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Di alcuni film se ne parla tanto e a lungo. Di altri nessuno parla, nemmeno sotto tortura. Un destino piuttosto nefasto che colpisce alcuni piccoli capolavori che vanno un po’ a perdersi e forse questo è il caso di Goodbye, DonGlees! (che potete acquistare su Amazon), film scritto e diretto da scritto e diretto da Atsuko Ishizuka e prodotto da quei geniacci di Madhouse. Uno studio che negli anni ha saputo distinguersi per una qualità superlativa delle proprie opere, fino alla parziale caduta e poi con una nuova rinascita dello studio. Recuperare questo film è stato come un fare il tuffo nel passato, attraverso i ricordi, attraverso una vita che non esiste più. In fin dei conti, si tratta di una pellicola sulla crescita in cui si respira chiaramente l’aria di Stand By Me.
Non tutti sono popolari da giovani, questo è indubbio. Alcune persone tendono a essere messe ai margini per via di una miriade di motivi, spesso accomunati a quella cattiveria che purtroppo vive in alcuni giovani ragazzi e ragazze. Proprio per questo motivo Roma e Toto finiscono per fondare un loro piccolo club, il DonGlees. Un luogo sicuro per i due, ma al quale un giorno si aggiungerà un altro ragazzo di nome Drop. Un piccolo gruppo che dovrà viaggiare attraverso una foresta in cerca del loro drone caduto e durante l’avventura il loro rapporto andrà a consolidarsi fino a diventare profondo e autentico.
Fin dai primi frame si rimane ammaliati dalla sceneggiatura di Atsuko Ishizuka, che ha lavorato duramente per ottenere un lavoro ricco di dettagli e capace di parlare a un pubblico vasto. Questa storia parla di ragazzi che non vivono una vita da teppisti e non sono nemmeno famosi. Sono gli ultimi degli ultimi e forse è proprio questo a unire i due protagonisti, che crescono insieme e sviluppano un legame indissolubile. La scrittura porta tanti argomenti importanti come le aspettative che hanno gli altri nei nostri confronti. Aspettative che spesso finisco per far del male, per aumentare lo stress e farci comprendere che forse non siamo così bravi in fin dei conti. La tematica della morte aleggia su tutta la pellicola fin dall’inizio, ma in tutto ciò esiste una delicatezza fuori dal comune.
Il modo di raccontare una storia è infatti importante e in Goodbye, DonGlees! troviamo una scrittura dolce e amara, infarcita da un modo delicato di raccontare i problemi adolescenziali. Problemi riguardanti la vita, il futuro, l’amicizia e la famiglia. Un intero mondo di temi che insieme creano quello che siamo, esseri umani. In questo semplice film d’animazione ci sono alcuni dialoghi importanti, capaci di farci riflettere. Ovviamente aleggia su tutto il film il tema della morte, che anch’esso viene trattato con grande maturità e bravura. Un modo di raccontare che nulla ha da invidiare le grandi opere occidentali.
Al livello visivo bisogna ammettere che Madhouse sa quasi sempre come si gestisce un film. Il tratto utilizzato per ogni personaggio è sottile, preciso e delicato. Ogni sequenza vanta una grande fluidità, che alla fine valorizza ulteriormente questo film. Ci sono forse alcune piccole incertezze registiche durante alcune scene, ma il lavoro svolto per renderle fruibili e soprattutto capaci di parlare bene al pubblico è stato davvero enorme.