Cosa è andato storto alle Premiazioni Micheluzzi al Napoli Comicon 2018

Comicon 2018
Questo sito contiene diversi annunci Amazon. A ogni vostro acquisto riceviamo una piccola commissione.

Come ogni anno, a fine aprile si tiene il Napoli Comicon, la terza fiera dedicata al mondo dei fumetti più importante d’Europa e quest’edizione aveva un significato ancora più profondo. Si tratta infatti della ventesima edizione della fiera, che negli anni ha dato giustizia al sud Italia e ha portato tantissimi autori e attori famosi provenienti da tutto il mondo. Ho atteso un po’ prima di scrivere quest’articolo, anche perché volevo avere le idee chiare su cosa scrivere e alla fine eccoci qui, a parlare di qualcosa che poteva andare meglio e che invece era un guazzabuglio di incomprensioni, i Premi Micheluzzi.

Premetto velocemente che la manifestazione sta migliorando di anno in anno al livello macro, ma è proprio al livello micro che sembrano esserci ancora troppi problemi. Questi ovviamente li troviamo anche a Lucca, Romics, Paris e addirittura al San Diego Comic Con (dove i problemi sono tantissimi). Ogni fiera andrebbe però migliorata di anno in anno ed è dovere di tutti far notare qualcosa che non funziona, sopratutto se ciò riguarda non solo la stampa, ma il pubblico pagante.

Il 29 aprile 2018 alle ore 19:30 si sono svolti i Premi Micheluzzi, che come tutti sanno, hanno una grande rilevanza al livello nazionale (e non solo). Attilio Micheluzzi era un autore eccezionale e questo premio a lui dedicato rappresenta uno dei punti forti dell’intera manifestazione. Come sempre, il pubblico raramente partecipa a questo evento, sia per l’orario sia perché ammaliati da altre attrattive presenti alla fiera. Annualmente venivano distribuiti degli inviti per la manifestazione, che poi servivano per l’ingresso in questa. Questo era il problema del 2018.

Il manifesto diceva chiaramente che si trattava di un evento con invito, che ovviamente bisognava ritirare all’Auditorium o la Sala Stampa per i giornalisti. Il problema della disorganizzazione era il seguente. Non esistevano gli inviti perché sul manifesto si erano sbagliati, ma all’Auditorium si diceva che serviva per forza un accredito stampa per entrare. Il casino sembrava essersi risolto dopo che diverse volte sono andato da ambo le parti a spiegare la faccenda, che però non era chiaro affatto. Alla fine, tutti erano convintissimi del libero ingresso per le premiazioni e due giovani erano in attesa dalle 18:45 per poter vedere i premiati. Una bella soddisfazione per gli autori e non solo, visto che di solito in pochissimi si presentano all’evento. Purtroppo tutti coloro che erano in attesa ed erano senza l’accredito non sono entrati, perdendo le premiazioni, il tempo e la pazienza.

Ora, a fronte di tutta questa spiegazione, urge dire una cosa importante. I Premi Micheluzzi sono pochi seguiti, ma importantissimi per il panorama italiano ed era sempre un grande piacere trovare i visitatori che seguivano con passione questo evento. Da quest’anno sembra che non sia possibile questo piacere per i pochi appassionati ed è già un errore proprio perché cosi si allontano anche quei pochi spettatori dell’evento e li si scoraggia a venire. Altro errore, che non dovrebbe ripetersi mai più è la cattiva comunicazione. Tra la sala stampa e l’Auditorium non esisteva una collaborazione, ma cosi nemmeno con l’Info Point e chissà, forse nemmeno il direttore del Comicon sapeva qualcosa sull’evento.

Con tutta la speranza del mondo spero in un Comicon 2019 più organizzato e attrezzato, ma sopratutto con le premiazioni libere per tutti.

Sull'autore

Rostislav Kovalskiy

Un non troppo giovane appassionato di tutto quel che ruota attorno alla cultura POP. Vivo con la passione nel sangue e come direbbe Hideo Kojima "Il 70% del mio corpo è fatto di film".