Gears Tactics – Recensione

Annunciato nel corso dell’E3 2018, Gears Tactics si presentava davanti ai nostri occhi come un semplice spin-off per quale non serviva nemmeno restare in allerta. Un semplice titolo che doveva funzionare come una diramazione verso un genere differente, ma con tempo era diventato chiaro che cosi non era. Ora che è finalmente uscito sul mercato, il nuovo titolo firmato da Splash Damage e The Coalition ha avuto la capacità di diventare non solo canonico dal punto di vista narrativo, ma anche al livello di tutti gli altri capitoli.

Ovviamente Gears Tactics ricorderà fin dai primissimi istanti un altro grande colosso dei titoli strategici, il signor X-Com. Si tratta di un emulazione voluta che funziona e che in fin dei conti fa anche piacere. Dopo tante ore, tanti nemici annientati e tantissimo sangue versato, sono arrivato alla conclusione riguardante questo gioco e di seguito troverete tutti i piccoli dettagli al riguardo.

La guerriglia urbana

Il capitolo Tactics è ambientato prima degli eventi del primissimo capitolo uscito anni fa su Xbox 360, diventando cosi il prequel ufficiale della saga. La narrazione lineare mette in prima linea un grosso e muscoloso Gabe Diaz, che stanco della guerra si ritira a una vita più semplice e umile. Se la montagna non viene a Maometto, allora Maometto va alla montagna. Infatti è la guerra stessa ad andare da Gabe, che si ritrova quindi invischiato nel continuo della guerra contro le locuste. Stavolta la guerra più classica diventa una sorta di guerriglia urbana in cui le perdite si contano sulle dita di una mano.

La narrazione di Gears Tactics ha dalla sua l’estrema linearità presente in ogni altri capitolo della serie. Verremo lentamente immersi in un mondo fatto di nemici terrificanti e alleati sui quali poter contare quasi sempre. Il crescendo di tensione raggiunge l’apice verso il finale con un patos non indifferente. Al livello delle cutscene poi, questo capitolo esplode in modo direttamente proporzionale ad altri più imponenti che hanno fatto la storia della saga.

Sposta la pedina

Come ho già detto prima, Gears Tactics ha l’anima di un X-Com. Non voglio dire che prende spunto dal famoso titolo per poi farne una sua mescolanza strana, ma che si ogni meccanica è presa in toto e inserita in chiave “Gearsiana”. Questo rende il titolo solido dal punto di vista dei movimenti dei personaggi e di tutte quelle meccaniche che derivano da un titolo amato da tutti gli appassionati.  

La struttura solida, come detto prima, funziona in ogni suo frangente, mostrando una diversità solo in una singola questione. In Gears Tactics siamo soli contro un vero e proprio esercito di nemici. Questi ci faranno sentire pochi e piccoli, ma per fortuna, la loro vita è più che breve. Il loro gran numero ci farà sentire piccoli per poco tempo e due proiettili basteranno per atterrare una locusta senza grosse difficoltà.

Il vero problema del gioco è la noia derivante dalle missioni secondarie. La fitta trama tiene sul filo del rasoio il giocatore, obbligandolo e lottare, pianificare e giocare ogni carta a sua disposizione per scoprire il finale. Le missioni secondarie invece prendono in esempio quella classica struttura monotematica che alla lunga annoia e non poco. Questo sinceramente fa passare ogni desiderio di affrontare le secondarie dopo poco, ma per fortuna che ci sono le missioni primarie a spaccare.

Locuste e detriti

Per quanto riguarda il livello grafico, bisogna dire che i ragazzi di Splash Damage e The Coalition hanno curato questo Gears nei mini dettagli. Il campo di battaglia ha dalla sua una grande cura per quei piccoli dettagli che rendono molto piacevole la nostra permanenza sul campo di battaglia. I personaggi sono realizzati nel modo più certosino possibile e cosi anche i nemici. Tutto ha un ottimo stile e il divertimento è davvero garantito. Interessanti anche gli effetti di luce, che lavorano sempre in modo preciso e mai fastidioso. Alcuni piccoli dettagli presenti nel gioco non erano necessari, ma fanno molto piacere per una totale immersione narrativa.

Nel frattempo bisogna dire che i filmati sembrano provenire direttamente da un capitolo classico della serie. La qualità stavolta è parecchio cinematografica e presenta tutte le caratteristiche di un gioco la cui costruzione era penata come quella di un gioco AAA. Le inquadrature, la fotografia e anche il doppiaggio fanno somigliare il titolo a un grande film in CGI.

Gears Tactics
Overall
8.5/10
8.5/10
  • - 8.5/10
    8.5/10

Commento Finale

Gears Tactics è un titolo che si presenta con una struttura super solida di X-Com e la trasferisce nel mondo che abbiamo imparato a conoscere fin troppo bene. La trama, nonostante l’estrema linearità vanta un eccellente qualità, mentre lo stesso non si può dire delle missioni secondarie, che annoiano quasi subito. I filmati sono parecchio cinematografici e fanno immergere il giocatore in un mondo perfettamente equilibrato, se non per la quantità di nemici che ci troveremo ad affrontare.

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Redazione