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Sono passati dei mesi dall’uscita di Call of Duty: WWII, ma il suo successo continua a spingere il gioco in alto mare ed evitare un naufragio. I giocatori non mancano mai e il team di sviluppo cerca sempre di migliorare il titolo e non solo. Con l’ultima patch, infatti, abbiamo visto una modifica fatta anche al sistema interno del HUD del gioco. Ora tutto sembra molto più semplice e chiaro ed è facile anche solo andare dal furiere o selezionare le missioni da compiere. Questa però è la recensione del nuovo DLC, War Machine, che ci mette davanti a tre nuove mappe online, una nuova missione e la parte finale della saga della modalità Zombi.
Non pensare mai, spara e basta
Il nuovo DLC aggiunge come ho detto tre nuove mappe, del tutto nuove ai giocatori, ma non agli amanti del cinema o della storia. Si tratta di Egypt, Dunkirk e V2 e si tratta di tre mappe completamente nuove, senza alcun riferimento a quelle uscite anni fa. Partiamo da quella che forse ha più interesse per la sua apertura, Dunkirk.
Qualcuno si ricorderà sicuramente il film di Christopher Nolan con il medesimo nome e con un grandissimo successo. Un gran bel film dal lato tecnico, la cui ambientazione ritroviamo anche in questa nuova mappa. Una vasta distesa permette l’uso dei cecchini, mentre le barche spiaggiate permetteranno l’avanzamento dei propri soldati all’interno di questa mappa e si garantisce un doppio approccio. Da una parte abbiamo quello a distanza, mentre dall’altro abbiamo quello ravvicinato in cui si sta scoperti sotto il fuoco dei cecchini nemici.
La seconda mappa, Egypt, ambientata nelle terre egiziane, da invece un approccio totalmente differente. I stretti cunicoli e i piccoli campi aperti daranno il via a delle sanguinose battaglie a suon di fucili a pompa e mitra veloci, ma possenti, dimenticando quasi totalmente le armi a lunga gittata. La terza mappa invece, V2, permetterà un doppio approccio grazie alla sua mappa abbastanza variegata. Preparatevi quindi a un doppio o triplo fuoco incrociato e createvi un buon team per avere ogni tipo di copertura. In tutto le tre mappe compiono il loro dovere, ma senza sorprendere del tutto i giocatori e senza darci un grande senso per spendere i soldi per l’acquisto di questo DLC.
Da Palermo a Napoli
Per le missioni abbiamo una nuova ambientazione, quella italiana. Ricordiamo infatti che nel 1943 le truppe alleate fecero il cosiddetto Sbarco in Sicilia, che conosciamo con il nome di Operazione Husky. In questo caso ci troveremo nella città di Ragusa, con i classici obiettivi da compiere prima dello scadere del tempo. Dovremo proteggere o rubare i documenti sui siti logistici situati a Palermo e Napoli e infine difendere il campo di trasmissioni (o al contrario usarlo per inviare i dati agli alleati). Infine arriverà la parte più interessante dell’intera missione in cui piloteremo i caccia della seconda guerra mondiale.
A questo proposito vale spendere due parole in più sulla qualità di quest’ultima missione. Si tratta sempre di una ricostruzione arcade delle battaglie aerei e se vi aspettate un War Thunder semplificato, sarete delusi. Nonostante questo, però, le abilità acquisite nel gioco russo dedicato alle macchine belliche della seconda guerra mondiale torneranno sicuramente molto utili in parecchie occasioni. Un consiglio che vi posso dare è quello per la fuga dai nemici. Accelerate aumentando di quota e poi lasciate l’acceleratore per far andare il nemico verso la contraerea e nel contempo scendendo di quota in una virata. Funziona sempre (o almeno 9 volte su 10) e vi permette di combattere senza sosta e senza perdere vita.
Eins Zwei Polizei
Come ultimo contenuto disponibile con il DLC troviamo l’ultima mappa e quindi la fase finale della missione Zombi. I russi hanno ormai invaso Berlino e la guerra sta giungendo alla sua conclusione, ma il dottor Straub non vuole arrendersi e lancia i zombie dai propri Zeppelin per respingere l’armata rossa. Come sempre, troveremo in questo caso i quattro protagonisti, Jefferson, Olivia, Drostan e Marie, che dovranno lottare in questo capitolo conclusivo contro le orde di mangia cervelli. Rispetto all’ultimo DLC, l’ambientazione torna a essere quella classica e non abbiamo più la difficoltà del non poter vedere niente per colpa della nebbia, ma piuttosto avremo a che fare con tanti locali diversi, tante tipologie di mini mappe e quindi un approccio che dovrà cambiare a seconda dei casi.
Quest’ultima parte l’avrei sicuramente preferita un po’ più originale rispetto a quel che è in quanto dopo l’ottima isola ci si aspettava ancora più originalità. Gli sviluppatori hanno invece deciso di buttarsi sul classico, che sicuramente non guasta mai, ma che al contempo non regala le stesse emozioni di una ventata d’aria fresca.