Dr. Stone #1 – Recensione

DR. Stone 1

Le abitudini sono una brutta bestia ed io ho preso, tanti anni fa, l’abitudine di seguire 3 shonen. L’abitudine di legarmi alla loro storia, alle avventure dei protagonisti, alla loro crescita. Iniziai con One piece, Naruto e Bleach, e se il primo ancora continua imperterrito gli altri due con la loro fine mi hanno lasciato un vuoto che ho colmato con altri fumetti che però si stanno dirigendo anch’essi verso la loro parte conclusiva, uno di  questi è Seven Deadly Sins. In questi mesi, maledicendo la mia brutta abitudine, ho pensato quindi, “cosa leggerò una volta che sarà finito Nanatsu?”, ed ecco che gli esseri astrali che governano il mondo del fumetto mi hanno fatto conoscere Dr. Stone.

Dr. Stone è uno shonen la quale serializzazione è iniziata nel 2017 sulla rivista settimanale Weekly Shonen Jump, mentre in italia è edito da Star Comics dal primo di questo mese (novembre n.d.r.). L’autore della storia è Riichirō Inagaki,  noto per aver scritto Eyeshield 21, mentre le illustrazioni sono opera di Boichi, famoso per essere l’autore e disegnatore di Origin e di Sun Ken Rock.

Il post apocalittico che non gusta mai

La storia inizia con la presentazione dei due personaggi principali, Taiju e Senkuudue amici che frequentano le scuole superiori e che sono uno l’opposto dell’altro. Mentre il primo è un “gorilla” (come si diverte a chiamarlo Senkuu) un po’ ingenuo e dal cuore buono, il secondo è un genio fissato con la scienza e che a tratti, almeno all’inizio, può sembrare pure cinico. A cause di un misterioso avvenimento buona parte degli esseri viventi vengono pietrificati, e i due protagonisti si risvegliano solamente dopo migliaia di anni,  nel 5738 D.C, in un mondo post apocalittico, da soli,  ed il compito che si prefiggono è quello di ricostruire una civiltà e salvare il resto del mondo.

La scienza come fulcro della narrazione

Una cosa che mi ha molto colpito è il ruolo chiave che ha la scienza nello svolgersi degli eventi. Senkuu, uno dei due protagonisti, affronta tutte le situazioni e tutte le avversità sfruttando le sue conoscenze in ambito scientifico, soprattutto in quello chimico, premurandosi di spiegare il tutto al lettore. Ho potuto appurare (con grandissima soddisfazione poichè studio Chimica), che le cose che dice e fa non sono per nulla fantascientifiche e che, pur non essendo per forza di cose completamente corrispondenti alla realtà, hanno, come ho già detto, un riscontro scientifico.

Vale l’acquisto?

La risposta è assolutamente si. Raramente in un fumetto (manga) mi prende la storia in questo modo fin dal primo volume, e non posso che aspettarmi solo in un miglioramento nei volumi successivi con l’approfondimento della trama, l’introduzione di nuovi personaggi e l’approfondimento di quelli già presenti. Come da titolo, almeno per quello che ho visto fino ad ora, considero Dr Stone una scintilla di qualità nel panorama shonen degli ultimi anni che, personalmente parlando, mi ha lasciato alquanto deluso.

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Redazione