The Elder Scrolls Online – Blackwood – Recensione

The Elder Scrolls Online Blackwood
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La serie di The Elder Scrolls ha sempre giocato un certo fascino sui giocatori amanti del fantasy e dei giochi di ruolo. La sua controparte online non ha funzionato subito, ma grazie all’impegno degli sviluppatori e di una buona community, da qualche anno ci troviamo davanti un gioco che ha cambiato rotta e ha preso la strada giusta, diventando un gioco veramente potente e funzionale, ma soprattutto… amato. Con The Elder Scrolls Online Blackwood ci troviamo finalmente davanti alla nuova espansione, una nuova storia e alcune interessanti novità.

The Elder Scrolls Online Blackwood

Ci troviamo in un posto veramente poco sicuro, in una zona che abbiamo visto all’interno del glorioso The Elder Scrolls IV: Oblivion. La differenza sta nell’epoca, l’espansione è infatti ambientata ben 800 anni prima del gioco offline. In quest’ambiente oscuro e pullulante di nemici pronti a farci a fette. Dovremo scoprire i piani del grande principe daedrico Mehrunes Dagon.

Il piano di Mehrunes è quello di raccogliere alcuni manufatti capaci di dargli un potere fuori dal comune. Questa è una scelta che non possiamo accettare e quindi dovremo fermare questo re del male. Tra i vari impedimenti nella narrazione troveremo la Confraternita Oscura e Gli Imperiali. Due fazioni che conosciamo bene, ma che in questo caso ci daranno del filo da torcere.

La narrazione prova per tutta la durata a farci appassionare, ma non sempre ci riesce. Però bisogna dire in molti frangenti i colpi di scena riescono nel loro intento e conquistano grazie alla strada politica intrapresa. Buoni i dialoghi e il ritmo comunque, sempre in linea con il tema narrativo della serie.

Al livello di gameplay non abbiamo avuto dei grandi stravolgimenti, ma piuttosto un interessante plus. L’aggiunta più grande in Blackwood è la presenza dei compagni bot. Un po’ come accadeva in Fallout e in Skyrim, abbiamo dalla nostra un compagno che ci seguirà e ci proteggerà nel momento opportuno. Si tratta di una feature che aiuta molto durante l’attraversamento dei dungeon.

Altra novità non da poco è la modifica totale dell’early game. Niente noiosi tutorial che ci fanno perdere ore e ore. Creato il personaggio ci troveremo all’interno di un luogo in cui potremo tranquillamente imparare tutto oppure tuffarci subito attraverso uno dei tanti portali in guerra.

I portali dell’Oblivion continuano a giocare un ruolo importantissimo all’interno del titolo. La loro comparsa è però totalmente casuale e soprattutto non visualizzabile sulla mappa di gioco. Questo vuol dire che dovrete avventurarvi un po’ dovunque pur di trovare un portale.

Sull'autore

Nerd Cat

Nato già con il pad in una zampa e un fumetto nell'altra. Si dice che sia stato allevato da Kojima in persona, ma altre voci parlano di Nolan Bushnell. Come Lobo, odia i bravi ragazzi e tutto ciò che è decente, ma adora le belle donne (come Lobo). Polemico e acido, ma anche gentile e morbidoso. È qui per dire la sua... su tutto e tutti.