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Come tanti altri ragazzi e ragazze, sono cresciuto con la letteratura fantasy. Tra le opere che hanno maggiormente caratterizzato la mia gioventù posso ovviamente citare Il Signore degli anelli, Lo Hobbit, alcuni libri ambientanti nell’universo di Dragonlance e ovviamente Harry Potter.
Questo più degli altri gioca un ruolo importantissimo quando si hanno 11-12 anni. Perché si cresce quasi in contemporanea con il piccolo maghetto e molte di quelle sensazioni le si vivono sulla propria pelle, anche se in modo differente ovviamente. Vedere Harry Potter e La Pietra Filosofia al cinema è stata un’esperienza unica nel suo genere. Soprattutto visto che in realtà non sono mai stato interessato a questo tipo di proiezioni.
Insomma, pensavo che vedere un vecchio film al cinema fosse un modo per spendere i soldi (visto che il biglietto costa più di quello normale) e il tempo (visto che potrei vederlo a casa). Eppure, non potevo sbagliarmi più di così, visto che dopo essere uscito dal cinema, riuscivo a percepire la magia della saga che avrebbe cullato in futuro altre generazioni (tralasciamo il discorso della Rowling in questo frangente, inutile sparare sulla croce rossa).
In sala eravamo in tanti e quasi tutti avevano la mia stessa età. Ammetto che la sensazione di stranezza aleggiava nell’aria all’inizio, per dissolversi completamente con l’inizio della pellicola.
Restare in una grande stanza con uno schermo gigante davanti permette una pressoché totale immersione nel magico mondo di Harry. Ogni singola nota, ogni singola scena creano un’atmosfera capace di rapire e di cullare, ma non solo. Per me era la prima visione del film al cinema e quindi era chiaro che l’emozione schizzava fuori dal mio cervello. Vederlo al cinema è stato quasi come guardarlo per la prima volta e avrei pagato il doppio biglietto per vedere subito anche il secondo capitolo al cinema.
Il film non è perfetto, questo è chiaro. Ha parecchi difetti e parti non spiegate che rendono la narrazione frammentaria rispetto al libro, ma è un pezzo del nostro cuore. Lo accettiamo con tutti i difetti e lo amiamo. Giusto?
Mi è dispiaciuto di non aver visto i tre Il Signore degli Anelli al cinema, ma posso dire con certezza una cosa. Guardare al cinema un film appartenente al passato è bello come la prima volta. Bello nonostante qualche risata di troppo in sala, bello nonostante il rumore del cibo, bello nonostante qualche smartphone acceso.