Dragon Ball Xenoverse – Recensione

Ogni volta che c’è un cambio di generazione nell’ambito videoludico ci sono sempre quei titoli che aspetti in modo interminabile e con una certa ansia, vuoi perchè adori il personaggio principale, vuoi perchè ami il genere oppure perchè semplicemente sei un fan della serie. Dragon Ball non è da meno, tanti aspettavano impazientemente la possibilità di mettere mano ad un titolo dedicato al nostro super sayan preferito su Xbox One e Playstation 4 e ad accontentarci ci ha pensato Namco Bandai affidando lo sviluppo a Dimps, portando Dragon Ball Xenoverse.

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Questo nuovo capitolo fa dell’originalità il suo punto forte, infatti dall’uscita dei primi giochi di Dragon Ball di prove e modifiche per rendere più appetibile il gioco ne sono state fatte a dozzine. Dimps però ha voluto osare su una cosa che fino ad oggi era rimasta quasi sempre inalterata. Parliamo ovviamente della storia, che ci porta a ragionare su cosa sarebbe successo se… Ovvero portandoci in delle situazioni diverse da quelle che abbiamo già visto nell’anime ma che utilizzano la stessa ambientazione e gli stessi personaggi ma con delle variabili ben differenti riuscendo così a portare un senso di dubbio su tutto il proseguo della storia nel caso in cui anche una sola variabile riesca a modificare in maniera permanente la storia di Goku!

Per poterci vivere tutti questi momenti Dragon Ball Xenoverse ci chiede immediatamente di creare un nostro personaggio interamente personalizzabile, potremmo scegliere inizialmente la razza, quelle disponibili sono: i Sayan, i terrestri, i Majin, e infine gli alieni di Freezer. Ogni razza avrà determinate statistiche che però non andranno a influenzare pesantemente il gameplay rendendo quindi la scelta quasi una questione estetica. E proprio a livello estetico avremmo la possibilità di completare l’operazione di creazione del nostro personaggio, potendo scegliere il colore della pelle, degli occhi e così via potendoci creare il nostro alter ego da sfoggiare nelle battaglie a fianco (o contro) di Vegeta e tutti i compagni facenti parte dell’avventura.

Xenoverse

La mia città sarà anche la tua!

Superato il tutorial che ci spiegherà le basi del gioco ci perderemo all’interno di TokiToki city, ovvero un immenso hub dove gestiremo ed avvieremo qualsiasi nostra attività, potremmo quindi scegliere se lanciarci in una missione principale in una missione secondaria o fare degli scontri online, la scelta sarà possibile farla parlando con degli NPC che saranno all’interno di piccoli chioschi. Il potenziale di TokiToki è pressoché immenso ma sfortunatamente alcuni problemi e mancanze hanno penalizzato una feature veramente interessante. Prima di tutto nel caso in cui siamo connessi a internet ci troveremo TokiToki piena di altri personaggi, una bellissima scelta che renderà continuamente viva la nostra piccola città. L’entusiasmo verrá  stoppato nel momento esatto in cui scopriamo che l’interazione con gli altri utenti è pressochè minima e ridotta all’osso, il colpo di grazia ce lo da la stabilità dell’infrastuttura di TokiToki ritrovandovi improvvisi crash dell’online e perdendo tutta la folla di persone disponibili vicino a voi. Rimane comunque un ottimo e sensato centro di ritrovo dove passerete comunque parecchie ore a perdervi nell’organizzare ciò che vorrete fare e a gestire la parte GDR del gioco che ci permetterà di scegliere la nostra armatura e tutto quello che utilizzeremo nei combattimenti. La scelta e l’utilizzo di item è veramente interessante anche se alla lunga risulta un po’ monotona e ripetitiva.

Ti Spiezzo in due…

Dragon Ball Xenoverse è comunque un picchiaduro, e come tale è giusto domandarsi come e quanto si mena. Fortunatamente tanto, ovviamente tutto si basa sui round, ogni missione che sia primaria o secondaria il vostro obiettivo sarà picchiare il vostro avversario e per farlo avrete tutte le possibilità del caso, ci saranno ovviamente molte combo e potrete

equipaggiare le vostre abilità preferite in modo da poter personalizzare il vostro stile di combattimento più appropriato. La risposta ai comandi è sempre cristallina e non abbiamo riscontrato nessun problema, le ambientazioni sono sempre fedeli al cartone e ben riprodotte riuscendo a farci  immergere decisamente bene all’interno del mondo dei Sayan. Avremmo preferito però poter attivare le nostre abilità più potenti attraverso delle sequenze di tasti, invece il tutto è stato attribuito alla pressione di un tasto e in caso in cui abbiamo tutto quello di cui necessitiamo la nostra mossa sarà in esecuzione, molto probabilmente questa scelta è stata fatta per rendere il combattimento più accessibile e immediato ma avremmo preferito comunque una scelta differente.

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Non avrai altro Goku al di fuori di me

La grafica del gioco utilizza lo stile del cel shading, rendendo sempre piacevole e morbido tutto quello che sarà presente sullo schermo, a penalizzare però ciò che passerà davanti i nostri occhi ci pensa la telecamera che non è quasi mai precisa e fa dell’imprevedibilità il suo punto forte, fortunatamente con un po’ di pratica riuscirete a gestirla e eviterete parecchi problemi. Il gioco comunque risulta buono tecnicamente e molto probabilmente lo sviluppo cross gen ha penalizzato qualche scelta grafica dovendo, giustamente, scendere a compromessi .

L’audio del gioco convince e anche se dopo poche sessioni di gioco comincerete a odiare la musica di TokiToki City fortunatamente tutte le altre non saranno pesanti e si lasceranno ascoltare senza alcun problema. Tutti gli effetti sonori sono sempre chieri e ben riprodotti e non saranno mai eccessivi, i rumori ambientali sono sempre fedeli e riusultano molto gradevoli, un pò sottotono i suoni nei menù che risultano datati e monotoni.

Commento

Dragon Ball Xenoverse è un ottimo punto di partenza per Dimps, ci ha messo il proprio tocco e ha cercato di rinfrescare una serie videoludica che stava cominciando a fossilizzarsi su sé stessa, non è tutto oro quel che luccica e i problemi ci sono, però quasi tutte le scelte e le novità apportate non sfigurano e rendono il gioco piacevole.
Dispiace vedere TokiToki City sfruttata così male però rimane comunque un buon punto di partenza che speriamo si evolva in meglio nei prossimi capitoli. Per i fan della saga è un acquisto obbligatorio e ci sentiamo comunque di consigliarlo anche agli appassionati dei picchiaduro. Per i nuovi arrivi invece suggeriamo di ponderare l’acquisto in base alle vostre esigenze, ovviamente però se volete diventare un Super Sayan correte, c’è Goku che vi sta aspettando.

Sull'autore

Andrea Spina

Già da piccolo mangiavo biscotti a 8 Bit, l'amore per i videogames si è espansa in me tramite il Sega Mega Drive, attualmente continuo a coltivare la mia passione principale affiancata a quella dei giochi di società.