ai giovani e anche ai meno giovani.
Il prezzo del desiderio
La narrazione del graphic novel, molto semplice e lineare, vede come protagonista un giovane di nome Tristan, un Senzombra che combatte le creature maligne. Si tratta di un lavoro che svolge come adempimento del patto fatto con una creatura venuta da un altro mondo, il Collezionista. Questi compare davanti ai bambini orfani, proponendo di esaudire un desiderio in cambio di molti anni di servizio come Senzombra. Il lavoro consiste per l’appunto nell’eliminazione di alcune creature maligne, che una volta morte rilasciano le Anigemme. Queste servono per riscattare la propria ombra e quindi esaudire il desiderio, ma anche per riuscire a comprare un armamentario e le magie per combattere al meglio.
Il giovane sul proprio percorso incontra una ragazza, Rita, che come lui combatte contro le creature, ma utilizzando le magie al posto della spada “d’ordinanza”. I due dovranno non solo conoscersi e capirsi, ma anche prevenire una grande minaccia che potrebbe portare alla fine del mondo.
La scoperta
La storia scritta da Michele Monteleone è semplice, questo va detto. Attenzione però, questo non è un difetto e qualcuno saprà quanto io adori la semplicità che funziona ed è proprio il caso di Senzombra. Tristan è un classico ragazzo che ama le avventure, ma allo stesso tempo ama anche i videogiochi e il cibo spazzatura. Ovviamente il carattere è quello di un ragazzo chiuso e per buoni motivi, ma è interessante vedere il suo desiderio di tornare alla normalità e di frequentare una scuola come tutti i ragazzi. Rita al contrario è una ragazza espansiva che indossa il classico giubbotto verde militare con la bandiera tedesca sul lato. Quello che vediamo sempre sulle ragazze un po’ alternative (ma non troppo).
Il rapporto tra i due è stato descritto in modo veloce, ma realistico e questo proprio grazie a una buona caratterizzazione di entrambi i personaggi. Anche la rottura della quarta parete è un interessante modo per parlare direttamente ai giovani, che si troveranno ad ascoltare Tristan mentre si rivolge in prima persona ai lettori. In linea generale, il linguaggio utilizzato da Michele è semplice e comprensibile per tutti e ho personalmente apprezzato l’approccio all’erotismo. Questo si mostra in modo un po’ velato e timido, ma è lì. Perché in fondo, Tristan è pur sempre un ragazzo. Non si passa mai verso la banalità e volgarità, ma piuttosto si rimane sempre su un livello alto di delicatezza.
Come ogni opera per i ragazzi dal tono un po’ “vintage”, anche qui i riferimenti alla cultura pop sono parecchi. Alcuni vanno sulla cultura degli inizi 2000, come Il Signore degli Anelli (i film) o WOW (World of Warcraft). Altri riferimenti invece sono chiaramente dei riferimenti all’epoca più contemporaneamente, con alcuni titoli simili a Clash Royal e allo stesso Senzombra, che nel fumetto ha anche un porting su console. Ricordo infatti che esiste anche un gioco gratuito tratto dal fumetto, disponibile per Windows e Android.
Marco Matrone si destreggia invece con le matite. Il tratto veloce e tagliente si rivela un arma micidiale per le scene d’azione, che perdono la staticità, diventando quasi delle vere scene da cartone vero e proprio. Le distorsioni durante alcuni colpi dati da Tristan sono davvero un bel vedere. Ogni personaggio è caratterizzato in modo unico e distinguibile e risultano parecchio interessanti le espressioni facciali, che nonostante lo stile talvolta sporco, esprimono le giuste emozioni. Al livello registico le vignette non rappresentano qualcosa di rivoluzionario o incredibile, ma riescono a divertire senza troppe pretese, lasciando alla fine una piacevole sensazione d’aver visitato un mondo magico senza essersi spostati.