Human Target 1: Un Delicato Stratagemma – Recensione

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Nel corso degli anni Tom King ha dimostrato spesso le sue immense capacità nel raccontarci storie profonde e introspettive. L’animo di ogni suo personaggio viene sviscerato e alla fine egli si denuda davanti al lettore, apparendo come un essere pieno di difetti e di pregi. Proprio come noi. Ogni supereroe trattato da King subisce questa sorte e ognuno di questi finisce per diventare molto vicino a lettore. Anche Batman all’inizio della run di King iniziava a prendere quella piega di un uomo che lotta in primis contro se stesso e poi contro tutti gli altri. Abbiamo poi visto il suo Mister Miracle, che ha spiccato il volo grazie a una scrittura profonda, tagliente e mai noiosa. Ebbene, Human Target tenta di replicare quel successo e bisogna dire che sembra addirittura riuscirci.

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La miniserie è scritta da Tom King, disegnata da Greg Smallwood ed è edita da Panini Comics, sotto il marchio DC Black Label.

La storia ha come protagonista un personaggio poco conosciuto, Christopher Chance. Certo, abbiamo visto una serie tv poco fortunata dedicata a lui ed è comparso anche all’interno di Arrow, ma resta il fatto che si tratta di una comparsa di secondaria importanza nell’universo fumettistico DC. Christopher è un uomo che lavora come Human Target e questo vuol dire che egli assume l’identità del proprio cliente per diventare un vero e proprio bersaglio umano, scoprendo in questo modo chi lo vuole morto.

Tavola interna di Human Target 1: Un Delicato Stratagemma di Greg Smalwood

Il fato vuole che durante un lavoro per Lex Luthor, Chance si ritrova a bere del veleno, indirizzato proprio a Luthor. Per via di alcuni eventi, questo non lo ucciderà subito, ma gli darà ben dodici giorni di vita. Ovviamente, da buon detective, Human Target li impegnerà per trovare il potenziale assassino. Il problema è che tutti gli indizi portano a un membro della Justice League International.

Ebbene, la storia in questione è un vero e proprio thriller investigativo con i supereroi come protagonisti e antagonisti allo stesso tempo. King sfrutta le sue abilità da ex agente della CIA per imbastire una storia che prende fin dalla primissima pagina. Non saranno tanto i dialoghi tra i personaggi a far capire qualcosa di particolare, ma il pensiero del protagonista. L’introspezione la fa da padrona anche questa volta, ma in modo ancora più diretto. Ogni pensiero di Chance viene messo su carta, facendolo apparire come un umano e non come un eroe. Si tratta di un uomo che ama la sua vita, ama le donne e il suo mestiere. Chance, che con il suo passato burrascoso ha deciso di diventare un bersaglio umano, a discapito della propria sicurezza.

L’investigazione ha comunque i suoi tempi e ogni capitolo rappresenta un giorno e quindi un countdown che potrebbe portare alla morte del personaggio. La narrazione è un continuo crescendo di eventi e di emozioni. La verticalità si scontra prepotentemente con il desiderio di scoprire il finale e alla fine del volume il lettore rimane con la voglia di un seguito. La cosa interessante è che anche i personaggi secondari acquisiscono un aspetto umano in questa storia, in cui vengono affrontati diversi temi di importanza universale.

Se la narrazione di King è ottima sotto ogni punto, Greg Smalwood dà il meglio di se per accompagnare il tutto con il suo stile. Il tratto preciso e delicato con cui dipinge le vignette, creando delle sequenze precise e dettagliate, capaci di far gioire gli occhi di chiunque. La delicatezza delle forme umane delle volte sbalordisce per il realismo, altre volte per quella sensazione di vedere degli eroi con dei poteri. Ogni frammento mostrato nelle vignette ha un suo perché e nulla è messo lì tanto per il piacere di starci. La coesistenza tra i testi, la narrazione e i disegni è evidente fin dalle prime battute, dai primi dialoghi e prosegue per tutta la durata della storia.

cover di Human Target 1: Un Delicato Stratagemma di tom King e greg Smalwood Recensione HavocPoint

Sull'autore

Rostislav Kovalskiy

Un non troppo giovane appassionato di tutto quel che ruota attorno alla cultura POP. Vivo con la passione nel sangue e come direbbe Hideo Kojima "Il 70% del mio corpo è fatto di film".