Le bizzarre avventure di JoJo: Steel Ball Run #4/5 – Recensione

Rieccoci tra le nuove, e sempre più battagliere, pagine di Steel Ball Run. Diversamente dal solito tratteremo ben due volumi strettamente connessi, come un film composto da prima e seconda parte, con due saghe da divorare tutte d’un fiato: Zanne e Scary monsters. Appare evidente come l’autore si sia lanciato nella narrazione di questa parte della storia con un prologo (Zanne) che si allontana temporaneamente dalla corsa per dar spazio alle frenetiche battaglie che vedono il contrasto di poteri, abilità, perseveranza e adattività alle molteplici difficoltà che i vari personaggi, protagonisti e non, si ritrovano ad affrontare sotto minaccia di morte in caso di sconfitta o per il puro e macabro brivido che può offrire loro la battaglia.

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Intelligence

Come detto prima, in questi due volumi non vedremo lunghe galoppate o strategie equestri frutto di una ricca e varia esperienza a cavallo ma, quasi in antitesi con la corsa, il tempo sembrerà dilatarsi per riempirci di dettagli e districare quella trama che finora ci ha solo consentito di speculare con la nostra fantasia sulle vicende verificatesi sottobanco e sui burattinai che muovono i fili dietro la facciata di una gara che attraversa, e che di conseguenza riguarderà, l’intero Paese. Molto ci viene svelato e molto viene compreso dai nostri protagonisti che riescono ad avvicinarsi con un acume finissimo alle verità svelate all’occhio semi onnisciente del lettore, dandogli spunto per nuove congetture ed approcci da mettere in pratica per trarsi d’impaccio dalle avversità che li attendono.

Scary Monsters

Con gli avvenimenti di Zanne (Tusk, in inglese) l’avventura procede con violenza, mistero e minimi riferimenti alle classifiche della corsa per non distaccarsi troppo dalla tematica principale. Le varie abilità apprese e/o sviluppate da nemici ed alleati (gli Stand) risultano sempre più distaccate dai loro predecessori che abbiamo conosciuto e amato nelle stagioni precedenti della serie, portando o guidando il possessore al centro dell’azione. Sempre più personaggi cominciano ad avere un ruolo centrale nella storia, passando da semplici comparse per riempire lo sfondo ad entità narrative alleate o avverse ai nostri due protagonisti che, aiutati o costretti dagli scontri, migliorano le loro competenze per oltrepassare questi “mostri spaventosi” che la Steel Ball Run interpone tra loro ed una particolare ma ambitissima Reliquia.

Una critica va fatta

Purtroppo in questi numeri non può sfuggire all’attenzione del lettore un dettaglio di contrasto con gli splendidi disegni e le pose al limite dell’anatomia umana tipici della serie, la rilegatura centrale. Questo elemento, spesso motivo di lamentele da parte di alcuni mangaka che si vedono rovinate alcune delle loro più belle e coinvolgenti tavole, non solo si ripete più volte durante l’arco narrativo ma è anche talmente marcato (circa un centimetro di vuoto fra le due parti) che al primo sguardo rende un’unica scena, richiedente due pagine per la mole del contenuto, divisa in due tavole separate e solo dopo una comprensione generale degli avvenimenti verranno ricongiunte in un solo grande disegno ad alto impatto emotivo.

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Redazione