Girotondo di Sergio Rossi e Agnese Innocente – Recensione

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L’amore è una questione complicata che non avrà mai una spiegazione razionale capace di mettere tutti d’accordo. Ti colpisce in qualsiasi istante e ti trascina in un altro universo. Tutto è un grande turbinio di emozioni e il periodo scolastico/universitario è un vero e proprio parco dei divertimenti composto da una serie di montagne russe. Con il passare delle generazioni anche il corteggiamento è cambiato completamente e oggi si usa Whatsapp per parlare con una ragazza o un ragazzo. Questo è l’argomento attorno al quale gira un graphic novel young adult dai toni leggeri e allegri e che ho divorato in un sol boccone, Girotondo di Rossi Sergio ai testi e Agnese Innocente alle matite.

La storia è tanto semplice, quanto attuale e interessante. In 10 storie vengono raccolti degli episodi di vita di alcuni giovani ragazzi e ragazze, l’amore e tanti piccoli problemi. Ogni personaggio ha un proprio carattere, dei propri desideri e delle proprie paure e ognuno di questi frammenti si riversa sul fronte amoroso, che è il fulcro del graphic novel. Whatsapp in questo frangente è un mezzo di comunicazione di grande impatto, ma non funziona sempre. Basta infatti un po’ d’insicurezza per far terminare un rapporto prima che questo possa nascere.

I giovani, come gli adulti e gli anziani, per amore fanno le follie, anche travestirsi da qualcuno unicamente per colpire la persona interessata. Siamo tutti passati attraverso una delle figure del fumetto ed è facile quindi sentirsi un po’ parte della vicenda e del suo lascito.

Quello che esce allo scoperto da questa storia è il realismo dei suoi personaggi e delle situazioni. Momenti di semplice quotidianità degli amici che ricordano più la nostra vita che quella delle varie serie statunitensi. Sergio Rossi ha realizzato un mix di situazioni plausibili in posti a noi comuni. I personaggi parlano in modo chiaro e diretto, senza l’utilizzo di termini strani o troppo artificiosi. Rossi quindi riesce nell’intento di mostrarci quanto la tecnologia sia ordinaria e quanto sia cambiato il modo di approcciarsi a una ragazza al giorno d’oggi. Alla fine risulta interessante il collegamento tra le storie, che è tutt’altro che banale.  

Mentre ai testi Sergio Rossi fa un ottimo lavoro, alle matite Agnese Innocente dipinge tutto con estrema precisione e delicatezza. Questo tratto si sposa a perfezione con la tematica e chiude il cerchio del buon graphic novel. I lineamenti dei personaggi sono rotondi e Risulta facile vedere le differenze tra i personaggi, apprezzarli tutti e di avere quello che risulta essere più simile a noi. Anche i colori sono abbastanza flat e chiari da creare un ulteriore strato di delicato e patinato ingrediente.  

Sull'autore

Rostislav Kovalskiy

Un non troppo giovane appassionato di tutto quel che ruota attorno alla cultura POP. Vivo con la passione nel sangue e come direbbe Hideo Kojima "Il 70% del mio corpo è fatto di film".