1984 edizioni Star Comics – Recensione

1984 romanzo di george orwell fumetto star comics
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Ci sono storie del passato che cambiano il futuro. Autori che con la loro visione distopica del mondo riescono a dipingere un mondo oscuro e invivibile. Autori che hanno saputo dare un’impronta a tutta la letteratura del futuro, ma delle volte andando addirittura oltre. Pensate ad esempio al Grande Fratello, che si ispira direttamente dal romanzo distopico 1984 di George Orwell. Potente, graffiante e in un certo senso profetico, il libro in questione è diventato fin da subito un vero e proprio cult. Star Comics Edizioni ha invece pubblicato la trasposizione a fumetti dello stesso libro, regalando delle emozioni simili al lettore. 

La storia di 1984 è qualcosa che nel bene o nel male tutti sanno. Anche senza aver letto il libro una persona sa che si tratta di una storia distopica in cui il mondo è governato dall’occhio vigile del BIG Brother. In questo mondo così grigio si muovono gli esseri umani, pedine in mano al governo e soprattutto carne da macello nel caso di bisogno. La storia viene riscritta per compiacere il partito e le persone non ricordano nemmeno gli avvenimenti degli ultimi quattro anni.

Alcuni però la vivono male questa situazione, capendo che in realtà le menzogne vincono sulla realtà e capendo di essere dei topi in trappola. In quel mondo basta una segnalazione per scomparire per sempre, dopo le svariate torture. Ed è qui che si muove il nostro protagonista, Winston Smith, la cui vita verrà stravolta da alcuni avvenimenti.

Parlando di 1984 risulta essere impossibile non fare alcuna analogia con il mondo reale. Essere sorvegliati è una nostra costante, anche se ovviamente non abbiamo qualcuno che ci giustizi perché la pensiamo in un modo diverso. La storia viene riscritta e in fondo inculcare qualcosa nella mente umana non è così difficile e questo ce lo dimostra chiaramente la situazione di alcuni paesi. Ce ne sono milioni di analogie, ma la lista allungherebbe troppo questa recensione.

La sceneggiatura di Jean-Christophe Derriene prende in esame quei punti importanti che elevano l’opera al capolavoro, mostrando al lettore tutta la brutalità di un mondo controllato e sorvegliato. I personaggi spesso sono abbozzati, ma nonostante questo è facile capire i pensieri del protagonista al loro riguardo ed è altrettanto facile apprezzarne alcuni e detestarne altri. Ovviamente essendo una trasposizione, l’autore ha avuto zero libertà, ma il lavoro risulta essere davvero eccellente.

La parte grafica è stata affidata a Rémi Torregrossa. Il suo tratto delicato e preciso rende perfettamente il mondo grigio e noioso che ci si mostra davanti ai nostri occhi. Un mondo fatto di divise e di pensieri unilaterali, dove ogni forma di differenza è vista come insubordinazione. Le figure umane spiccano grazie a un certo realismo e all’estrema precisione con la quale vengono descritti i corpi e i volti. Si tratta di un lavoro che non lascerà sicuramente stupidi a priori, ma resta una lettura piacevolissima.

Lo consiglio sia a chi conosce il romanzi, sia a chi non lo ha mai letto.

Sull'autore

Rostislav Kovalskiy

Un non troppo giovane appassionato di tutto quel che ruota attorno alla cultura POP. Vivo con la passione nel sangue e come direbbe Hideo Kojima "Il 70% del mio corpo è fatto di film".