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Quando ebbi tra le mani il primo gioco dedicato alla Formula Uno, l’indimenticabile Formula One 99 uscito sulla prima PlayStation, pensai che a quei tempi, non poteva esserci un altro titolo in grado di offrire un’esperienza quasi simulativa delle monoposto ma d’altronde avevo solamente 9 anni. Passarono gli anni, l’industria videoludica crebbe e continua crescere tutt’oggi come non mai, l’esperienza di vari sviluppatori migliorò ed eccomi qui a parlare del nuovo F1 2018, il nuovo gioco di corse di Codemasters in grado di offrire una nuova esperienza ricca e divertente per ogni appassionato e non. Il titolo l’ho provato su una PlayStation 4 Fat standard, ma vediamo com’è andata nel dettaglio.
Una carriera strameritata
F1 2017 l’anno scorso mi aveva davvero colpito, al contrario dello sfortunato F1 2015 dove non mi aveva particolarmente entusiasmato. F1 2018 prende dunque spunto dall’ottimo capitolo dell’anno scorso riuscendo ad ingrandire e migliorare la fantastica carriera, perché è proprio qui che Codemasters quest’anno ha voluto spingere principalmente il gioco e la sua struttura.
Come per ogni carriera che si rispetti bisogna innanzitutto creare il nostro alter ego personalizzato. Abbiamo la possibilità di modificare il nome, cognome, numero, scegliere il casco che più ci aggrada e il nome audio che serve per farci chiamare dai box. Fatto tutto questo dove impiegherete davvero pochi secondi, si avrà la possibilità di scegliere con quale scuderia firmare il contratto ed iniziare la nostra carriera al bolide della monoposto scelta, il tutto è più o meno identico al capitolo precedente.
Non è sempre facile cercare di migliorare un titolo sportivo ogni anno, cercare di fare qualcosa di nuovo, di fresco mai visto prima è quasi impossibile. Però grazie alla bravura e professionalità i ragazzi di Codemasters sono riusciti a introdurre qualche novità davvero interessante e devo dire anche molto gradita.
Tanto per iniziare abbiamo le interviste in tempo reale con la giornalista Claire dove, avremo la possibilità di rispondere con risposte multiple entro un limite di tempo. Ad ogni risposta, guadagneremo punti esperienza. Per farvi un esempio semplice, se la giornalista pone la domanda sulla nostra vittoria della gara e noi andremo a rispondere che il merito è del team, questo guadagnerà del rispetto e quindi punti esperienza. Nella carriera ci saranno tutte le prove e proprio come succede nella realtà, avremo le tre prove libere, qualifica e poi la gara. Per ogni prova che effettueremo guadagneremo automaticamente punti esperienza. Questi punti infine verranno spesi nell’albero delle abilità, dove avremo la possibilità di potenziare la nostra monoposto, dal telaio al motore, proprio come succedeva nei capitoli precedenti. Una delle novità più interessanti di questo F1 2018 è l’halo, un sistema di protezione introdotto all’inizio di quest’anno in Australia a Melbourne. Questo permette la protezione del pilota anche se, molti piloti hanno dichiarato che non è bello esteticamente e, non è nemmeno comodo per la visibilità. Fortunatamente l’halo nel gioco può essere parzialmente disattivato. Come per ogni carriera che si rispetti, spetta a noi scegliere il nostro rivale del campionato mondiale in corso, un modo per dichiarare guerra sportivamente. Arrivati a un certo punto dello sviluppo della monoposto e della stagione in corso, gran parte del lavoro effettuato nella stagione in corso, sarà vietato nella stagione successiva, quindi il consiglio che posso dare è quello di sviluppare quello che più vi interessa sul momento in modo da sfruttare i potenziamenti della monoposto nella stagione successiva e cosi via.
Per chi invece desidera porsi nei panni del suo pilota preferito è presente ovviamente il Campionato Ufficiale 2018 con tutti i circuiti, l’intero regolamento e ovviamente tutte le prove a disposizione, quali prove libere, qualifica e gara. Non è tutto, per chi volesse tornare indietro e vivere le emozionanti sfide storiche può usufruire degli eventi storici con le venti monoposto classiche, per farvi un esempio potete correre con la mitica Ferrari 312 T4 di Giles Villeneuve, la McLaren MP4/1B del 1982 e molte altre ancora. Queste sfide si basano principalmente sull’inseguimento delle altre monoposto, prendere a tempo i checkpoint e sorpassare tot monoposto; inoltre è possibile fare alcuni campionati sempre con le vetture classiche.
