Strange Brigade – Recensione

Strange Brigade
Questo sito contiene diversi annunci Amazon. A ogni vostro acquisto riceviamo una piccola commissione.

Strange Brigade è un titolo particolare. Nasce come un tps cooperativo, con la base di gameplay basato sul gestire grosse ondate di nemici. Con queste premesse, il titolo di Rebellion potrebbe sembrare allo stesso livello di molti altri giochi disponibili su mercato, specie nel panorama pc. Eppure Strange Brigade si distingue grazie a un idea sul quale viene basata l’intera struttura di gioco. Similmente ad altri titoli come The Deadly Tower of Monsters, il gioco basa la sua unicità sul voler essere, volutamente, un film di serie B. Questo fattore funziona molto bene e , assieme a un game design abbastanza solido, rende l’ultimo lavoro di Rebellion un titolo sicuramente meritevole di attenzioni

Pronti ad un avventura contro mummie, antichi misteri e citazioni a Indiana Jones?

Si sta come le bende sulle mummie

Come ci si può aspettare dall’ispirazione ai film trash e Indiana Jones, la trama di Strange Brigade non è niente di che. Quattro avventurieri che in situazioni normali non potrebbero mai viaggiare assieme si ritrovano ad affrontare un antico male. Questo antico male provoca gli attacchi di orde di mummie, e tocca alla strana brigata risolvere la nefasta situazione. Ad accompagnare le basilarissime, quanto trash, avventure dei protagonisti ci sarà un narratore esterno che commenterà i fatti a schermo. Ed è qua che comincia a vedersi il buono di Strange Brigade, nel suo riuscire ad essere trash senza stuccare. Il narratore, la quale frequenza dei dialoghi è regolabile, è sempre gradito, talvolta divertente e mai seccante. Questo però è solo uno dei dettagli che creano la giusta atmosfera in Strange Brigade. Tutto nel titolo punta ad adeguarsi e integrarsi con lo stile scelto, dal design alle musiche ad alcune meccaniche di gioco. Per quanto riguarda il sonoro, bisogna però evidenziare una generale banalità delle tracce e dei suoni ambientali piuttosto ripetitivi. Non stonano con lo stile, anzi ci si integrano benissimo, ma comunque non colpiscono.

Le ambientazioni non sono particolarmente varie, ma lo stile scelto da Rebellion giustifica questa scelta

Strange Brigade però non risulterebbe comunque abbastanza godibile senza una buona base di gameplay. L’ispirazione a Indiana Jones e le batuttine sono gradevoli, ma non rendono il titolo appetibile senza qualcosa dietro. Fortunatamente il team Rebellion non ha deciso di puntare solo sullo stile, ma ha affiancato ad esso una solida base di gameplay, sebbene sia un po’ legnosa in alcune sue meccaniche. Ad avere la legnosità appena citata è, ad esempio, lo shooting, con movimenti abbastanza impacciati della telecamera che, pur non rendendo noioso sparare ai nemici, sicuramente può dare un feeling “vecchio” simile a quello di un altro titolo che sto giocando in questi tempi, sempre in coop, cioè Resident Evil 6.

Strange Brigade
Screen di un livello appena finito, il boss appena abbattuto sarà purtroppo riproposto almeno altre 3 volte

I piccoli problemi dello shooting sono però mediati da un level design di tutto rispetto, che riempie i livelli di segreti, potenziamenti e loot nascosti dietro a degli enigmi. Esplorare è gratificante e remunerativo in Strange Brigade, nonostante i livelli pressochè sempre lineari. Questo ovviamente non vare per le modalità score attack o quella a semplici orde, dove in gioco cambia totalmente, offrendo un ottima varietà, sebbene in un contenuto non massiccio. Ma il level design mostra il suo meglio in altri campi, cioè durante le fasi di combattimento. Rebellion ha studiato le mappe per permettere al giocatore di avere sempre qualche trappola ambientale da poter sfruttare a proprio vantaggio. La varietà di nemici è buona, con tante mummie diverse che potranno mettere in difficoltà già a normale. minore invece la varietà dei boss, che spesso o son identici o son sostituiti da ondate molto grosse con qualche miniboss al suo interno.

Loot e esplosioni sono all’ordine del giorno

E a questo punto possiamo cominciare a considerare cosa invece non funziona molto bene nelle avventure della strana brigata. Innanzitutto l’impatto grafico non è dei migliori, con hud e menù principale che sembrano usciti da un free-to-play, per quanto il menù principale sia giustificato da un sistema di matchmaking ben fatto come se ne vedono pochi su console. Anche la grafica di gioco non brilla, con animazioni molto basilari per tutti i modelli, che fanno intuire fin troppo il basso budget del titolo. Altro punto dolente è il sistema di power up e acquisto armi, molto basilare e per nulla interessante. Risulta molto più interessante spendere soldi su armi speciali e temporanee all’interno del livello rispetto ad accumularli per un comprare un arma permanente. Qualche problemuccio anche con le prestazioni. Strange Brigade, oltre al non presentare alcuna modalità specifica per ps4pro, tende ad avere qualche sporadico calo di framerate. Niente di troppo grave, ma considerata la semplicità dell’ambiente sarebbe stato gradito avere un framerate più stabile.

Sull'autore

Alessandro Tosoni