Agatha Christie: Assassinio sull’Orient Express – Recensione

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Forse avete letto la precedente recensione legata all’investigatore privato Hercule Poirot, creato dalla mano e dalla mente della scrittrice Agatha Crhistie. In quell’occasione si parlava del primo caso legato all’investigatore belga, che in questo capitolo gli sviluppatori hanno mantenuto inalteraterate le meccaniche di gioco, oltre all’aspetto grafico pulito con colori sgancianti senza sfumature dark oppure gotiche.

Non so dirvi esattamente se sono collegati narrativamente, al momento della scrittura sono arrivato a metà storia e non lo risulta, ma posso solo dirvi che fanno parte di due capitoli legati ai libri di Agatha Christie in quanto l’Assassinio sull’Oriente Express non è solo il secondo episodio di questo brand, ma deriva da uno dei libri più famosi al mondo. La prova è stata eseguita su Playstation ( è presente sia sulla 4 e sulla 5), per Xbox sia per One che Series X/S, Nintendo Switch e PC sul sistema operativo Windows.

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Un assassino sul treno

Di ritorno dalla Siria per un caso di furto per conto di un cliente facoltoso, l’investigatore privato Hercule Poirot sta per prendere un treno dalla Turchia, più precisamente da Istanbul sul versante asiatico, per ritornare a casa ubicata a Londra. Si farà aiutare dal capo treno che si occupa dell’Oriente Express, ovvero l’amico Bouc che lo invita presso il treno in modo completamente gratuito.

Dopo un piccolo caso di smarrimento di un biglietto del treno per conto di un turista inglese, che ci aiuterà nel frattempo nel conoscere le meccaniche di gioco che vedremmo successivamente, verremmo invitati sulle carrozze del treno. Durante le prime giornate si vivrà tranquillamente, visto che il viaggio sarà piuttosto lungo e durerà qualche giorno, vedendo la quotidianità di un treno che riesce a percorre diverse migliaia di Km dall’Europa Occidentale all’Estremo Oriente.

Ma ad un certo punto verremmo bloccati da una slavina dalle parti di Belgrado, con i turisti e lavoratori del treno non vedono l’ora di ripartire, e qui avverrà il famoso omicidio provocato da una persona del treno contro uno di questi turisti in un impeto di odio e per diverse ragioni. Qui la noia della quotidianità sarà solo un ricordo, e l’investigatore Hercule Poirot sarà felice di riuscire a trovare il colpevole e di consegnarlo alla polizia.

La squadra che vince non si cambia

Le meccaniche di gioco rimangono pressoché invariate dal precedente episodio, che migliora in quanto ad un certo punto della storia interpreteremmo un personaggio femminile che, dovrà seguire un caso personale all’interno del mondo di gioco. Non entro troppo nel dettaglio perché per ovviare le indagini di Poirot e della poliziotta Joanna Locke, che non è imparentata con lo Spartan 3 Jameson Locke che sia chiaro, perché in caso contrario vi rovinerei l’esperienza.

Per tanto all’interno del gioco ci sarà principalmente la storia di Hercule Poirot con il famoso omicidio, aiutato dalla poliziotta che sta indagando con un caso personale come già detto. Nelle indagini sono molto semplici e saranno divise in due parti una nell’ambiente di gioco, dove dovremmo trovare e incrociare i vari indizi da lettere minatorie, conversazioni segrete fra passeggeri e molto altro.

La seconda parte è legata alle missioni dedicate all’investigazione e che cosa dobbiamo fare con le persone indagate, nel quale più precisamente vedremmo come immagina il lavoro dell’investigatore privato. Uno degli aspetti che maggiormente mi sono piaciuti sono i mini giochi, in quanto parlare con tutti i presenti nel gioco sarà difficile in quanto bisognerebbe contestualizzarle in ogni momento però, ce da dire che permette di riparare non solo determinate immagini ( che magari sono foto o documenti cartacei distrutti) ma anche unire determinate informazioni, come lo spostamento di un personaggio oppure che cosa è successo in determinate circostanze.

Il lavoro di un investigatore

Sicuramente un aspetto mantenuto dal precedente episodio, ma non migliorato ma è rimasto quasi identico, sono le movenze dei personaggi e il loro modo di gesticolare gli uni con gli altri. Rispetto a prodotti maggiormente pubblicizzati, un esempio recente è Alan Wake 2 oppure Horizon Zero Dawn uscito qualche anno fa, perde qualche colpo ma comunque si fa rispettare in quanto sia nei giochi di luce, la cura dei lineamenti e come si muovono i personaggi sono buoni ma non eccelsi.

Il doppiaggio rimane invariato rispetto al primo prodotto ovvero esclusivamente in inglese, con i sottotitoli in italiano e in diverse altre lingue gestibili dalle impostazioni qualora si volesse cambiare. La particolarità del titolo, mantenuta dal libro originale di Agatha Christie che ricordo a chi legge non è identico al 100%, però rimangono le persone di varia nazionalità che viaggiano per diverse ragioni.

La particolarità che ho notato nel gioco, che non era presente nel capitolo precedente, è il fatto che è presente una tabella per indicare i vari personaggi da controllare in qualsiasi momento. Questo permette non solo di capire le informazioni basiche dei personaggi, ma anche di capire e collocarli sul treno nel momento in cui è avvenuto l’omicidio e per tanto controllare gli indizi.

Un titolo moderno ispirato al passato

Sicuramente un libro che ha segnato generazioni di persone, in quanto lessi il libro durante le superiori e rileggendo in tempi più recenti le vicende dell’opera, il gioco non è una copia del libro vista su schermo. Ha delle differenze dall’originale come la persona uccisa e del perché è stata assassinata, oltre alla poliziotta americana che non era presente nell’opera originale.

Però comunque è bello che Microids è stata attenta alle attenzioni, infatti è un prodotto per tutta la famiglia da chi è un adulto con già dei figli, fino ad arrivare ai bambini e a chi ha qualche primavera sulle spalle. Infatti il gioco non sono presenti parolacce o mancanza di educazione in nessun modo, bisogna dirlo quando si vede l’impegno e in più il titolo è ambientato in epoca moderna e non a cavallo fra glia anni 20 e 30 del secolo scorso.

Un aspetto che mi è piaciuto di più è il fatto che ogni personaggio ha una nazionalità diversa, oltre ad avere una storia personale unica da conoscere e ad approfondire nelle ore di gioco. I comandi sono rimasti invariati rendendo piacevole il gioco senza azioni legnose, che possono limitare l’esperienza cosa che non accade per un prodotto che è ottimo da provare e giocare.

Sull'autore

Giacomo Lambertini

Cresciuto con pane, videogiochi e fumetti cresce con una voglia smisurata di raccontare ciò che più gli appassiona a chiunque.