Devo dire che Codemasters dal lato contenutistico non si è risparmiata, l’unica pecca che ho trovato ma che, quasi sicuramente nessuno avrò ormai notato è la mancanza dello split screen a due giocatori. Sarebbe stato divertente fare gare veloci o campionati ma, evidentemente i tempi sono cambiati e io rimango ancorato al passato.
Purtroppo non ho avuto la possibilità di provare la modalità Multiplayer Online visto che, i server apriranno il giorno dell’uscita che, vi ricordo è fissata per il 24 agosto. Quello che posso dirvi è che hanno aggiunto finalmente le gare classificate.
E alla guida come siamo messi?
I giochi della Formula Uno negli anni hanno sempre avuto quell’impronta simil arcade, con Codemasters però hanno iniziato ad essere più simulativi e più accessibili a ogni giocatore. Adesso abbiamo molta più interazione con i box, per qualsiasi problema loro ci contattano, se abbiamo problemi con la monoposto basterà premere un tasto e prenotare l’entrata ai box. Ho sempre sognato vedere nei videogiochi i meccanici in azione e, mai come quest’anno sono riusciti a fare un lavoro così sbalorditivo, a volte sembrava di vedere un gran premio in tv vista la mole di dettagli impressionanti. Immancabile il DRS che si può attivare in alcune aree del GP a meno di un secondo dal pilota che ci precede. E la guida? Anche qui c’è stato un miglioramento rispetto al passato, anzitutto bisogna accelerare e frenare quando necessario e sopratutto saper sterzare bene sennò si corre il rischio che la nostra monoposto faccia un bel testa coda rischiando di arrivare poi in ultima posizione. Questa miglioria allo sterzo è stata fatta grazie ai dati reali presi dal mondiale di Formula Uno.
Oltre l’aggiunta dell’halo, del quale ho parlato precedentemente è stata aggiunta anche la funzione ERS (Engine Recovery System, il sistema di recupero del motore) questo può essere attivato attraverso il menu in gara, aggiunge un ulteriore avvicinamento alla realtà rendendo le gare ancora più avvincenti. In questo capitolo ho trovato un IA abbastanza forte e davvero competitiva, si notano in modo evidente le monoposto che combattono per la posizione, ci sono i contatti e gli immancabili incidenti.
Dal punto di vista tecnico
Da questo F1 2018 non dobbiamo aspettarci grandissime rivoluzioni per quanto riguarda il comparto grafico tanto che, assomiglia molto al precedente capitolo seppur con qualche miglioria. È stato comunque spinto al massimo il motore Ego Engine, ed è da notare infatti le condizioni atmosferiche tenute a risalto quali la pioggia e la nebbia. Tante sono le visuali disponibili della monoposto, si passa da quella in terza persona in lontananza, la seconda in terza persona più vicina, quella dove si vede l’abitacolo per poi passare direttamente alla prima persona dove, si vede il volante della monoposto assieme all’halo che, come scritto precedentemente questo volendo, può essere in parte disabilitato per garantire una visuale migliore. In questo capitolo Codemasters ha voluto dedicarsi ad una componenente molto più cinematografica tanto da arricchire i circuiti con vari filmati, presentazioni del paddock, l’immancabile telecronaca di Sky / TV 8 redatta da Carlo Vanzini e del suo collega Luca Filippi, senza dimenticare ovviamente l’aggiunta della sigla originale presente per ogni gran premio. Nel mondiale 2018 tornano i circuiti di Paul Ricard e Hockenheim.
Un ottimo lavoro è stato fatto per le monoposto, i dettagli sono davvero impressionanti ma attenzione, non riguardano solo quelle dell’anno corrente ma, anche delle venti vetture classiche che hanno raccontato la storia della Formula Uno. Senza dimenticare l’ottimo sonoro, il rombo dei motori è a dir poco superlativo, si sente il rumore diverso per ogni motore, esempio si nota il rombo di una Ferrari del 2002 rispetto a quella del 2007, sono quei particolari che per un appassionato di Formula 1 vogliono dire tantissimo, su questo lato nulla da dire. Il titolo non è esente da difetti ma nulla che vada a compromettere il divertimento del titolo di Codemasters, su PlayStation 4 Fat Standard ho segnalato diversi ritardi delle texture, come ad esempio il logo sul microfono della giornalista, e leggeri scatti dopo il finale di un gran premio, in ogni caso F1 2018 gira anche su PS4 standard a 60 fps.
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