Batman Rinascita 15-21 – Recensione – DC Comics

Ho atteso il momento per metterci in pari con la serie Batman La Rinascita e devo dire che a parte alcuni momenti un po’ bassi, la serie è andata bene con tutte le testate presentateci in Italia grazie a RW Edizioni. Stavolta la recensione riguarda una serie di numeri che chiudono dei brevi archi e ne aprono altri. Insomma, tanta azione, tanta freneticità ed emozioni a palla per delle avventure che avranno delle ripercussioni anche nel lontano futuro.

Batman

Dopo molti sacrifici e fatiche lo psico pirata è stato consegnato ad Arkham, ma ovviamente Bane non se ne sta fermo con le mani nelle tasche. In fondo, il suo regno era stato attaccato dal pipistrello e quindi la guerra è inevitabile. A Gotham intanto Batman scopre la verità sugli omicidi commessi da Catwoman e dopo una lunga notte passata in intimità, i due si separano per un breve periodo per la prossima mossa. In questo frangente, con Bane pronto a scatenare la guerra più rabbiosa di sempre e a uccidere tutta la famiglia del Cavaliere, il tempo è poco. Per questo motivo, dopo aver visto i propri alleati impiccati per mano del bestione, decide di farsi aiutare da Superman per tenerli alla larga dalla città e affrontare quella che è la vera nemesi di questa Rinascita.

Tom King è un asso, non c’è dubbio. La storia che racconta è un magistrale racconto thriller in cui la famiglia diventa una parte importante non solo per Batman, ma anche per Bane. Ognuno ha subito dei gravi torti e ognuno parla con una madre ormai defunta, ma per ragioni diverse. I dialoghi , nonostante la loro massiccia presenza, non stancano nemmeno per un istante e anche tutta la costruzione di questa saga risulta essere particolarmente convincente.

Dalla parte delle matite abbiamo il buon Mitch Gerard. I due collaborando insieme creano sempre un quadro realistico e dettagliato; Sheriff of Babylon e Mister Miracle compresi. Si tratta sicuramente di un autore che ama una griglia ben definita all’interno delle tavole, e a tratti ciò potrebbe stancare, ma poi durante le scene d’azione succede qualcosa e si rompe qualcos’altro e si viene risucchiati in questo mondo.

Batman Detective Comics

Stavolta ci troviamo con il team di Batman già pronto e operativo e il padre di Batwoman dietro le sbarre, ma con una nuova minaccia pronta a scatenare il panico tra i cittadini di Gotham. La lega delle Ombre, un’organizzazione fanatica che non si ferma davanti a niente pur di raggiungere il proprio scopo e mette a ferro e fuoco la città, decimando uno a uno gli alleati di Batman e di Cassandra. Ci sarà però qualcuno pronto a fermarla, l’Orfana.

James Tynion IV e Marguerite Bennetti conducono il gioco con una storia leggermente sottotono rispetto a quella di prima, ma comunque con un proprio lato oscuro davvero intrigante. I buchi non se ne vedono e si prosegue verso un finale interessante senza esitazioni. Le matite sono invece firmate da Ben Oliver e si sente la differenza con Mitch. Non in un senso negativo però. Si tratto di uno stile peculiare che si ispira alle matite e riesce a donare una certa dinamicità a quasi tutte le scene.

Nightwing

L’ultima testata è come un modo per distogliere la tensione generata dai primi due numeri. Dick Grayson fa ormai parte di Bludhaven, ma alcuni dei vecchi ex-criminali vengono accusati ingiustamente e messi in prigione. Nel frattempo, però, ci sono altri criminali che cercano di attaccare i nuovi alleati e tra questi troveremo la donna che farà uscire fuori di testa l’eroe dal cuore d’oro. Dopo la sconfitta dei presunti criminali, vedremo uno sprazzo della vita normale dei due innamorati, ma tutto ha una brevissima durata. Bisogna però ricordare che la Bat Famiglia non si disgrega mai.

Dietro ai testi troviamo di nuovo Tim Seeley, che sembra divertirsi nel creare una storia leggera, ma emozionante. Per tutto il corso della lettura non ci saranno dei momenti davvero inutili in quanto anche la finestra sulla vita tranquilla ha un senso, quello di definire al meglio il carattere dei due ragazzi. Marcus To dietro le matite utilizza uno stile quasi da sketch, in cui alcuni punti sono meno definiti degli altri e il tratto spigoloso rende tutto un po’ più movimentato. Merito poi dei colori simil pastello che danno un po’ di delicatezza a ogni figura e l’insieme crea un bel quadro da ammirare.

Sull'autore

Rostislav Kovalskiy

Un giovane appassionato del mondo videoludico e di tutto ciò che lo circonda. Cresciuto con i videogiochi e libri tra le mani ha deciso di unire la sua passione per la scrittura con quella per i videogiochi ed ecco perché si trova qui.