Stadia: Ecco la nuova piattaforma di streaming di Google

Stadia

Quest’oggi alla Game developer Conference 2019 (GDC) dopo tante speculazioni e voci di corridoio è stata finalmente annunciato il tanto decantato servizio di game streaming da parte del colosso Google che, nonostante alcuni addetti al settore avevano nelle fasi antecedenti della presentazione relativizzato l’intromissione nel mondo videoludico da parte dell’azienda californiana via hardware, si sono difatti rispettate le attese vertendo su un servizio che si discosta dal mondo console e che vanterà come principali caratteristiche qualità, immediatezza e condivisione.

Qualità, immediatezza…

Sin da subito la conferenza ha messo in risalto la solidità del progetto mostrando le specifiche del game streaming promesso che supporterà fin dal lancio una risoluzione dei titoli disponibili a 4K/60 frame al secondo con supporto dell’ high dynamic range (HDR) ed alzando ancor di più l’asticella promettendo in futuro la possibilità di fruire i contenuti addirittura in 8K grazie ad una potenza di calcolo che, essendo passibile di modifiche e miglioramenti in futuro si attesta intorno ai 10,7 teraflop che rappresentano, in termini di quantitativi, una velocità di elaborazione superiore alla somma delle GPU di PS4 Pro ed Xbox One X. Purtroppo questa pletora di dati decisamente accattivanti per gli appassionati vanno ordunque a scontrarsi con due grandi incognite non ancora svelate che sono il costo del servizio (non è ancora chiaro se si tratterà di una piattaforma a pagamento o meno) e la quantità effettiva di titoli ed esclusive first-party presenti sulla piattaforma.

Di certo abbiamo potuto appurare che, oltre ad esser stata organizzata una divisione capitanata da niente meno che la talentuosa Jade Raymond che si occuperà di realizzare e produrre giochi in esclusiva proprio per Stadia, hanno garantito la loro totale partecipazione anche software house come “id Software” ed “Ubisoft” che hanno mostrato rispettivamente le loro versioni di DOOM Eternal ed Assassin’s Creed Odyssey che gireranno al meglio della loro risoluzione su qualsiasi dispositivo che avrà la possibilità di connettersi ad internet.
Proprio quest’ultimo aspetto rappresenta una piccola rivoluzione all’interno dell’industria con un cross-platform (dedicato ai progressi di gioco) che da quel poco che abbiamo potuto assistere risulta esser un’interconnessione con qualsiasi dispositivo (da cellulare, a tablet, a smart tv a pc) senza soluzione di continuità che potrà paradigmaticamente ridefinire il concetto di fruizione del medium garantendo (in modo del tutto potenziale) una portabilità finora inarrivata.

…e condivisione

Ultimo aspetto ma non meno importante riguarderà una vera e propria interconnessione con Youtube che fungerà anche da launcher per alcuni titoli e che risulterà esser uno strumento fondamentale per la condivisione di video e live streaming, ove in quest’ultima specifica caratteristica si avrà addirittura la possibilità mediante una funzione apposita di sfidare il proprio content creator preferito o di caricare immediatamente le proprie clip o soluzioni per determinate sezioni di gioco particolarmente ostiche.

Insomma siamo dinnanzi ad un progetto in programma per questo 2019 che ha superato ogni aspettativa della vigilia ma che a conti fatti, oltre a mostrare il suo comparto tecnico, dovrà giocoforza mostrare i muscoli anche con un supporto costante di titoli ed esclusive che dovranno rivaleggiare la concorrenza aggressiva di Sony, Microsoft e Nintendo, attenderemo spasmodicamente eventuali nuove informazioni che verranno rilasciate quest’estate.

Che vantaggi ci sono per Google?

di Rostislav

Indubbiamente una tecnologia cosi ha parecchi punti di interesse e potrebbe avere delle ripercussioni sul futuro della tecnologia e non solo sui videogiochi. Google, come Amazon, Facebook e Apple, è alla costante ricerca dei miglioramenti dell’intelligenza artificiale. Migliorare questa tecnologia richiede tempo, soldi e ricerca, ma con Stadia potrebbe essere tutto più semplice. I comportamenti dei giocatori andranno registrati nei database Google e sviluppare un’IA all’altezza sarà più facile visto che si potranno studiare anche i comportamenti dei bot nei confronti degli umani. Si tratta quindi di un modo per Google di vincere su più fronti in modo assai più semplice di una battaglia tra i colossi.

I dati raccolti grazie a questa tecnologia potrebbe avere delle ripercussioni su più fronti ovviamente. Non si tratta solo di un modo per lo studio dell’IA, anche di un modo per creare quelle che saranno le tecnologie del futuro sulla robotica, l’aeronautica e cosi via. Insomma, le possibilità sono letteralmente infinite.

Sull'autore

Francesco Palmiero

Enciclopedizzare, narrare, contemplare e condividere insieme l'arte videoludica.