Fantastici Quattro: Antitesi – Recensione di un albo da collezione

Fantastici Quattro: Antitesi
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Tra i vari gruppi di eroi Marvel, in pochi riescono a conquistare il pubblico più dei Fantastici Quattro. Il fumetto nato in un passato burrascoso, con delle origini ancora piuttosto incerte ha saputo appassionare fin da subito i lettori grazie a dei personaggi interessanti e i nemici piuttosto atipici. In più, la parola chiave presente in tutta la serie ed è “La Famiglia”. Questa parola funziona da collante tra tutti i membri del team e con il passare degli anni ha avuto una forte influenza su tantissimi giovani. I Fantastici Quattro Antitesi ci mostra ad esempio sia il forte legame, ma anche una storia con tanto di nemici immensi quanto un pianeta e pronti a fare un vero e proprio macello. Il tutto è impreziosito dall’ottima edizione targata Panini Comics, che a conti fatti è una vera e propria delizia.

I Fantastici Quattro Antitesi è un volume che racconta una storia particolare in cui si intersecano più personaggi e più vite. Si parte con una battaglia contro Annihilus, il temibile villain proveniente dalla Zona Negativa. Sconfitto lui, il gruppo dovrà fermare una cometa diretta sulla terra, salvo poi scoprire che in realtà è Silver Surfer, che chiede un aiuto disperato per combattere contro un nemico mai visto prima. Un nemico capace di sconfiggere in poco tempo Galactus, rispedendo la sua forma umana all’interno della Zona Negativa, iniziando così a invadere i vari pianeti, soggiogandone gli abitanti. Questa sarà la sfida di un piccolo gruppo per salvare il destino dell’universo.

La sceneggiatura di Mark Waid di Fantastici Quattro: Antitesi è perfettamente riuscita per il suo scopo. Ci viene mostrato sia il lato famigliare dei personaggi, che quello degli eroistico. Lo sviluppo degli eventi risulta essere abbastanza verticale e l’autore non lascia mai un momento di riposo al lettore. Niente momento morti, ma solo tanta azione condita da momenti più profondi.

I dialoghi funzionano praticamente in ogni frangente. Si riesce a percepire chiaramente la differenza caratteriale dei vari eroi, anche se Johnny è forse quello che in questa storia ha meno da dire rispetto agli altri. Il maggior focus viene fatto su Reed Richards e sua moglie Susan Storm. Eppure, abbiamo visto anche un villain come Galactus diventare più umano, cercando di fuggire dal proprio ruolo.

Per Neal Adams questa è la prima avventura con il gruppo dei Fantastici Quattro e in questo fumetto ha portato un compito tutt’altro che semplice. Le proporzioni megagalattiche di Galactus e Antitesi, che da soli potrebbero riempire pagine intere. I protagonisti giocano quindi spesso e volentieri in campi giganti, ma la “visuale” mette in evidenza i loro dettagli e i volti, senza disperdersi troppo. Quest’ultimi infatti sembrano parlare una lingua tutta loro, facendoci spesso capire i loro sentimenti. Le azioni sono comunque tante, ma non tutte riescono a reggere il pathos del momento. C’è comunque da dire che il tratto di Neal si è rivelato piacevolissimo da vedere grazie alle linee sottili e precise che ricreano poi tutto l’ambiente.

Una menzione a parte va fatta proprio per l’edizione in questione. Il suo grande formato forse stonerà vicino alla classica dimensione dei fumetti Marvel, ma allo stesso tempo risplenderà di luce propria. A catturare è sicuramente la costa del fumetto, realizzata con il cartone rigido e coperto poi da un tessuto particolarmente di pregio. Allo stesso modo al tocco la copertina risulta piacevolissima, creando quasi una sensazione di preziosità.

cover di Fantastici Quattro: Antitesi, un fumetto scritto da Mark Waid e disegnato da Neal Adams HavocPoint

Sull'autore

Rostislav Kovalskiy

Un non troppo giovane appassionato di tutto quel che ruota attorno alla cultura POP. Vivo con la passione nel sangue e come direbbe Hideo Kojima "Il 70% del mio corpo è fatto di film".