The Walking Dead: A New Frontier – Episodio 5 – From the Gallows – Recensione

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Eccoci alla conclusione dell’ennesima stagione di un gioco Telltale. Finora questo The Walking Dead: A New Frontier è riuscito a divertirci nonostante alcuni momenti sottotono. Con il finale al cardiopalma del deludente Episodio 4 pensavamo che i giochi fossero fatti, ed invece questo quinto episodio; From the Gallows, ci ha regalato i momenti migliori dell’intera stagione, ma andiamo con ordine.

Nostra culpa

Ci eravamo sbagliati. Tra i difetti dello scorso episodio, abbiamo menzionato la tragica e scontata morte di uno dei personaggi. Sta di fatto che in effetti, non era così, anche se era legittimo crederlo. Siamo molto contenti di questa scelta, visto che fino a quel momento si trattava di uno dei personaggi più influenti ed importanti della stagione, e che poi assumerà un ruolo decisivo nell’epilogo della storia. Il bello di From the Gallows è proprio questo; ognuno dei personaggi è importante. Tutti loro avranno il loro momento per emergersi e definirsi completamente ad un attimo dalla fine, lasciandoci malissimo quando qualcuno di loro non ce la farà.

Lo stesso carattere di Javi prende in From the Gallows una forma ancora più consistente, ma sempre in maniera coerente rispetto alle scelte che abbiamo intrapreso. Alla fine del capitolo ci verranno elencate le scelte che hanno definito il nostro rapporto con ognuno dei personaggi attraverso tutta la stagione, e verremo valutati in base alla solidità del legame affettivo con tali persone. Tale sistema relazionale ha un impatto diretto sulla trama, quando, sempre in base alle nostre azioni, Clementine deciderà di unirsi a noi o meno nelle fasi finali del gioco.

Nonostante tutto, The Walking Dead: A New Frontier è stata una stagione incentrata sulla sopravvivenza, come le due che l’hanno preceduta, ma a differenza di queste ultime, incentrate sulla costruzione di legami umani che quasi sempre partivano da zero, questo terzo capitolo ruota intorno al concetto di famiglia, sul tradimento ed il perdono di persone che ti conoscono e che si fidano di te per il “semplice” legame di sangue. Proprio facendo leva su questo tipo di legame, ci vengono regalate alcune delle scene più belle delle avventure Telltale.

Tutto è perdonato

Il capitolo perfetto? Non proprio. Ci sono alcuni momenti in cui dovremo fingere di non notare importanti dettagli. Ad esempio, come mai dopo il pandemonio scoppiato alla fine del capitolo 4 quasi nessuno sembra avercela con noi, o cercare di ucciderci? È vero, ci sarà un’occasione in cui qualcuno cercherà di farci fuori per questo, ma si tratterà di una persona in stato di shock per una recente perdita, che ne è del resto della città? Dopotutto, il nostro arrivo ha portato al rovesciamento, se non all’eliminazione, della leadership e di buona parte dei combattenti di una comunità fino a quel momento tranquilla, senza contare che abbiamo condannato una città ed ucciso decine di persone dopo aver aperto una breccia delle mura proprio mentre la città era assediata da un gregge.

In un mondo con i nervi a fior di pelle come quello di TWD, ai sopravvissuti non servono certo tanti pretesti per puntarvi una pistola in faccia e fare fuoco, ed invece, proprio come succedeva qualche episodio fa, i cittadini della Nuova Frontiera saranno abbastanza strafottenti nei nostri confronti. Persino la persona che avremo scelto di condannare nello scorso episodio sarà piuttosto ragionevole nel rincontrarci, ma almeno in quel caso, un breve, forse troppo breve dialogo risolutivo metterà sul tavolo le ragioni di ambo le parti. Errori del genere tuttavia non minano più di tanto la godibilità di From the Gallows, che anche al netto di tali discrepanze, risulta esser un ottimo episodio.

Fucili e ruspe

Le scene d’azione non sono una presenza ingombrante in From the Gallows, ma sono abbastanza esaltanti e coinvolgenti. Nei QTE vengono usate combinazioni mai usate prima, che riescono a dare un minimo di varietà all’insieme, senza mai risultare troppo difficili, ma si sa, la difficoltà nell’eseguire complicate manovre e combinazioni di tasti nei racconti interattivi costituisce più che altro una perdita di tempo che rallenta tutta l’esperienza e ne sottrae godibilità. Meglio così.

[stextbox id=”alert” caption=”COMMENTO FINALE”]Dulcis in fundo, The Walking Dead: A New Frontier termina con il suo capitolo migliore, con un finale soddisfacente che chiude tutte le sottotrame tranne quella che farà da spunto per la prossima stagione. Speriamo di rivedere Javi in futuro, per sapere come se la stia cavando, anche se i nostri occhi e le nostre speranze restano puntate sulla VERA protagonista, che diventa sempre più forte e caratterizzata.[/stextbox]

Sull'autore

Michele “Azzie"

Ho la straordinaria capacità di inventare cose che già esistono e di dire cose incredibili che diventano ovvietà pochi anni dopo. Inoltre mi piacciono i videogiochi, motivo principale per cui scrivo qui.